STRUMENTI PER IL RILEVAMENTO DEI DATI :
il primo passo riguarda gli strumenti che abbiamo usato per rilevare tutti i dati di altimetria, distanze, tempi ecc. che si riassumono nella tabella riepilogativa dei dati. Per la costruzione di questo progetto abbiamo già indicato quali sono gli strumenti che più si sono resi utili, ma devo dire che l’avvento del GPS ha sbaragliato il campo dando una notevole quantità di dati dalla precisione assoluta tra cui: velocità, spazio percorso, tempo, unico neo resta l’altimetria che è una combinazione di dati barometrico/satellitare, ma con una continua taratura alle altimetrie conosciute fornisce un dato comunque molto affidabile. Non finiscono qui di certo i dati che il GPS ci può offrire e con bussola e cartina topografica possiamo orientarci in ogni punto; possiamo memorizzare percorsi interi (tracklog) e memorizzare qualsiasi punto (waypoint) quali bivi, colli, passi, ecc. e riportarli su supporto informatico; possiamo ripercorrere la strada a ritroso senza sbagliare di un passo. Unica nota stonata di tutti i GPS sono le pile che vengono “divorate”, avendo una autonomia di max 20 ore. Sappiate come nota integrativa che in casa, in mezzo a muri spessi ed alti (anche solo un paesino dai vicoli chiusi e stretti) o in mezzo a gole profonde e chiuse il GPS non rileverà i dati perdendo il segnale con i satelliti. Abbiamo usato inoltre un orologio che rileva oltre alla bussola anche l’altimetria ed un normale contachilometri da bicicletta per il rilevamento delle distanze e dei tempi di percorrenza; tutti questi dati sono forniti dal GPS quindi possono essere usati come dati di raffronto ed ulteriore conferma. Questi ulteriori strumenti sono abbastanza affidabili e lo scarto che possono dare alla fine della giornata è davvero minimo (rilevando la velocità che dava il GPS in contemporanea con quello rilevato dal contachilometri, i due dati erano praticamente molto simili). Certo non bisogna dimenticare che una cattiva taratura dello strumento provoca delle differenze notevoli sul totale, quindi bisogna tenere sempre le condizioni originali della ruota dove è stato posizionato il sensore all’epoca della taratura.
Guida all’utilizzo del Global Positioning System (GPS) : Si tratta di un ricevitore che elabora i segnali di posizione inviati dai satelliti e li traduce in una posizione, fornendo di base alcuni dati quali la latitudine e longitudine, che può essere riportata su una cartina topografica per sapere dove siamo, dove siamo passati, e che direzione dobbiamo prendere per dirigerci verso un determinato punto. Come già indicato i modelli di GPS attualmente in commercio non fanno solo questo, per esempio il modello usate da me fornisce anche l’altitudine. Bisogna aggiungere anche che non tutti i ricevitori sono utili nella navigazione terrestre, perché il sistema nasce ed è stato principalmente sviluppato per la navigazione vera e propria, quella in mare. Non potendo addentrarmi in complicate spiegazione sul sistema di ricezione si può ridurre il tutto a ciò che andremo indicare : innanzitutto bisogna avere una visibilità abbastanza ampia del cielo, poi se le condizioni lo permettono andremo a fare il punto detto fix che è quel punto che il GPS crea al momento della sua accensione per determinare la sua posizione; sappiate però che in mezzo ai grattacieli o in fondo ad un canyon è necessario che il ricevitore abbia a disposizione almeno tre satelliti visibili per avere un fix su due dimensioni (latitudine + longitudine), mentre servono almeno quattro satelliti per avere anche l'indicazione relativa all'altitudine, meglio se, per avere un valore di altitudine attendibile, abbiamo a disposizione praticamente tutti i satelliti visibili, ed in questa situazione sono comunque possibili errori dell'ordine di svariate decine di metri, per cui è necessario tarare lo strumento aggiornando la altitudine ogni qualvolta la conoscete. Il governo degli Stati Uniti è il proprietario del sistema di satelliti ma ha mantenuto nel sistema GPS (fino al 1 maggio del 2000) un "errore indotto" chiamato SA (selective availability). Questo errore riduceva la precisione del sistema a circa 100 metri e anche più, di approssimazione in maniera casuale, rendendo molto difficili le letture precise della posizione. Soprattutto la ricerca di una posizione marcata era difficoltosa in quanto all'errore presente all'epoca del rilevamento si aggiungeva l'errore nel momento della ricerca effettuata in un secondo tempo e le ragioni per il quale manteneva il diritto di “confondere le idee” lo si può immaginare.. Questa condizione ha favorito negli anni scorsi lo sviluppo del sistema DGPS (Differential GPS) da connettere al GPS per aumentarne la precisione. Ad oggi questo sistema, che si basa su radiofari terrestri che inviano dei fattori di correzione, non ha quasi più ragione di esistere in quanto la precisione di un qualsiasi terminale e dell'ordine della decina di metri , più che sufficienti per un utente comune. Con un sistema DGPS, comunque, si raggiungono precisioni ancora superiori, intorno ai cinque metri. Ogni tanto e nelle occasioni che anche qui si possono immaginare, si riservano la proprietà del sistema e la possibilità di sospenderlo, anche selettivamente, sulle zone "non amichevoli". Nel frattempo gli U.S.A. hanno sviluppato un nuovo sistema di localizzazione, criptato, basato su una diversa rete satellitare che non è disponibile per il pubblico e garantisce una precisione ancora più elevata, inferiore al metro; facendo mente locale tutte le televisioni durante al guerra del golfo o in Iraq veniva spesso evidenziato la precisione dei missili statunitensi che dovevano colpire obbiettivi bellici, anche se in qualche caso qualche il missile non andava esattamente a colpire dei bersagli prestabiliti, sicuramente però il disastro non è da imputare al sistema ma ci sarà stato qualche errore umano. Tornando ai vari sistemi oggi esiste anche quello europea “il sistema WAAS”, che garantisce agli strumenti compatibili (ormai i nuovi GPS lo sono quasi tutti) una precisione attorno ai due metri!
Acquisto del “GPS” : Prima di fare un acquisto inutile o poco adatto alle proprie esigenze : fondamentalmente esistono due tipi di GPS : il cartografico con cartine fornite dai costruttori, e quelli non cartografici che rilevano una serie di punti che poi vanno “scaricati” su PC e sovrapposti su una cartina. Diciamo subito che le dimensioni sono fondamentali: l'unità deve essere necessariamente piccola, per poterla montare sul manubrio della bici dato che un GPS nello zaino non serve a niente. Poi la scelta va fatta controllando le dimensioni i che variano dal GPS utile per le escursioni su fuoristrada o su moto o bicicletta o per chi fa trekking allora qui mi permetto di consigliare i GPS formato piccolo che pesa anche poco ed è grande come un cellulare. Altra soluzione è quella di usare un palmare con il supporto di un qualsiasi programma che possa caricare cartine topografiche, una sorta di navigatore per auto con la sostanziale differenza che potremo usarlo in montagna. Ulteriori caratteristiche importanti ma non fondamentali sono la quantità di punti (waypoint}, delle rotte (routes), e della lunghezza della traccia (track) memorizzabili nello strumento. Questo perché tutti gli strumenti, una volta raggiunto il limite di memorizzazione, a seconda delle impostazioni da voi definite nel setup sovrascrivono i punti più vecchi oppure smettono di registrare, con la conseguenza che noi ci perdiamo parte del nostro percorso. La capacità di memoria è per tutti tra i 250 ed i 500 waypoint, mentre per quanto riguarda i punti di track (la traccia del vostro passaggio) esistono dei GPS di nuova generazione che arrivano a 10000 punti. Meglio ancora se il GPS è dotato anche di altimetro e di bussola elettronica. Queste due opzioni mi hanno spinto all’acquisto accorgendomi che in buone condizioni l’altimetro è davvero preciso e lo rende un perfetto strumento per fare mountain bike.
I maggiori fornitori di GPS (Garmin, Magellan ecc.), e mi riferisco a quelli che si rivolgono all'escursionismo e all'outdoor, hanno fatto un passo in avanti, ed oggi possiamo trovare GPS cartografici, con mappe non dettagliatissime, ma di sicuro aiuto durante la nostra escursione. Un passo ulteriore sono i GPS del tipo "custom maps" che possono visualizzare sul display qualsiasi tipo di mappa topografica, anche se la procedura per poterle visualizzare è davvero complicata, ma possibile, avendoci perso parecchie ore.
Utilizzo del “GPS” : sappiate di base che la cartografia inserita nel GPS non vi servirà a niente per gli scopi mentre bisogna avere carta e bussola. in quanto lo strumento vi dice solo dove siete, e se non avete una carta topografica dove riportare la vostra posizione, serve a poco per i nostri scopi. Le carte adatte per essere usate con il GPS, solo quelle che presentano il reticolato, sia esso UTM (proiezione Universale Traversale Mercatore) oppure espresso in gradi di latitudine e longitudine. Come abbiamo già spiegato in Italia abbiamo l'IGM (Istituto Geografico Militare) che copre con la sua produzione la totalità del territorio della nostra nazione in diverse scale, da un massimo di 1:25000 fino alle meno dettagliate 1:1.000.000, tutte con reticolato UTM, e quindi utilizzabili per i nostri scopi, anche se molto vecchie e quindi con molta della rete dei sentieri modificata dall’uomo e non riportata poi su carta. Bisogna dire però che stanno uscendo le carte digitali rilevate dal satellite che hanno il reticolato espresso in latitudine e longitudine. Una volta acceso la prima cosa che vi appare è la pagina di stato dei satelliti ed inizia la ricerca dei segnali e quando il GPS ha a disposizione i dati di almeno tre satelliti, vi confermerà che è collegato fissando il punto di partenza dandovi la precisione in metri. La prima volta che si accende un GPS dopo un periodo di tempo di inattività il GPS deve fare una scansione approfondita del cielo alla ricerca dei satelliti e quindi ci impiegherà un certo numero di secondi anzi minuti mentre quando lo si spegne e accende quasi subito ci impiegherà solo qualche secondo. Se invece non riesce a localizzare i satelliti è il discorso è diverso evidentemente c’è scarsa ricezione dei satelliti per cui l'unico modo è quello di spostarsi in un punto dove il cielo sia più sgombro per avere una ricezione dei segnali più favorevole. Se, durante la navigazione, si perde il segnale dei satelliti per un qualsiasi motivo (gallerie, denso fogliame, una valle molto chiusa ecc.), il software dell'unita continuerà a mostrare una traccia diritta per circa trenta secondi, basata sulle ultime informazioni di direzione e velocità, per poi mostrarvi un messaggio di poca scarsa ricezione e smettere di fornire un fix di posizione.
E' opportuno spendere due parole sulle batterie per l'alimentazione: sappiate che i GPS sono dei “mangia pile”, personalmente uso pile ricaricabili, le prestazioni sono indubbiamente inferiori: hanno una durata inferiore, poi l'indicatore di carica batteria non andrà oltre i 3/4 (circa) anche a pile completamente cariche, ma non si deve passare per il negozio ed acquistarle continuamente. Infine la tecnologia avanza e l’avvento dei programmi quali google map e di “google hearth” sono strumenti fantastici per riportare il tracciato, e poterlo vedere direttamente sul sentiero percorso in una ottima risoluzione. Ci sono software che uniscono le tracce o punti gps alle foto o video, questa nuova frontiera si chiama “geotag” che vuol dire riportare sulle mappe sopraindicate le foto nel punto dove il gps ci indica con latitudine e longitudine. Si puo’ fare anche per i video anche se bisogna avere la accortezza di fare cose brevi e non spezzettare i files. Tutte e due le possibilità in breve uniscono il dato del tempo alla posizione terrestre.