5a tappa, dal Monte Giarolo alle Capanne di Cosola
Note Riepilogative:
Luoghi |
Monte Giarolo, Monte Gropà, Passo di Bruciamonica, Monte Panà, Monte Cosfrone, Monte Ebro, Monte Prenardo, Monte Chiappo, Capanne di Cosola |
Sviluppo (indicativo) Km |
9,9 |
Tempo di percorrenza (indicativo) TRK/MTB |
3h 30'/ 2h |
Sterrato km |
9,9 |
Altitudine partenza/arrivo m.s.l.m. |
1473 / 1493 |
Altezza massima m.s.l.m. |
1700 Monti Ebro e Chiappo |
Dislivello salita/discesa metri |
591 / 571 |
Segnavia |
VM (Via del mare) - 101 - 200 |
Nota al percorso
Iniziano i tratti sul crinale, panorami e montagne saranno il pane per i nostri occhi.
Descrizione
Dal Monte Giarolo (metri 1473) si scende sulla zona prativa che porta sul crinale che non lasceremo mai fino al Monte Chiappo. Il riferiento più vicino è il grosso ripetititore posto sul Monte Gropà. Dalla vetta partono alcuni segnavia per altrettanti sentieri. Seguendo il nostro senso di marcia, abbiamo già incontrato il 121, il 210 scende ora dalla nostra destra lungo la Costa Vendersi, la nostra via scende con il 139 e naturalmente il 200, Scendiamo sui prati sottostanti e, a sinistra, parte il 107 oltre ai tracciati del Bike Park di Caldirola. Restiamo sul filo del crinale che ci porta alla Bocca del Giarolo (1398 metri), da destra arriva il 215. Risaliamo al Monte Gropà (1446 metri), sul quale troviamo il grosso ripetitore, l'incompleto rifugio, e la seggiovia di Caldirola. Seguendo il segnavia e il crinale, scendiamo tra i faggi, che lasciamo per prendere un sentiero a destra un sentiero. Si costeggia la recinzione ed arriviamo al Passo di Bruciamonica (1394 metri), qui sorgeva il castello omonimo (con fatica vediamo la palina indicatrice e i pochi sassi rimasti). Si continua in leggera salita, che diventa ripida risalendo al Monte Panà (1559 metri). Una breve camminata fino al non segnalato Passo Panà (1545 metri). Dal passo parte il 114 che prosegue per il Rifugio Orsi. La lenta risalita ci porta al Monte Cosfrone (1659 metri), dove, a sinistra confluisce il sentiero 220 proveniente da Piuzzo. Seguiamo sempre il crinale, e scendiamo fino al punto più basso (quota 1648 mtri) dove a sinistra parte il sentiero 106 che porta sempre al Rifugio Orsi. Ancora una salita e raggiungiamo il Monte Ebro (1700 metri).
Monte Ebro: la vetta si riconosce anche da molto lontano e di conseguenza dalla sua vetta si può spaziare a 360 gradi: da qui, nelle giornate limpide, si vede il mare. Cima erbosa attraversata dal sentiero del crinale sul quale è posizionata una croce con un cippo.
Percorriamo ancora un breve tratto tra prati erbosi, poi si scende ripida alla zona prativa della Bocca di Crenna (1553 metri).
Bocca di Crenna: il colle è posto tra il Monte Prenardo e il Monte Ebro ed è crocevia di molti sentieri. Il 108 che porta al Rifugio Orsi, la sterrata di sinistra che porta a Salogni, il 221 che fà parte dell'anello delle fontane e che porta a Piuzzo, la nuova sterrata di destra che porta sulla strada che collega Cosola alle Capanne di Cosola. Il sentiero di destra poi porta alle Capanne di Cosola.
La nostra via segue sempre il filo del crinale che ci porta al Monte Prenardo (1654 metri), oltrepassare il sentiero 116 che proviene da Bruggi, ed iniziare la risalita al Monte Chiappo (1700 metri). Memorizziamo però che il bivio che porta alle Capanne di Cosola risulta prima di arrivare al monte.
Monte Chiappo: il monte riveste la fondamentale importanza di essere il crocevia dei più importanti crinali che provengono dalla Val Curone e Borbera e dalla Valle Staffora. Da qui i vari crinali si uniscono e percorrono la cresta che porta al Monte Antola per recarsi verso il mare. Crinali che provengono dal Monte Giarolo, dal Monte Boglelio, dal Monte Lesima attraverso la Cima Colletta. Da qui convergono i limiti amministrativi delle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. La ragione per cui escursionisti a piedi, con la MTB e anche con la bicicletta da strada (sulle strade che conducono al passo di Capanne di Cosola), considerano questo monte il fulcro delle loro escursioni e passeggiate. Sulla cima (per essere precisi leggermente sotto, la cima è in corrispondenza della statua di San Giuseppe), funziona un rifugio dal quale, seduti su una sdraio, si può gustare un piatto caldo e ammirare il panorama. Qui arriva la seggiovia di Pian del Poggio, un tempo stazione di raduno degli sciatori pavesi; oggi, con i nuovi impianti si ritorna a sciare e, per gli amanti della downhill, con le nuove piste, a cimentarsi lungo questi pendii. Dai pendii sono situate le sorgenti dei due torrenti Curone e Staffora e delle loro valli omonime. Qui arriva il crinale proveniente dal Monte Boglelio, crinale della Via del Mare.
Ritornati al precedente bivio dobbiamo fare una breve risalita per poi scendere tra prati. Andiamo ad incrociare una sterrata, andiamo a sinistra e, tra casette, arriviamo dapprima alla fontana e alle Capanne di Cosola (1493 metri).
Capanne di Cosola: è posta sul passo di collegamento tra la Valle Staffora e la Val Borbera, con possibilità di scendere in alcuni paesi della Val Boreca. Un tempo esisteva un piccolo rifugio, importante per i viaggiatori che percorrevano le strade della Via del Sale. Nel dopoguerra, è stato costruito un capiente albergo (poi restaurato), che ingloba anche una chiesetta dedicata a San'Anna. Fausto ci accoglie sempre con un pasto e una bevanda ristoratrice.
Variante MTB: il percorso per il Trekking non è facile per le MTB, però dobbiao dire che il crinale che andremo a percorrere è bello e panoramico. La più comune variante scende, dal Monte Gropà seguendo le tante piste di dh del Bike Park. Abbiamo sempre la possibilità di non fare salti, drop ecc, quindi seguiamo la via più facile. Se sbagliamo poco male, basta puntare sempre verso l'impianto di risalita. A Caldirola ritrova il sentiero 106 che parte dalla Colonia e ci porta al Rifugio Orsi. Da qui si segue il 113 che porta alle Stalle di Salogni, poi a destra si arriva alla Bocca di Crenna. Possiamo seguire la via del percorso principale, oppure scendere dritti a noi sulla carrareccia, 50 metri e si prende il sentiero a sinistra, disagevole, ma comunque scorrevole, che segue sempre la via ai piedi del crinale. Raggiunta la cresta visibile, la aggiriamo e ci ritroviamo a passare una piccola edicola votiva, poi una fonte e raggiungere le Capanne di Cosola.