TIPOLOGIA DEL PERCORSO :
la pratica del ciclo escursionismo con la mountain bike propone la scelta di itinerari di grande varietà non solo ambientale, ma anche nelle tipologie di tracciato che si vanno ad affrontare. Le cinque differenti tipologie che vi sono state riportate individuano altrettanti tipi di percorso suddivisi in base al genere di pavimentazione e alla larghezza della sede viabile. Di seguito riportiamo la legenda utile per una miglior comprensione delle caratteristiche degli itinerari :
Strade Asfaltate: costituiscono la rete viaria principale del territorio come strade statali, strade provinciali, gran parte delle strade comunali, e qualsiasi altra carrozzabile con pavimentazione in asfalto. Naturalmente la scelta degli itinerari cerca di includerle il meno possibile, non sempre è facile anche perché spesso ci si trova di fronte a cambiamenti del quale non sempre si può essere a conoscenza.
Strade Sterrate : carrarecce con fondo di ghiaia o naturale quali strade forestali e boschive, accesso a malghe, rifugi, impianti di risalita, ex militari, ecc. Di solito sono sufficientemente comode e scorrevoli e, salvo rarissimi casi, non presentano mai pendenze tali da dover scendere di bicicletta. In certi ripidi punti esposti all'erosione possono essere pavimentate con cemento. Spesso si usano termini come strada sterrata o strada bianca, militare: indica solo che la strada non è comunque asfaltata ma che ha le stesse caratteristiche della carrareccia come la larghezza.
Mulattiere o tratturi : piste di esbosco: con fondo naturale di sassi, erba e terreno generalmente irregolare, che talvolta possono risultare non ciclabili a causa della pendenza accentuata. Oltre che per queste caratteristiche si differenziano dalle carrarecce per una limitata larghezza della sede che di rado supera i 2 metri. Esse venivano usate per lo spostamento degli uomini, del bestiame e per il trasporto dei raccolti e del legname e pertanto soggette a continua e minuziosa manutenzione da parte dei montanari. Si tratta per lo più di percorsi che si snodano tra boschi e prati ad una quota medio-bassa, caratterizzati da una pendenza costante, quasi mai eccessiva. Il loro fondo può costituito da sassi incastrati nel terreno con sapiente mosaico al fine di permettere un buon scivolamento delle slitte verso valle. Tale fondo lastricato, alternato a piccoli canali di scolo, garantisce un drenaggio sufficiente che impedisce all'acqua e al gelo di provocare troppi danni. Si tratta di un terreno adatto soprattutto alle discese con la bicicletta in quanta in salita si possono pedalare solo brevi tratti non troppo ripidi, a condizione che il lastricato non sia bagnato o troppo liscio. Anche la presenza di foglie secche e erbacce crea notevoli difficoltà di aderenza. In discesa invece tutte le mulattiere sono percorribili se si possiede una tecnica che consenta di scegliere la traiettoria migliore per evitare di incastrare la ruota anteriore tra le pietre, oppure di scivolare su di esse nelle curve. Richiede molta attenzione anche l'attraversamento di tratti coperti da foglie bagnate o secche che costituiscono veri e propri trabocchetti. Su mulattiere con lastricato molto liscio si devono usare i freni con estrema attenzione.
Sentieri: si tratta dei classici percorsi a fondo naturale utilizzati da camminatori, escursionisti ed alpinisti. La maggior parte di essi non vengono curati e quasi sempre non vengono anche indicati da segnavia, solo in qualche caso la loro percorribilità è garantita nei pressi dei centri abitati dalle locali associazioni. La larghezza è ridotta (massimo un metro) e in molti casi pure la visibilità; inoltre possono talvolta essere esposti e al margine di dirupi. La pendenza è assai variabile andando da tratti pianeggianti ad altri ripidissimi e perciò impraticabili. Il fondo può essere scorrevole oppure ostacolato da pietre, radici, gradini rocciosi, ecc. Se la prudenza è una norma da tenere sempre in considerazione, a maggior ragione sul sentieri è da rincarare la grande attenzione nella conduzione della bicicletta A bassa quota i sentieri costituiscono una rete viaria secondaria rispetto alle mulattiere ma a quote più elevate la loro presenza diventa predominante. Vengono utilizzati per la salita solo sentieri con pendenza lieve mentre sono generalmente quasi tutti percorribili in discesa con difficoltà variabile a seconda della ripidità del pendio e del tipo di terreno. Se i pochi sentieri ciclabili in salita sono quindi quelli che si svolgono su altipiani e li attraversano con tracciati in lieve pendenza. In discesa la ciclabilità è estremamente difficile perchè si deve fare uno sforzo notevole per riuscire a condurre il mezzo nella direzione giusta. Esistono poi sentieri caratterizzati da gradini naturali di roccia o da placche di pietra affioranti: prima di affrontarli in discesa si deve valutare molto bene la propria capacità tecnica in quanto e necessario un utilizzo sapiente dei freni, aiutato da un bilanciamento preciso del mezzo con il corpo. Esistono poi sentieri che si possono catalogare come traccia e si trovano su pendii o falsopiano in cui non esiste un solo sentiero ma numerose tracce scavate dal passaggio continuo e disordinato dell'uomo o degli animali. Vi sono due tipi di tracce: una costituita da un vero e proprio viottolo in mezzo alle praterie, l'altra creata dallo scorrimento dell'acqua e accentuata dal passaggio del bestiame. Se nel primo caso la ciclabilità è ottima e facile nel secondo e difficile in quanto il più delle volte i pedali cozzano contro il bordo terroso. Nei traversi a mezzacosta se la pedaliera urta contro il terreno fa perdere l'equilibrio e impedisce del tutto la progressione. E molto difficile riuscire a seguire in modo preciso le tracce in quota in quanto non sono segnalate e si perdono per lunghi tratti oppure si moltiplicano ramificandosi in ogni direzione facendo perdere l'orientamento.
Tratti non ciclabili: sono presenti solitamente lungo i sentieri in salita, in alta quota, ma in qualche caso anche su mulattiere particolarmente impervie e la possibile ciclabilità dipende dai seguenti fattori :
la pendenza che se di forte entità risultano difficili da percorrere anche nei tratti in discesa, la regola che dice in discesa si corre sempre, per la mountain bike non è valida
il fondo con grosse irregolarità che non consente il normale progredire in sella.
il fondo bagnato che spesso trasforma i sentieri anche quelli praticabili in vere piste scivolose e praticabili e pericolose sia in discesa che in salita.
l'abilità di ciascuno nel controllare la bicicletta
E’ per questa ragione che questa tipologia di percorso non sempre è indicata nei rilievi altimetrici ma ne viene fatto cenno solo nelle descrizioni e nelle tabelle; viene però indicata quando il tratto non ciclabile ricopre una lunghezza rispettabile ed è giusto considerarlo perché spostano le percentuali di percorribilità alla loro giusta dimensione.