ZONE | Valli Borbera, Sisola e Spinti

Un viaggio tra le valli e i paesi

Vicino a Serravalle Scrivia si trova il primo centro, Stazzano, immerso in un verdeggiante paesaggio collinare. Probabile luogo di sosta o di un possedimento della ” gens Statiti” in età romana, viene successivamente ceduto come feudo a vari signori, assegnato a Tortona che a lungo, anche se con alterne vicende, ne terrà il controllo. Del passato feudale rimangono da vedere i resti del castello (una torre e parte delle cortine), originario del X secolo, divenuto nel tempo residenza estiva, ma anche luogo di rifugio dei vescovi di Tortona. Accanto si trova il Santuario ottocentesco del Sacro Cuore, opera dell’architetto Giulio Leale nativo di Cassano Spinola. Il santuario fu eretto quando il castello venne trasformato in seminario. Quello della N.S. del Montespineto. invece, nelle forme attuali, è un edificio seicentesco, ma, secondo la tradizione, ha sostituito una chiesa precedente costruita dagli abitanti come ringraziamento per lo scampato pericolo ai tempi di Federico Barbarossa. Interessante è anche la chiesa cinquecentesca di San Giorgio che conserva le reliquie del santo. Una menzione particolare merita il Museo Civico di Storia Naturale a Villa Gardella, fondato nel 1980 per iniziativa del Gruppo Naturalisti di Stazzano: è ricchissimo di minerali, fossili, resti antropologici, una collezione ornitologica, anfibi, pesci, molluschi, insetti e custodisce il più grande erbario della Provincia di Alessandria.

La valle Borbera

Vero punto di partenza della val Borbera è Vignole Borbera, il cui nome di origine latina indica un raggruppamento di case, ovvero un sobborgo, prima gravitante sulla vicina città romana di Libarna, poi, dalla tarda antichità, legato all’Abbazia benedettina di Precipiano dedicata a San Pietro di cui rimangono, oggi, poche tracce. Fu voluta da un abate di Bobbio; secondo un’altra tradizione, la fondazione è da fissare ad opera del re longobardo Liutprando. Successivamente passò sotto la signoria dei Rati e dei Lunati fino ad un periodo di sudditanza allo Stato di Milano. Tra i monumenti visitabili vi sono la chiesa di N.S. delle Grazie in località Cioccale, costruita come ringraziamento per la fine di un’epidemia di colera e la settecentesca chiesa di San Lorenzo.

Dopo pochi chilometri, si raggiunge Borghetto Borbera, altro centro di villeggiatura rinomato e ricco di attrattive di vario genere. Il borgo fu probabilmente fondato per volontà della famiglia Americi di Piobbeto da cui derivò il nome originario: “Borgo degli Americi”. A documentarne il passato medievale rimangono i resti delle fortificazioni e le absidi romaniche della chiesa di San Vittore. Da vedere la chiesa di San Michele e le chiese di Sant’Antonio e di Santo Stefano. Anche il territorio di Borghetto è costellato di antiche testimonianze. Si può visitare il castello di Torre Ratti, dimora fortificata di origine quattrocentesca. Poche tracce, tra cui una torre d’avvistamento e il muro di cinta, rimangono, invece, del maniero di Sorli risalente al XII secolo, proprietà dei Visconti di Milano e poi della famiglia Lunati. Infine, di grande importanza storica è stata l’abbazia di San Pietro, in frazione Molo, dalla probabili dipendenze del monastero di Bobbio con funzioni di presidio, fortificata, con al centro una torre da cui si gode uno splendido panorama.

Proseguendo in direzione Cantalupo Ligure, di frazione in frazione, ci si imbatte in uno degli scenari più incantevoli e inquietanti al tempo stesso: le Strette di Pertuso, il “Canyon” scavato dal torrente Borbera, proprio nei luoghi della Resistenza. Un susseguirsi di burroni, precipizi, gole e baratri suggestivi, erosi nel corso di millenni. In passato, è stato a lungo feudo della famiglia genovese degli Spinola. Fuori paese, invece, si trova il monumento al partigiano russo Fiodor Poletaev della brigata “Oreste”, morto eroicamente durante la battaglia di Cantalupo.

La prima raggiunge Albera Ligure, il cui toponimo ricorda un centro di probabile origine ligure, divenuto nel Medioevo un importante centro amministrativo. Di questo glorioso passato rimane un porticato a due piani appartenente alla vecchia pieve, oggi addossato alla parrocchiale. Invece, l’Abbazia di Vendersi conserva come unica testimonianza un coperchio di sarcofago in granito sul muro esterno della chiesa (oggi dei SS. Matteo e Fortunato). Da segnalare qui vicino, a Volpara, il Museo di Vita Contadina che custodisce le tracce e le testimonianze di una civiltà così radicata e tuttora predominante e il suggestivo mulino ad acqua in frazione Mulino di Santa Maria recentemente ristrutturato. Entriamo all’interno della Val Borbera e ci accorgeremo di un ambiente diverso a partire dall’accento della parlata:  l’influenza genovese si è appropriata di questi luoghi. Un’influenza che ha origini molto antiche. Poco oltre si giunge a Cabella Ligure posta alla confluenza tra il Borbera e il Liassa e si entra, così, nella media valle. Il borgo, di origine medievale, è stato a lungo sotto il controllo della Repubblica di Genova e delle famiglie a essa legato, gli Spinola, i Doria e i Pallavicino. Nel centro, invece, spiccano la seicentesca chiesa di San Lorenzo. Attendono il turista i freschi boschi di Rosano e una grande ricchezza di prati e sorgenti. Da vedere, in frazione Cremonte, i resti di una torre dell’XI secolo, ultima testimonianza del castello fatto edificare dal vescovo di Tortona a controllo dei versanti contro le incursioni saracene. Da Cabella Ligure si possono fare due deviazioni: la prima risale a Pobbio, la seconda a Piuzzo, due ridenti paesini ai piedi dei Monti Cosfrone ed Ebro. Da qui partono alcuni sentieri belli e interessanti: il più famoso è l’anello delle 12 fontane.

Da qui ci sono tante alternative di percorso. Seguendo la riva destra del Borbera e la provinciale 140 si raggiungono Cosola (divisa in Aie e Montaldo) e Capanne di Cosola, dislocate alle pendici dei Monti Ebro e Chiappo, rinomate località di villeggiatura così come un tempo, invece, erano famose e nodali per l’importanza commerciale.

Una deviazione in val Curone

Verso la via per la Valle Curone troviamo il paesino di Borgo Adorno, sede del meraviglioso omonimo castello. Poche rovine rimangono, invece, della parrocchiale di San Giulio, mentre è visitabile la chiesa di Santa Caterina con caratteristico campanile. Da segnalare che da Cantalupo, lungo la Val Besante, ci si può inerpicare fino al Monte Giarolo. Entriamo ora nel cuore della Val Borbera, che prende influenza genovese. Seguendo la provinciale, a un certo punto, ci sono duo alternative di percorso, come per l’antica Via del Sale.

La valle del Gordenella

Lungo la riva sinistra del Borbera, si può risalire, passando oltre il ponte di Rosano, la Val Gordenella, verde e rigogliosa, costellata di piccoli centri quali Gordena dove, poco prima dell’ingresso al paese, troviamo una bellissima cascata; troviamo poi  Cerendero e Dova  fino a San Clemente, da dove ci si può dirigere in Val Vobbia. Qui troviano la bellissima Chiesetta di San Fermo, da qui ottima visuale per foto al tramonto. Da vedere poi il vecchio mulino di Casalbusone, anche se bisogna avventurasi un poco tra le piante. Una spinta, però, in Val Vobbia potrebbe essere interessante per il Castello della Pietra di Vobbia, una fortezza incastonata tra due torrioni di roccia, tanto da renderlo assolutamente unico. Nessuna foto può rendere l’idea della bellezza di questa singolare fortezza, inserita nella lista dei “Monumenti Nazionali Italiani”. Vicino al castello troviamo il “Ponte di Zan”. Anch’esso dalla struttura quantomeno particolare, quasi come fosse stato creato dalle stesse forze soprannaturali e non dall’uomo. Lo notiamo scendendo dal breve sentiero di accesso: roccia, ponte e castello si fondono in un unico corpo, estremamente affascinante.

Le valli Berga e Campassi

Abbiamo fatto una deviazione; ma ora ritorniamo lungo la provinciale 147, appena prima del ponte del Baraccone, svoltando per Agneto, si va alla riscoperta delle Valli di Berga e Campassi, dominate dalle orchidee e dalle arniche. Qui, troviamo  percorsi escursionistici molto interessanti lungo i quali si possono visitare vecchi mulini e alcuni dei più suggestivi paesi abbandonati. La provinciale 147 prosegue ma, prima di arrivare a Carrega Ligure, la deviazione porta a Cartasegna, paese posto a circa 935 metri. Il nome del paese richiama quello di Cartagena, uno dei luoghi che ci portano ad Annibale; storia o leggenda mescolati assieme. In ogni caso, sono stati i luoghi dov’è passato il condottiero.

La alta Val Borbera

Ritorniamo sulla 147 che porta direttamente, tra faggi, castagni e borghi caratteristici, ai 1000 metri di Carrega Ligure, antico centro di transito tra i mercati piacentini e la costa ligure. Famoso per il Museo della Cultura Popolare dell’alta Val Borbera, il borgo conserva antiche testimonianze: il castello Malaspina Fieschi Doria, di origine altomedioevale, di cui è ancora visibile la torre circolare e un tratto del muro di cinta e la chiesa di San Giuliano risalente al XII secolo, ma con porte cinquecentesche di notevole pregio. La strada prosegue fino alle Capanne di Carrega: il piccolo agriturismo si trova esattamente sul passaggio della Via del Mare. Da Carrega Ligure si devia in frazione Magioncalda, da ricordare per l’importanza storica; la chiesetta di XII secolo, in passato la grangia dell’abbazia cistercense di Rivalta Scrivia, e la strada della Resistenza che conduce a Capanne di Carrega e che ricorda i luoghi dove si organizzarono i primi nuclei partigiani in zona e dove furono paracadutati i primi alleati.

La valle Sisola

Ritorniamo in fondo valle e, se a Cantalupo si sceglie il secondo itinerario, a destra di San Nazzaro, si arriva a Rocchetta Ligure, centro che, posto alla confluenza tra il Torrente Sisola e il Borbera, accoglie il turista con paesaggi ampi e boschi rigogliosi. Il centro storico è dominato da un gruppo caratteristico di abitazioni quattrocentesche, i cosiddetti “marughi”, costruite sul tracciato dell’antica Via del Sale, della cui importanza commerciale rimane ancora come testimonianza, a sud del borgo, la porta di Valle Sisola dove un tempo si pagava il dazio. Da non perdere è il Museo della Resistenza che in tre sale ricorda gli eventi più significativi della guerra partigiana tra 1943 e 1945 attraverso documentazione fotografica, testi, oggetti, armi e ricostruzione di ambienti. Infine, da visitare è il seicentesco Palazzo Spinola, articolato su una grande corte centrale e già sede dei Municipio.
Seguendo la provinciale 145, si possono vedere due mulini ad acqua ancora funzionanti a Pagliaro Inferiore e a Pravaglione. Si giunge a Mongiardino Ligure, una località distribuita su un’ampia conca in numerose frazioni – Vergagni, Gordena e Maggiolo – ciascuna con la propria chiesa da vedere. Si segnalano, sempre in zona Vergagni, i resti del castello trecentesco proprietà degli Spinola, un muro perimetrale, dei bastioni e una cisterna per la raccolta dell’acqua. A Piansuolo i resti di un castello che, con quello di Vergagni, era il punto di controllo della valle. A pochi metri si svalicava al Passo di Costa Salata che, con i due paesini chiamati Salata, erano il passaggio della Via Salata. Che sia stata una via commerciale è un dato; il fatto che a Camincasca (Mongiardino) si siano ritrovate delle olle, anfore ed embrici, indica che questa valle fosse di passaggio anche in epoca romana.
Tornando indietro a Sisola, invece, si può risalire lungo la provinciale 144 a Roccaforte Ligure. Castrum di origine medievale, il borgo fu prima proprietà dei vescovi di Tortona e successivamente, dal XV secolo, della famiglia Spinola. Da segnalare i ruderi del castello Malaspina-Spinola, eretto in epoca alto medievale con scopi difensivi contro le incursioni saracene e rimaneggiato quando passò alle due diverse casate. castello era anche punto di controllo del passaggio verso la Valle Spinti e la Via di Valle Scrivia, passaggio di antiche vie come la Via Postumia. Roccaforte, inoltre, è stato luogo di uno dei più importanti ritrovamenti archeologici di età romana della zona: qui, infatti, è stata rinvenuta la famosa “ara delle matrone”, altare votivo testimonianza della presenza romana in valle, oggi conservata nella sede del Comune.

La valle Spinti

Da qui si ridiscende lungo la Valle Spinti, seguendo sempre la provinciale 144, e si arriva a Grondona. L’attuale abitato corrisponde al feudo appartenuto agli Obertenghi Adalbertini, mentre del centro altomedievale non si ha la precisa locazione. Successivamente il borgo risultò alle dipendenze di Tortona, a quelle dei Fieschi e a quelle dei Doria.  Molte le attrattive da visitare nel borgo di aspetto genovese: la chiesa dell’Annunziata in stile romanico con affreschi quattrocenteschi. La  chiesa di Santa Maria Assunta, anch’essa di stile romanico, come il campanile, infine, la torre cinquecentesca, l’unica superstite delle tre originarie, ultima testimonianza del castello della famiglia Doria, crollato nel 1934.

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Valli tutte da scoprire, passo dopo passo o pedalata dopo pedalata. Volendo viaggiare verso la Alta Val Borbera, le strade diventano strette, impervie, ricche di curve; quando si è in cima, gli scenari si aprono.

PAESI | A

ALBERA LIGURE

◾VIDEO: Albera Ligure e Frazioni

◾Le frazioni: Astrata, Figino, San Martino, San Nazzaro, Santa Maria, Vendersi, Vigo, Volpara. Torre Figino, Molini Santa Maria

ARQUATA SCRIVIA

◾VIDEO: Arquata Scrivia e frazioni

◾ Le frazioni: Rigoroso, Varinella, Vocemola, Sottovalle, Campora, Moriassi, Pessino, Traveghero, Val d’Arquata

PAESI | B

BORGHETTO DI BORBERA

◾VIDEO: Borghetto di Borbera – prima parte

◾VIDEO: Borghetto di Borbera – seconda parte

Le frazioni: Castel Ratti, Cerreto, Cerreto di Molo, Cerreto Ratti, Liveto, Molo Borbera, Monteggio, Persi, Rivarossa, San Martino, Sorli, Torre Ratti, Madonna Neve di Cà del Belo, Roncoli, Fontana, Fighetto

PAESI | C

CABELLA LIGURE

◾VIDEO: Cabella Ligure e frazioni – prima parte

◾VIDEO: Cabella Ligure e frazioni – seconda parte

Le frazioni: Capanne di Cosola, Casella, Centrassi, Cornareto, Cosola, Cremonte, Dova Inferiore, Dovanelli, Dova Superiore, Guazzolo, La Colonia, Malga di Costa Rivazza, Piancereto, Pobbio Inferiore, Pobbio Superiore, Piuzzo, Rosano, Selvagnassi, Serasso, Teo

CANTALUPO LIGURE

◾VIDEO: Cantalupo Ligure e frazioni

Le frazioni: Arborelle, Besante, Borgo Adorno, Campana, Costa Merlassino, Colonne, Merlassino, Pallavicino, Pertuso, Pessinate, Prato, Semega, Strappasese, Zebedassi

CARREGA LIGURE

◾VIDEO: Carrega Ligure e frazioni – prima parte

◾VIDEO: Carrega Ligure e frazioni – seconda parte

◾VIDEO: Carrega Ligure e frazioni – terza parte

◾Le frazioni: Agneto, Berga, Boglianca, Campassi, Ca’ dei Campassi, Capanne di Carrega, Cartasegna, Casone, Chiapparo, Connio, Croso, Daglio, Ferrazza, Fontanachiusa, Magioncalda, Reneuzzi, San Clemente, Vegni, Castello di Carrega, Mulini Gelato e Gatti

PAESI | G

GRONDONA

◾VIDEO: Grondona e frazioni

◾Le frazioni: Cá di Lemmi, Chapparolo, Lemmi, Sasso, Sezzella, Torrotta, Variana Madonna della Guardia di Variana, Madonna di Lourdes di Grondona, Mulino

PAESI | I

ISOLA DEL CANTONE

◾VIDEO: Isola del Cantone e frazioni – prima parte

◾VIDEO: Isola del Cantone e frazioni – seconda parte

◾Le frazioni: Borlasca, Creverina, Griffoglieto, Marmassana, Mereta, Montecanne, Montessoro, Pietrabissara, Prarolo, Vobbietta, Piazza Noceto, Tosse, Borgo, Spinola, Cassissa, Alpe Casissa

PAESI | M

MONGIARDINO LIGURE

◾VIDEO: Mongiardino Ligure e frazioni

◾Le frazioni: Borneto, Camere Nuove, Canarie, Casa di Ragione, Casalbusone, Castellaro, Cavanna, Cerendero, Correio, Fubbiano, Ghiare, Gordena, Gorreto, Lago Cerreto, Lago Patrono (sede comunale), Maggiolo, Mandirola, Montemanno, Mulino Cascè, Peio, Piansuolo, Prato, Rovello Inferiore, Rovello Superiore, Salata Mongiardino, Vergagni, Case Chiare, San Bartolomeo

PAESI | R

ROCCAFORTE LIGURE

◾VIDEO: Roccaforte Ligure e frazioni

◾Le frazioni: Avi, Barca, Borassi, Camere Vecchie, Campo dei Re, Chiappella, Chiesa di Rocca, Corti, Ricò, Riva, San Martino, Villa

ROCCHETTA LIGURE

◾VIDEO: Rocchetta Ligure e frazioni

◾Le frazioni: Bregni Inferiore, Bregni Superiore, Celio, Pagliaro Inferiore, Pagliaro Superiore, Piani di Celio, Sant’Ambrogio, Sisola Camere Nuove

PAESI | S

SERRAVALLE SCRIVIA

◾VIDEO: Serravalle Scrivia e frazioni

◾Le frazioni: Ca’ del Sole, Crenna Inferiore, Crenna Superiore, Lastrico, Libarna, Zerbe

STAZZANO

◾VIDEO: Stazzano e frazioni

◾Le frazioni: Albarasca, Case Costa, Monterosso, Vargo Monte Spineto Castello e Santuario

PAESI | V

VIGNOLE BORBERA

◾VIDEO: Vignole Borbera e frazioni

◾Le frazioni: Precipiano, Variano Inferiore, Variano Superiore

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