PREPARAZIONE FISICA :
come per ogni altro sport “montano”, la mountain bike praticata a tutti i livelli, può venire praticata con risultati migliori se in possesso di un adeguato allenamento. Il suo scopo è quello di permettere al nostro organismo di affrontare situazioni, come ad esempio la pedalata in salita per svariate ore, per le quali se non ci si prepara si incorre a spiacevoli conseguenze come quella di non essere in grado di superare un ostacolo, solo al prezzo di grandi fatiche. L'allenamento diventa quindi necessario soprattutto per chi svolge un'attività sedentaria per tutta la settimana come succede alla maggior parte di noi. Affrontare fisicamente preparati una escursione vuol dire innanzitutto sicurezza. La fatica è uno dei maggiori nemici del biker, tanto è vero che la maggior parte degli incidenti avvengono nella fase di ritorno, quando appunto la voglia di arrivare in fretta sotto la doccia, ci può togliere la concentrazione necessaria. Ma anche per le escursioni più semplici l'essere stanchi vuol dire non divertirsi, non apprezzare le bellezze della natura e dei luoghi attraversati. Ci permettiamo, come abbiamo già fatto in precedenza, di porre alla vostra attenzione alcuni consigli pratici per l'allenamento, naturalmente per chi pratica l’agonismo sportivo dovrà essere integrato con preparazioni più specifiche; sono queste piccole norme per tutti quelli che praticano l’attività sportiva come puro hobby e che vanno ad unirsi alle valutazioni fatte con il paragrafo dedicato alla “Valutazione delle difficoltà” . Prima di intraprendere una attività sportiva è bene fare degli accertamenti medico-sportivi da ripetere con periodicità, per una più corretta valutazione delle possibilità sia muscolari che cardiache. Inizio graduale sia come durata che come entità dello sforzo fisico, soprattutto dopo un lungo periodo di inattività fisica. L'allenamento va iniziato alcuni mesi prima, ad esempio in marzo-aprile per essere in buona forma a giugno. Per quanto riguarda la durata dell’allenamento, conviene iniziare con uscite corte per poi aumentare opportunamente il tempo di uscita. Il migliore allenamento è quello specifico o il più attinente possibile allo sport praticato; almeno tre sedute di allenamento settimanale sarebbe ottimo, ma bisogna fare i conti con gli orari di lavoro e quindi ci si può accontentare di una sola pedalata, veloce e scarica. Monitorare la frequenza cardiaca: lo sforzo, soprattutto all'inizio, deve essere moderato senza mai dare origine a mancanza di fiato o fatica eccessiva, soprattutto per quelli che sono in età avanzata. Ricordiamoci che l’allenamento è necessario anche perché se l’escursione è in alta montagna, necessitiamo di un cuore allenato allo sforzo. E' buona norma anche eseguire delle sedute di ginnastica specifica per acquistare agilità e scioltezza e in particolare per rinforzare la muscolatura delle braccia e quella addominale e lombare, particolarmente deficitaria in tutti coloro che svolgono lavori sedentari (chi vi scrive ne è un campione). E' inoltre utile il supporto di un'alimentazione adeguata come spiegato (sia come contenuto calorico e vitaminico che come digeribilità dei cibi) e delle comuni norme di dieta (evitare l'abuso di fumo e di alcool). E' infine importante mantenere una buona attività fisica anche nella stagione autunnale e invernale (camminate, sci di fondo, corsa, ciclismo, nuoto) che permetterà di mantenere costante il livello della forma atletica e soprattutto ci darà quel senso di benessere che crea un buono stato di efficienza fisica. Non dimentichiamo che un buon riscaldamento prima di qualsiasi attività fisica ed una buona pratica di allungamento muscolare (i tecnici lo chiamano “stretching”) alla fine di ogni attività fisica riduce al minimo tutte le complicazioni muscolari come strappi, crampi etc. Un adeguato riscaldamento ci permetterà di aumentare le nostre prestazioni, quindi non forziamo il nostro passo per alcuni chilometri e solo quando involontariamente aumenteremo la nostra andatura e passato un periodo breve dove supereremo crisi di affaticamento, ci potremo considerare “caldi” e pronti alla fatica.