Tutti gli elenchi sono stati individuati nel corso degli anni, quindi potranno subire variazioni di data o di annulamento.
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Se ne svolgono tante, atte a valorizzare un patrimonio enogastronomico di sicuro valore. Basti ricordare, ad esempio, l'importanza che la nostra produzione vinicola di qualità ha avuto in questi anni, tanto da essere un asse portante di manifestazioni importanti, come "Cantine aperte di Lombardia". Gli eventi che risaltano la nostra produzione vinicola, tuttavia, non si esauriscono qui: infatti, durante l'anno, soprattutto nel periodo della raccolta del vino, in corrispondenza dell'arrivo del vino nuovo, si svolgono nei paesi o presso le aziende una serie di eventi che mettono in rilevo l'attività delle più importanti aziendevinicole, attirando frotte di turisti.
Feste enogastronomiche
Atte a valorizzare quel patrimonio enogastronomico di sicuro valore non solo italiano, voglio citare ad esempio l'importanza che la nostra produzione vinicola di qualità ha avuto in questi anni, tanto da essere un asse portante nelle manifestazioni come "cantine aperte di Lombardia" e in quella a livello mondiale che è il "Vinitaly" che si svolge a Verona, dove il nostro vino si sta affermando con una presenza massiccia, in mezzo a vini di alta qualità. Gli eventi che risaltano la nostra produzione vinicola non si esauriscono qui, infatti durante l'anno ma soprattutto durante e dopo la raccolta del vino e in corrispondenza dell'arrivo del vino nuovo, si svolgono nei paesi o presso le aziende, molte mostre che risaltano la degustazione, eventi che raccolgono la partecipazione delle più importanti aziende d'Oltrepò , ma soprattutto raccoglie le adesioni di una moltitudine di persone spinte da questo importanti eventi.
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La Birra …..sebbene non abbia radici nel territorio, troviamo anche qui validi produttori di birra, con la conseguenza naturale che stanno proliferando numerose "feste della birra", adatte ai giovani spinti dalle musiche moderne che fanno da contorno, ma che si mescolano, con sapiente maestria degli organizzatori, con quelle di stampo più popolare, quindi non stupitevi se vedrete anziani e giovani assieme nella stessa festa, perché qui è la regola.
SAGRE D’OLTREPO
NON SI può fare a meno di dare una occhiata da vicino alle numerose sagre di ieri e di oggi che durante l'anno si tengono nella zona oltrepadana. A cominciare da Retorbido; dove in primavera si celebra la sagra detta di Bertoldo (recupera giornale che parla di Bertoldo) e del polentone. Come abbiamo visto Bertoldo era un saggio che dispensava massime, una di queste, che viene rispettata ancora oggi, è di dare da mangiare la polenta anche alle galline, di modo che si disponessero al meglio a deporre più uova. La sagra ha lo scopo di ricordare appunto Bertoldo: in tre giganteschi paioli vengono cotti quintali di polenta che, insieme a salamini e vino, vengono distribuiti generosamente a tutti i partecipanti. Vengono inoltre allestiti stand e banchetti con l'esposizione dei prodotti artigianali e specialità gastronomiche locali, ed una sfilata di gruppi folcloristici e bande musicali allieta la giornata. A Broni è in vigore la Sagra di San Contardo. Narrano le leggende popolari che San Contardo fu un monaco che nell'alto Medioevo divenne famoso in tutta la zona oltrepadana grazie al proprio potere taumaturgico, tanto che nacquero numerosi racconti sulle straordinarie capacità di guarigione che il santo dispensava ai fedeli. Ancora oggi i fedeli ed i malati si rivolgono a San Contardo con la speranza di poter ottenere una guarigione. Il pane del santo, distribuito in occasione della Sagra, è anche un sincero auspicio di bene e prosperità. La Fiera di San Contardo (periodo agosto) è una grossa rassegna di merci, vengono esposte prevalentemente attrezzature agricole e zootecniche, con annessa una notevole mostra di vini pregiati. Fa cornice alla manifestazione un una serie di attrazioni varie. E tanto per restare un poco in zona trasferiamoci, sempre lungo la via Emilia, a Casteggio, per ricordare la rassegna dei vini tipici e dello spumante, che viene realizzata in estate.
Fra le molte che vengono realizzate in Oltrepo è sicuramente quella più degna di nota, perché su diversi giorni di esposizione vengono effettuati assaggi e degustazioni ed abbinamenti gastronomici. Un salto a Cegni per ricordare il Carnevale Bianco è doveroso. La festa è un vero e proprio carnevale anche se si tiene d'estate e prende lo spunto da una leggenda del posto, quando un innamorato decide di sposare la sua bella, ma nell’imminenza delle nozze, la ragazza scappa via. L’innamorato la insegue tra boschi e balze fino a ritrovarla, nascosta in uno sperduto casolare. La vicenda è a lieto fine e vede il ritorno dei due al villaggio, nuovamente innamorati e d accompagnati dal suono dei pifferi, delle fisarmoniche, dei canti e dei balli di tutti i compaesani. Durante la festa vengono organizzati giuochi popolari, balli e concerti improvvisati. Vi è inoltre l’esibizione dei celebri pifferai di Cegni, famosi non solo nella provincia di Pavia. Rimaniamo in collina, per fare un salto a Menconico, dove da anni a luglio si tiene la sagra di uno dei prodotti più tipici della zona: il formaggio nisso. Questo particolarissimo tipo di formaggio è fatto di latte di vacca e di pecora ed è una vera e propria specialità del luogo, che sta diventando sempre più rara, dal momento che richiede molto lavoro ed una lunga fase di stagionatura, oltre al fatto che il suo particolarissimo sapore piccante può anche non piacere, anche se invitiamo caldamente chi non lo ha mai fatto ad assaggiarlo prima di giudicare. Dunque dicevamo che la stagionatura dona al formaggio un gusto accentuato, ricercatissimo da tutti i buongustai. La Sagra del Formaggio Nisso, alla quale ogni anno partecipa sempre un foltissimo gruppo di visitatori, si propone quindi di celebrare le lodi di questo particolare, prodotto locale, senza dimenticare la cornice volutamente da sagra paesana, con l’albero della cuccagna, la corsa con le uova, quella dei sacchi ed il tiro alla fune. Rimanendo nei pressi, trasferiamoci a Varzi, dove tra maggio e giugno si festeggia la sagra del salame e delle torte di mandorle. La rinomata festa gastronomica della durata di due giorni (un fine settimana) permette ai numerosissimi visitatori di gustare ed acquistare le due tipiche specialità di Varzi, oltre ovviamente ai prodotti locali, quali miele, formaggi. Indubbiamente il salame di Varzi catalizza l’attenzione dei più, dal momento che la bontà dell’insaccato era apprezzata già al tempo dei Longobardi. Il segreto di tale squisitezza, tra le altre cose che non si sapranno mai, sta indubbiamente nell’aria del centro oltre padano: qui infatti confluiscono le correnti fresche degli Appennini e del vicino Mare Ligure, costituendo un mix ideale per la conservazione e la stagionatura degli insaccati. I metodi di preparazione sono poi quelli di sempre, la carne di maiale viene tagliata in pezzi piccoli, poi viene impastata con dei piccoli "accorgimenti”, che servono ad assicurare al prelibato salame un aroma fragrante ed un colore rosso vivo, come il vino rosso, l'aglio ed il pepe nero in grani. L'impasto cosi ottenuto viene poi messo in un budello di maiale, macerato nel brodo di gallina, cucito ad arte e riposto nei locali più adatti alla stagionatura. Questa richiede un particolare e complesso procedimento, nei primi mesi il salame viene appeso alle travi delle stanze "più alte”, mentre in seguito viene portato nelle cantine, al fresco, Oggi è stato creato un Consorzio per la tutela e la qualità del salame fra i cui compiti ha anche quello di vigilare e garantire la bontà del salame di Varzi. E chiudiamo questa carrellata con Zavattarello e la ,mostra e sagra del fungo, che è in programma in autunno nel centro coli inare. La manifestazione è molto animata ed è affollata di turisti, perfettamente organizzata dalla locale Pro Loco con la fatti va collaborazione del Gruppo Micologico di Zavattarello. Questo opera da anni per la tutela del fungo, presente in quantità rilevante noi territorio. Tale associazione non solo insegna a riconoscerli, ma anche a raccoglierli nel pieno rispetto della natura.
Nel corso della mostra-mercato, la più importante di tutta la nostra provincia nel settore micologico, vengono esposti i migliori funghi con la consueta premiazione dei migliori, unitamente ad altri prodotti del territorio.
Gennaio
Le feste natalizie continuano e ci portano direttamente alla ricorrenza della Befana, festa per i più piccini che ci porta in molti dei nostri paesi. Se il sole investe le nostre colline e montagne è la occasione migliore per fare una camminata o ciaspolata. Panorami e tramonti che diventano incantevoli sotto i nostri occhi. L'appuntamento di metà gennaio festeggia Sant'Antonio Abate e tradizione vuole benedire gli animali. Varzi come Pietra de Girgi festeggiano questa occasione con cene ed esposizioni di prodotti tipici. A Retorbido entra in scena la musica, appuntamento che copre alcune settimane presentando alcuni gruppi di folk del nostro Appennino.
Febbraio
Passato gennaio, mese che ancora sonnecchia e risente delle tante sbornie natalizie , di fine anno e della befana, si arriva a febbraio che festeggia il Carnevale, praticamente quasi tutti i paesi d’Oltrepò Pavese lo festeggia e sempre i protagonisti sono bambini. Carri e maschere sfilano per i paesi sfidando il freddo che in questo periodo è ancora pungente. A Menconico, il pomeriggio del martedì è dedicato al classico corteo di bizzarri “carri”, ispirati ai temi della cronaca, che solitamente sosta nelle varie frazioni del comune, soste che vengono allietate, tra un bicchiere di vino, una torta, una fetta di salame, dalla musica tradizionale della fisarmonica e del piffero. Anche a Varzi la festa si svolgerà per le stradine del paese ed in Piazza della Fiera con la sfilata dei carri allegorici. A Cegni, in alta valle Staffora, si svolge l’attesissimo “rito” della “Povera Donna”: la protagonista uscirà di casa per andare a sposare il “Brutto”. Come da tradizione numerosi suonatori la accoglieranno cantando guidando la gente per le aie del paese, dove verranno offerti vin brule’, frittelle, biscotti e ravioli. Di diversa fattura è il Carnevale Bianco di Cegni che si svolge nella stagione estiva. Di particolare rilievo è il Carnevale di Varzi, tra sfilate di carri, e feste in sala da ballo, grandi e piccini si divertono, iniziative che culminano con la tradizionale "pentolaccia". Antichi ricordi che ci portano a non molto tempo fa, le ragazze vivevano intensamente questa festa, specialmente nei suoi preparativi fin da alcune settimane prima del Carnevale. Giovani e meno giovani, si riunivano in gruppi, a ricamare e a costruirsi i vestiti e le proprie maschere. La sera del Carnevale, veniva premiata la “mascherina” più bella. Il Carnevale era famoso per essere teatro di incontri più o meno amorosi, un momento in cui si poteva o si voleva essere liberi di “innocenti” trasgressioni. Oggi, le ragazze non si riuniscono più per confezionare le proprie maschere e l’atmosfera dell’attesa non sarà più la stessa, ma resta una delle feste maggiormente sentite non solo dai varzesi. Il tour itinerante del carnevale ci porta anche a Rivanazzano, Retorbido, Casteggio e Santa Maria della Versa. Gli echi del Carnevale, nella provincia di Pavia, si spengono con il Gran Carnevale Stradellino. La colazione, la frittellata, le varie sfilate di carri e maschere ed il pranzo animeranno la grande piazza Trieste.
Marzo
A San Giuseppe i paesi di santa Margherita Staffora, Zavattarello e Montù Beccaria, festeggiano con le frittelle la ricorrenza di San Giuseppe, mentre a Rovescala a Canneto Pavese e a San Damiano al Colle si festeggia con la “primavera dei vini”, evento che raccoglie molti produttori della zona per deliziare gli amanti del buon bere, con degustazione vini, assaggi di prodotti tipici, escursioni tra i vigneti e giochi, evento che si protrae per tutta la primavera. La sagra del polentone, oltre che a Retorbido viene effettuata anche a Castana in località Cassinassa e a Lirio, sempre e rigorosamente con salamini, gorgonzola e altri prodotti che normalmente si sposano e si fondono con una ottima polenta calda. Cioccovillage è la manifestazione che anima la città di Broni, durante la quale si potrà assaggiare, gustare ed acquistare tutti i prodotti dei maestri artigiani del cioccolato.
Retorbido, Festa del Polentone e Rievocazione storica di “Bertoldo”
Tanti conosco il famoso “Bertoldo” che, tra leggende e verità, lo vuole originario dell’Oltrepò Pavese e ancor più di Retorbido, tanti lo conoscono tramite un meraviglioso film Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, tra esilaranti battute tra Ugo Tognazzi (Bertoldo) e Lello Arena (Re Alboino) . Non sono solo le credenze di paese ma lo affermano fior di studiosi, che hanno fatto ricerche per verificare l’esistenza dell’montanaro che, con le sue battute, fu chiamato da Re Alboino per allietare la corte. Se gli studiosi hanno dato conforto alle ricerche, gli abitanti del paese ci credono fermamente tanto che il noto contadino siede sul suo bel asino nella piazza del paese e di fronte al municipio. Ancor più vivo è il ricordo della sua storia che lo vuole crescere a casa Bertuggia, emigrare per parecchi anni e tornare a Casa Reggia (oggi Casareggio), piccolissima località nei pressi di Mondondone, donatagli da Re Alboino. Il contadino era così famoso per le sue battute e la sua arguzia di fronte agli indovinelli più difficili; una di queste, che viene rispettata ancora oggi, è di dare da mangiare la polenta anche alle galline, di modo che si disponessero al meglio a deporre più uova. Una leggenda dice che, durante un viaggio, incontrò una vecchietta toglieva un dente a tutti quelli che passavano da quelle parti per la prima volta, una sorta di pegno, così fece anche con Bertoldo, che però gli mostrò la sua bocca senza denti. La vecchietta si arrabbiò e allora fece un indovinello per rendergli la vita difficile, chiedendogli quale fossero le cose che dopo essere state cotte assieme sarebbero diventate se erano due molli e se erano molli dure. Il contadino aveva con se un uovo ed una rapa che gentilmente diede alla vecchietta che rise a crepapelle, lasciando passare Bertoldo augurandogli tanta fortuna. Così poi continuò con Re Alboino che tra battute esilaranti, furbizie, risposte argute, e consigli si conquista la fiducia del sovrano Longobardo e tutti i compaesani. Ecco una breve storia del contadino che viene rievocata in questa festa, che vuole Bertoldo, la moglie Marcolfa e il suo asino (tra l’altro uno stupendo, immenso e mansueto asino), camminare lungo le strade del paese fino ad arrivare sul palco ed essere intervistato con domane pungenti in riferimenti al mondo in cui viviamo, alla politica specialmente, e tutto rigorosamente in dialetto. Bertoldo è interpretato da un signore che da 17 anni (tra l’altro non retorbidese) che si presta tutti gli anni a questo gioco, che rende gioiosa la giornata ad adulti e bambini. Tra consigli e furberie, era abitudine di Bertoldo dare la polenta alle galline per far loro deporre più uovo, così in questa giornata viene distribuita gratis la polenta con il salamino, cotta in un immenso paiolo sorretto da una gru, e tutti in fila, pazientemente, aspettando il proprio turno per l’assaggio, evento che chiude la festa. Durante la giornata, tra le solite bancarelle, si svolgono eventi tra cultura e svago, spettacoli di burattini, sfilate di carri a continuazione del carnevale, l'esposizione dei prodotti artigianali e specialità gastronomiche locali, ed una sfilata di gruppi folcloristici e bande musicali, tutti nel centro del paese chiuso per la occasione. L’appuntamento, che passa ormai le 90 edizioni, è uno dei più consolidati d’Oltrepò Pavese e richiama tantissimi visitatori, sempre e rigorosamente la seconda domenica di Marzo. Posso testimoniare che l’anno scorso (anno 2011) una pioggia battente bloccò la giornata, evento raro per questa data, che non venne rinviata a causa di questa inflessibilità sulla data dell’evento.
Aprile
Si svolgono importanti appuntamenti di aggregazione di allevatori, mediatori e coltivatori per il commercio e la cultura locale, appuntamenti di origine storica, addirittura dalla metà dell’Ottocento, in particolare sono da evidenziare: l’apertura del mese a Rivanazzano, posta all’imbocco della Valle Staffora e a Varzi, posta al termine della media Valle Staffora che chiude il mese, quasi a dare una continuità per questo evento che è da ritenersi fondamentale per la economia di questi luoghi, economia che andrebbe rivalutata. Oltre alla apertura stagionale che si protrae fino all’autunno del Castello di Zavattarello, svolgono alcune manifestazioni come la festa patronale di san Giorgio a Meconico, la fiera del vino nuovo a Canavera, frazione di Ruino, la festa del salame a Castana, e la festa patronale di San Giorgio, fiera che ha come teatro la grande piazza.
Borgo Priolo, località Staghiglione, Sagra dei Brasadè
Nata in punta di piedi qualche anno fa e dopo lo strepitoso successo, è ormai diventata un appuntamento fisso che si svolge il Lunedi di Pasqua. La sagra in se stesso contiene spunti che si rifanno alle tante sagre che si svolgono in Oltrepò Pavese, ma vai sapere come o perché, questa richiama una moltitudine di persone che, forse richiamati dalla giusta scelta di farla il lunedì di Pasqua, giornata dove la maggior parte delle famiglie escono per una gita fuori porta, o forse perché i “Brasadè” (in dialetto sono le ciambelle) sono dei biscotti poveri ma gustosissimi che richiamano molto l’infanzia nostra e dei nostri nonni. E così ogni anno Staghiglione riapre le proprie vie per gli assaggi anche di altri prodotti tipici come formaggi, salumi, marmellate, miele frutta e vino, circondati da viti si che stanno colorando di un verde intenso. Protagoniste sono le donne del Paese e di Borgo Priolo che prepareranno al momenti torte di vario tipo ed i “brasadè”, prodotto riconosciuto De.Co, che verranno poi fatte assaggiare e vendute legate con il filo di spago, e per chi si vuole cimentare nella sua preparazione verrà accontentato dalle donne del luogo che sono le vere depositarie della ricetta tradizionale.
Rivanazzano Terme, Fiera d’Aprile
Per parlare di questa fiera bisogna partire da qualche anno fa e precisamente dalla metà dell’Ottocento quando nacque come fiera del bestiame, per quattro giorni allevatori e mediatori si davano appuntamento per compravendita di bestiame e di prodotti agricoli. Poi la fiera ha iniziato a perdere d'importanza dopo oltre cent'anni, con l'avvento dei mezzi di locomozione per uso agricolo, e nei primi anni Settanta si e` tenuta l'ultima edizione. Da circa dieci anni la manifestazione la manifestazione primaverile è stata ripresa tanto che a Rivanazzano Terme convogliano migliaia di visitatori. Certo ha un sapore diverso se c guardiamo indietro ma la Associazione “Occasioni di Festa” cogliendo il favore e la partecipazione dei negozianti locali, e degli abitanti che aprono i loro cortili e, sempre piu` numerosi, aderiscono all'iniziativa con progetti a tema, i percorsi del gusto, i vecchi merletti, le bancarelle lungo le vie del paese, i giochi e le fotografie, danno l’occasione e la opportunità a migliaia di appassionati di manifestazioni paesane storiche di incontrarsi, che si ritrovano a Rivanazzano Terme alla scoperta dei suoi cortili storici che vengono aperti solo in questa occasione e che ospitano animali in via d'estinzione, momenti di intrattenimento e di cultura, mostre e momenti dedicati all'enogastronomia. Oltre alle aree espositive vengono realizzate iniziative di vario genere, tra cui interessanti momenti musicali e di intrattenimento per i bambini. La occasione di far rivivere la festa come momento di recupero e di valorizzazione della storica cultura contadina, cercando ogni anno spunti, nella cultura e nelle tradizioni locali, da trasmettere ai piu` giovani e da divulgare tra coloro che frequentano la manifestazione. Non mancano i cori con canti della tradizione popolare d’Oltrepò Pavese e delle Quattro Province e per gli amanti del relax vengono aperte le Terme di Rivanazzano. Oltre a una moltitudine di assaggi di prodotti tipici locali si da spazio anche a piatti tipici come “l'arsadüra”: trippa con i fagioli borlotti, agnolotti di stufato, e dolci della tradizione. Non si dimentica inoltre delle origini antiche e contadine della festa rievocato con esposizione di animali di bassa corte, bovini, equini, suini, vecchi trattori e moto d'epoca e dalle mostre di immagini delle linee tranviarie a vapore del nostro territorio e vecchi attrezzi radio, e condito di momenti culturali che ripropongono il nostro dialetto con momenti culturali, parole e ricordi con e ricordi con “Me ch'a s'dziva una volta”.
Canneto Pavese, cantine aperte
Le strade di Canneto Pavese si animano e si riempiono di profumi che provengono dai tanti prodotti tipici ma soprattutto dalle tante bottiglie che si stapperanno e dai tanti calici che si riempiranno, una via egregia per poter degustare i vini di nuova produzione. Le vie saranno una esplosione di aperitivi, assaggi e, per chi lo desidera, potrà pranzare nei tanti punti che la festa metterà a disposizione. Sicuramente un modo per terminare anche una meravigliosa passeggiata tra le vigne e le bellezze architettoniche di questa parte di Oltrepò Pavese tutta da scoprire e assaggiare.
Varzi, Festa in Fiera
Dopo la festa patronale del 25 Aprile di San Giorgio, si allunga al 1° Maggio per la tradizionale festa di “Varzi in Fiera”. Oltre a tante attrazioni per i più piccoli, l’appuntamento riscopre molte tradizioni culturali e tipiche, visibili nei tanti stand che propongono rappresentazioni tipiche di queste zone. Esposizioni, rappresentazioni, dimostrazioni, sfilate e spettacoli equestri, si alternano nella immensa piazza della fiera, ma non solo, le meravigliose vie interne dei portici si animano dei profumi dei prodotti tipici, delle esposizioni di animali da cortile e da stalla, di piante, in un susseguirsi di emozioni che riempiono questa giornata. Non possiamo farci mancare assaggi di prodotti o degustazioni nei tanti ristoranti all’interno del borgo.
Maggio
Cantine Aperte
Cantine Aperte è la manifestazione organizzata da Movimento Turismo Vino, uno dei più importanti appuntamenti in Italia dedicato ad appassionati e intenditori che vogliono conoscere il vino attraverso i suoi luoghi di produzione e la sua gente. Di solito viene organizzata per l’ultima domenica di maggio ed un migliaio di aziende, aprono le loro porte a una moltitudine di “enoturisti” interessati a vivere un’esperienza diretta in cantina. La strategia di questo evento è la diffusione della cultura del vino e dei suoi territori. Lo slogan del Movimento è “Vedi cosa bevi” e le aziende raccontano le loro produzioni, mostrano i loro segreti, ci guidano alla degustazione, propongono iniziative, mostre, musica dal vivo, escursioni naturalistiche e nei vigneti, degustazioni di prodotti dei territori, qualcuno organizza anche dei pranzi e molto altro ancora. Coinvolti sono le più importanti aziende della produzione del Franciacorta, del Lugana, della Valtellina, del Garda Classico, insomma le eccellenze della Lombardia, e l’Oltrepò Pavese non si tira indietro aprendo le sue migliori cantine. Un evento itinerante che ci permetterà di conoscere meglio il territorio, la produzione vinicola, ma soprattutto ci avvicinerà al mondo del vino di qualità.
Voghera, Fiera della “Sensia”
La più importante dell’Oltrepò Pavese, quattro giorni di festa attorno e all’interno della Ex Caserma della Cavalleria Italiana. Racchiude spettacoli, esibizioni, mostre e attività che raccolgono le adesioni di tutti, dai più piccoli ai più grandi. Tante giostre per i più piccini e per i giovani, musica e divertimento, e tante attività che spaziano dal culturale al gastronomico. Interi padiglioni dedicati agli assaggi dei prodotti tipici della zona e dei prodotti a marchio De.Co. vogheresi. Esposizioni delle tante attività culturali promosse dalle associazioni che operano nel territorio, mostre agricole che valorizzano ancora una volta l’importanza del lavoro nei campi, e tante esibizioni degli artisti locali e non, che terminano nella maniera più scoppiettante con i meravigliosi fuochi d’artificio della domenica sera.
Giugno
Inizia l'estate portando con se giornate calde e serate da gustare sotto il cielo stellato. Riapre le porte il Castello di Oramala regalando, tutti i fine settimana da qui fino all'autunno, una serie di eventi culturali che si svolgono nelle sale del castello e nel piccolo ma prezioso cortiletto. Riapre anche il Giardino di Pietra Corva a Romagnese, unendo passeggiate nel meraviglioso giardino alpino ed ai vicini Monte di Pietra Corva e Pan Perduto. Queste riaperture sono per gli escursionisti e in questo caso a tutti gli amanti della MTB, un punto di riferimento non solo per l'Oltrepò Pavese. Per chi invece vuole dedicare i propri weekend al puro svago ed alle feste, troverà il pane per i suoi denti o forse meglio dire "birra". Ricominciano, in tanti paesi dell'Oltrepò Pavese, le feste della birra, e Menconico, porta tre giorni di festa, musica e birra a fiumi, anche di quella prodotta localmente. Se durante le serate invernali, nei piccoli locali di paesi e nei ristoranti, abbiamo ascoltato i suonatori e ballato al suono della musica tradizionale delle Quattro Province, ora e fino a che il tempo ce lo permetterà, si canterà e ballerà all'aperto sotto le stelle che illuminano i nostri paesini e nell'aria si sentono pifferi, cornamuse, tamburi, e tanti altri strumenti della tradizione, un chiaro segno che anche senza l'elettronica si può fare della buona musica. Le tradizioni dei nostri prodotti tipici sono mantenute ad alto livello a Ponte Nizza con la mostra mercato dei prodotti tipici a Ponte Nizza e a Codevilla, a Varzi con la fiera del salame e della torta di mandorle, la "città del salame". A Bagnaria. a Chiusani e a Schizzola la ciliegia è la regina esposta nei banchetti e lo sarà anche unita quale condimento di un piatto di riso.
Varzi, sagra del salame e delle torte di mandorle.
Rimanendo nei pressi, trasferiamoci a Varzi dove si festeggia la sagra del salame e delle torte di mandorle. La rinomata festa gastronomica della durata di due giorni permette ai numerosissimi visitatori di gustare ed acquistare le due tipiche specialità di Varzi, oltre ovviamente ai prodotti locali, quali miele, formaggi conditi da un buon bicchiere di vino. Indubbiamente il salame di Varzi catalizza l’attenzione dei più, dal momento che la bontà dell’insaccato era apprezzata già al tempo dei Longobardi. Il segreto di tale squisitezza, tra le altre cose che non si sapranno mai, sta indubbiamente nell’aria del centro oltre padano: qui infatti confluiscono le correnti fresche degli Appennini e del vicino Mare Ligure, costituendo un mix ideale per la conservazione e la stagionatura degli insaccati. I metodi di preparazione sono poi quelli di sempre, la carne di maiale viene tagliata in pezzi piccoli, poi viene impastata con dei piccoli "accorgimenti”, che servono ad assicurare al prelibato salame un aroma fragrante ed un colore rosso vivo, come il vino rosso, l'aglio ed il pepe nero in grani. L'impasto cosi ottenuto viene poi messo in un budello di maiale, macerato nel brodo di gallina, cucito ad arte e riposto nei locali più adatti alla stagionatura. Questa richiede un particolare e complesso procedimento, nei primi mesi il salame viene appeso alle travi delle stanze "più alte”, mentre in seguito viene portato nelle cantine, al fresco, Oggi è stato creato un Consorzio per la tutela e la qualità del salame fra i cui compiti ha anche quello di vigilare e garantire la bontà del salame di Varzi. Non possiamo dimenticare il contesto nel quale si festeggia, Varzi, dove si cammina tra il soffuso vocio tra sapori, saperi e gente, tanta gente che vuole vivere questa giornata tra i vicoli e portici di questo paese addossato alla alta valle Staffora.
Luglio
Questo mese porta con se le calure estive e quale occasione per portarsi in collina o in montagna per festeggiare con le musiche tradizionali delle Quattro Province, ma anche con le musiche del "Festival Ultrapadum" e di "Borghi e Valli", percorsi musicali itineranti che portano musica e autori tra i paesi e le collline d'Oltrepò Pavese. Le sagre cominciano ad abbondare viaggiando lungo le strade d'Oltrepò tra profumi di prelibatezze tradizionali e feste della birra, quindi paesi come Casanova Staffora, Bagnaria, Sagliano, San Ponzo, si animano di giovani al suon di musica rock.. Canneto Pavese apre le porte del paese la sua migliore produzione enologica, che, nell’arco di cinque serate, troverà il giusto accompagnamento con le tipicità gastronomiche del territorio e con spettacoli di vario genere. Particolare menzione va al comune di Brallo di Pregola che monopolizza, con tutte le sue frazioni, le feste della Alta Valle Staffora, tra feste della birra, cene in piazza, feste della birra, giochi, serate danzanti, e sfilate con costumi medioevali sotto il Castello Malaspiniano di Pregola. Mi permetto di segnalare la festa in piazza a San Ponzo, paesino posto lungo la Valle Staffora, di bellezza assoluta, che anima i suoi vicoli di bancarelle e profumi tipici, ma anche di camminatori che si vogliono avventurare lungo il sentiero che porta alla vicina Grotta di San Ponzo. A Volpara si svolge la festa del moscato, vino tipico di queste zone, l'incontro di svolge nel piccolo paese posto in alta Valle Versa, luogo incantevole che propone anche canti d'epoca nel piccolo anfiteatro degustando un buon bicchiere di moscato servito nel museo del moscato. A Sanguignano si svolge la festa del grano dove tra assaggi di prodotti tipici si svolgono esibizioni di mietitura come si faceva una volta, con attrezzi tradizionali. Restiamo nei paraggi, la Pieve di San Zaccaria apre le sue porte alla visita ma ospita, nel piazzale, la festa con balli tradizionali ed assaggi di prodotti tipici. Zavattarello e Montalto Pavese organizzano alcune serate danzanti-enogastronomiche. Inizia a Codevilla e si spinge a tutto agosto fino a settembre l'"Agostissimo Codevillese", serate di musica, balli tipici, liscio e serate enogastronomiche sponsorizzate da alcune aziende vinicole locali molto famose in Oltrepò Pavese. Fortunago ci regala la Festa della “Schita”, ingredienti semplici come farina e acqua, prelibatezza che ci riporta indietro ad un tempo non molto lontano quando la Schita era un pezzo della dieta dei nostri vecchi. Rivanazzano Terme - Le temps retrouvé, mercatino dell'antiquariato e dell'usato che viene allestito tutti i martedì estivi a Rivanazzano, solitamente da fine maggio o dai primi di giugno fino a metà settembre. Dapprima chiamato 'Il vecchio in piazza', ha recentemente acquisito questo nuovo nome a sottolinerare oggetti e ricordi rinvenuti nelle vecchie cantine o recuperati nelle soffitte della nonna, si possono trovare anche pezzi di antiquariato di un certo pregio. Mostra mercato dei prodotti tipici locali. A Ponte Nizza si svolge la Mostra mercato dei prodotti tipici locali, occasione per scoprire e gustare i prodotti tipici del territorio che richiama estimatori un po' da tutta la regione. Salame di Varzi, formaggio di Menconico, frutta della Valle Staffora, miele, funghi e tartufi, ed un panettiere ambulante, munito di un caratteristico forno a legna portatile, che sfornerà morbido pane e squisiti dolci.
Menconico, sagra del formaggio “nisso
Rimaniamo in collina, per fare un salto a Menconico, dove da anni a luglio si tiene la sagra di uno dei prodotti più tipici della zona: il formaggio “nisso”. Questo particolarissimo tipo di formaggio è fatto di latte di vacca e di pecora ed è una vera e propria specialità del luogo, che sta diventando sempre più rara, dal momento che richiede molto lavoro ed una lunga fase di stagionatura, oltre al fatto che il suo particolarissimo sapore piccante può anche non piacere, anche se invitiamo caldamente chi non lo ha mai fatto ad assaggiarlo prima di giudicare. Dunque dicevamo che la stagionatura dona al formaggio un gusto accentuato, ricercatissimo da tutti i buongustai. La Sagra del Formaggio Nisso, alla quale ogni anno partecipa sempre un foltissimo gruppo di visitatori, si propone quindi di celebrare le lodi di questo particolare, prodotto locale, senza dimenticare la cornice volutamente da sagra paesana, con l’albero della cuccagna, la corsa con le uova, quella dei sacchi ed il tiro alla fune. Menconico propone anche la festa Argentina dell'Asado, una mega grigliata che richiama molta gente da tutte le quattro province, si canta e si balla tra profumi di carne sulla brace.
Agosto
Ci siamo, siamo nel centro del divertimento tra musica, balli, canti, concerti, feste, sagre, prodotti tipici e vino in abbondanza.... manca qualcosa?.... si, manca solo la nostra partecipazione ad una o più di queste iniziative piene di sorrisi. Una gita in MTB e finale tra bancarelle, musica ed un piatto ricco di delizie locali. La maggior parte dei paesi d'Oltrepò Pavese così come in generale tutto il territorio delle Quattro Province, propone eventi gastronomici conditi di buona musica detta delle "Quattro Province", fatta di strumenti semplici come pifferi e cornamuse. Il Castello di Oramala si anima e si immerge nella cultura medievale, tra poesie e canti dell'epoca dei Malaspina e gite lungo la strada romana che ci porta all'Eremo di Sant'Alberto. La notte di San Lorenzo è dedicata ad osservare le stelle e, se siamo fortunati e pronti ad esprimere un desiderio, ogni luogo adatto allo scopo è meta per dedicare questa serata, in compagnia di amici o della fidanzata o magari con la guida di qualche esperto come succede all'Osservatorio di Cà del Monte di Cecima o a Casasco. Ci sono poi punti storici adatti per questa serata che tutti gli anni richiamano tanta gente pronta spingersi sui nostri monti più alti, così monti come il Penice, Lesima, Giarolo, Chiappo ed Ebro sono meta di escursionisti che amano unire una passeggiata in notturna alla vista di probabili stelle cadenti. Molti dei paesi dell'Oltrepò festeggiano il loro patrono tra feste religiose e banchetti e balli nelle piazze dei paesi. Bagnaria propone la festa patronale di San Bartolomeo, mentre a San Ponzo Semola si svolge la festa del Borgo, una occasione ghiotta per visitare il paese e fare una bella escursione alla Grotta di San Ponzo, tra assaggi di piatti tipici, buon vino, bancarelle e tanta musica. A Cencerate, luogo della Alta Valle Staffora, fresco e tranquillo, si svolge una festa con cena e balli delle Quattro Province. A Corvino San Quirico si svolge la festa in Collina, una serie di inziative su più serate tra sapori d'Oltrepò, cene e tanto divertimento per tutti. Restando nell'Oltrepò dei vigneti ci spostiamo a Castana dove si svolge la festa d'Agosto con altrettanti balli e cene a base di sapori d'Oltrepò Pavese e tanto vino. A Rivanazzano nel Parco Brugnatelli, si svolge la festa del fungo, organizzata dal Gruppo Micologico di Voghera, una occasione per vedere ed assaggiare funghi di ogni tipo..... naturalmente quelli commestibili. Il gruppo organizza una mostra dei funghi in ottobre, nei cortili della ex Caserma della Cavalleria. Gli itineranti "festival Borghi & Valli" ed "Ultrapadum" organizzano serate di musica che si sviluppa tra il jazz, alla classica al folk, serate di completo relax avvolti dalle meravigliose note di questa musica. Arriva poi Ferragosto e, nella speranza di una giornata di sole, ogni ristorante, ogni prato, ogni monte si anima di gente. Sia nel Giardino di Pietra Corva che nella Riserva Naturale del Monte Alpe si potranno fare escursioni guidate alla scoperta di luoghi, animali, fiori e piante. Non posso non ricordare la Festa sull'aia che si svolge a Negruzzo, paesino della Alta Valle Staffora, una giornata fino a notte inoltrata tra le vie del borgo ricche di tradiozione, canti e balli. Valverde, Festa in Borgo, Il Borgo è quello di Casa Balestrieri, una delle tante frazioni costituenti il comune di Valverde, che, dedica una domenica agosto (solitamente la prima dopo il 15) alla rievocazione delle tradizioni del '900. Ogni anno viene organizzata un'esposizione a tema, che propone, arti e mestieri e quindi attrezzi e costumi di un tempo. Non mancano alla rievocazione storica la musica folcloristica che spazia dai cori di montagna agli accompagnamenti con strumenti tipici della Quattro Province. Ma questo è solo uno dei tanti eventi che propone il Comune, da quelli musicali che spaziano dal classico, al rock, a quelli gastronomici a serate di ballo liscio. Retorbido, Il Baule della Nonna, mercatino che si svolge ogni prima domenica del mese, e viene allestito raccogliendo oggetti di vario genere donati dai compaesani, forse ansiosi di svuotare cantine e soffitte, forse animati dal fine benefico dell'iniziativa, sta di fatto che dalle federe al vecchio paiolo di rame, dagli antichi utensili agricoli, fino a qualche ''chicca'' d'antiquariato..., vengono esposti per la curiosità dei passanti. Santa Margherita Staffora, Festa di San Lorenzo, la statua di San Lorenzo viene portata a spalla lungo le vie del centro abitato, in una processione accompagnata da canti in latino. Concluso il momento religioso, spazio alle forchette, degustazioni di prodotti tipici e polenta per tutti precedono i balli sulle note dei celebri pifferi di questa valle. Menconico, San Pietro Casasco Festa del Fosso Sacchetto, giochi di piazza, lotteria, polentata e musica per ballare a fine serata. Ferragosto castanese la settimana di Ferragosto a Castana si festeggia l'estate con degustazioni di piatti e prodotti tipici locali. accompagnati, tradizionalmente, da vino dei vigneti circostanti. L'Agosto Montuese è una rassegna vinicola che ogni anno, nel periodo vicino a ferragosto, offre ai visitatori, non solo un'ottima panoramica di degustazioni dei vini della zona, ma anche serate danzanti, concerti, spettacoli di vario genere, raduni di moto, auto e trattori d'epoca, nonché piatti tipici da accompagnare ai vini. In occasione dell'Agosto Codevillese le casalinghe del paese, si impegnano nella preparazione di torte fatte in casa da offrire in degustazione gratuita al pubblico intervenuto alla manifestazione. Ad accompagnare i dolci è sempre il moscato offerto dalle cantine del luogo, tra musica, balli e spettacoli che animano le serate di tutto il mese. Godiasco, la Fiera d'agosto non è sicuramente la classica fiera del bestiame che un tempo animava questo luogo, oggi si è "ridotta" e trasformata in una più moderna festa estiva che, ogni terzo sabato d'agosto, ripropone una serata gastronomica a conclusione della quale viene offerto uno spettacolo pirotecnico. A Broni si festeggia San Contardo. Narrano le leggende popolari che San Contardo fu un monaco che nell'alto Medioevo divenne famoso in tutta la zona oltrepadana grazie al proprio potere traumaturgico, tanto che nacquero numerosi racconti sulle straordinarie capacità di guarigione che il santo dispensava ai fedeli. Ancora oggi i fedeli ed i malati si rivolgono a San Contardo con la speranza di poter ottenere una guarigione. Il pane del santo, distribuito in occasione della Sagra, è anche un sincero auspicio di bene e prosperità. La Fiera di San Contardo è una grossa rassegna di merci, vengono esposte prevalentemente attrezzature agricole e zootecniche, con annessa una notevole mostra di vini pregiati. Fa cornice alla manifestazione un una serie di attrazioni varie. Fortunago, la “Paciada”, traducibile in “scorpacciata” è la tradizionale abbuffata in piazza della vigilia di Ferragosto, nata da un’idea di un gruppo di persone del luogo, che hanno deciso di organizzare una cena insieme, con il requisito che ognuno di loro portasse una pietanza o una bevanda o un dessert. Da quel giorno la Paciada è diventata una festa di tradizione, affollata dai residenti e dagli amici che amano incontrarsi in allegria, una sagra gastronomica che offre l’occasione di gustare il meglio dei prodotti tipici locali. Santa Margherita Staffora, Casanova Staffora, Mulino Pellegro, una grande occasione per un antico mulino animarsi e vivere una giornata di lavoro d'altri tempi, sotto lo scandire perpetuo dell'acqua. Si potrà rivivere una giornata di lavoro con il mulino che si muoverà, e nell'atmosfera casalinga nel museo di arte contadina. Piatti della tradizione musica e ballo, come sempre, animeranno la vita di questo luogo. Brallo di Pregola Feste della polenta, un po' "fuori stagione" forse, ma la sfida gastronomica a colpi di paioli di polenta tra le frazioni del comune del Brallo è un appuntamento, anzi una serie di appuntamenti, davvero particolare. Si comincia a Cortevezzo dove vengono proposte degustazioni di quella che il paese ritiene essere "La miglior polenta della vallata, servita con accompagnamento di una serata danzante. Poi a Corbesassi, si festeggia con "Polenta, musica" e tradizionale gara di torte, fino a Bocco, dove si mangia e si balla in piazza. A Varzi, si svolge il tradizionale mercato sotto le stelle, si potrà camminare tra i vicoli ed i portici del borgo, una serata incantevole, gustandosi la tranquillità di questo luogo. Alcuni comuni dell'Oltrepò Pavese organizzano "Calici di stelle", evento organizzato dal Movimento del Turismo del Vino, che organizza serate in varie località che fanno parte del circuito.
Romagnese, Sagra della Brusadela
Nel piccolo comune della Val Tidone si tiene la tradizionale Sagra della “brusadela” organizzata dalla Pro loco, dal Comune e dalle associazioni di volontariato. Durante la serata verrà distribuita ai presenti la “brusadela”, una speciale focaccia realizzata con l'impasto del pane (acqua, farina, sale, lievito), che un tempo veniva cotta nei forni a legna per verificarne la temperatura prima di infornare le micche. La focaccia sovente era bruciacchiata, ma pur sempre squisita: di qui il nome La si potrà gustare accompagnata dai salumi e da un bicchiere di buon vino dell'Oltrepo pavese. Questa sagra è importante perché tiene in vita le tradizioni locali. Accoglie visitatori sia della provincia di Pavia che della provincia di Piacenza. Le donne cucinano la focaccia proprio come si faceva una volta, i ragazzi della Pro loco portano poi questo prelibato piatto nella piazza principale del paese dove, servita con un forno a legna mobile per conservarne la fragranza. In piazza Castello, vengono poi rappresentati spettacoli culturali e di svago.
Santa Margherita Staffora, Cegni, Carnevale Bianco
E' una delle feste più importanti di questo periodo ma in generale di tutto l'Oltrepò Pavese, un evento che richiama sempre una moltitudine di persone fin dalle prime ore del mattino. Si tratta, dopo quello invernale, di un vero e proprio carnevale anche se si tiene in pieno agosto. Balli tradizionali e canti popolari si fondono a rievocare una vecchia leggenda, quella del 'Brutto' e la 'Povera donna'. Si narra di un lui, decisamente poco avvenente, innamorato e desideroso di sposare la sua bella, ma lei, con il cuore già impegnato, triste all'idea di un amore impossibile, decide di fuggire proprio nel giorno delle nozze. La tormentata vicenda vede il Brutto alla ricerca disperata della donna per boschi e campagne fino a ritrovarla in casolare sperduto tra le colline oltrepadane. In conclusione, ovviamente, non manca il lieto fine: i due rientrano insieme al paese ed i compaesani li accolgono festanti. I festeggiamenti, oggi come allora, sono sulle note dei celebri pifferai di Cegni, e non mancano i ravioli di carne preparati dalle donne del paese, che l'usanza antica voleva venisse offerto come segno di ospitalità, un lusso ai tempi. Ci sarà poi un ballo chiamato la "Monferrone" deviazione della celebre "Monferrina", chiamata così perchè coinvolgerà tutto il paese. La storia di questa festa si perse a causa dello spopolamento di questi luoghi, ripresa poi quando il paese si è di nuovo rianimato, ma fu spostata al giorno dopo ferragosto su richiesta del prete che non voleva venisse festeggiato nel giorno della Madonna, e che venisse fatto in "bianco" cioè senza maschere. A Cegni poi si svolge il Festival che coinvolge molti delle orchestre, solisti e cori di musica tradizionale.
Zavattarello, Giornate medievali
Un luogo che ci regalerà forti emozioni dove dame, cavalieri, artigiani, e cortigiani animano il giardino e le sale del Castello Dal Verme, con danze, canti e giochi tutte rigorosamente in stile medievale. Bambini ed adulti coinvolti a questo evento che vedrà protagonisti nella cornice di questo ormai famoso castello. A coronamento dell'evento una cena con menù dell'epoca e figuranti in costume d'epoca.
Settembre
Settembre offre molte feste nei tanti paesi che compongono la ossatura dell'Oltrepò, ma soprattutto sono di grande interesse sia storico che culturale perchè parlare gastronomico è assolutamente scontato. Molti sono gli appuntamenti che si svolgono in questo periodo, coda del pieno fatto in Agosto. Tra tante feste patronali e altre gastronomiche vorrei citare la Sagra della Patata che si svolge al Brallo di Pregola, atta far conoscere questo prodotto che qui trova una sua collocazione speciale, tanto da renderlo famoso in tutto il territorio pavese. Citando i due appuntamenti che evidenziano il vino di eccellenza, che troverete di seguito, non si può dimenticare le tante feste dedicate all'uva, che tra feste dell'uva, feste della pigiatura, festa della vendemmia, riempiono le domeniche festive di tutto l'Oltrepò e dei paesi che fanno di questa coltivazione la loro missione. Le occasioni di festa sono tante e molto importanti per questi luoghi, e sicuramente bisogna spendere una parola in più perchè la meritano.
Voghera, Porte aperte al Castello Visconteo
Dopo l'apertura ufficiale del Castello Visconteo avvenuta nel 2011, si prosegue anche quest'anno (2012) con altri appuntamenti che tendono a far conoscere questo bene prezioso non solo d'Oltrepò Pavese ma sicuramente italiano, che sembra debba diventare un appuntamento fisso ed intoccabile. Una settimana di eventi culturali, gastronomici, sfilate rievocazioni storiche. Tra falconieri, musiche e danze esibizioni di arcieri sbandieratori, e tamburini tutte rigorosamente in stile medievale. L'occasione è anche di sola visita guidata da esperti, che ci condurranno nelle sale del castello a vedere le pitture del Bramantino.
Montesegale, Festa di San Damiano
Altro appuntamento da carattere medievale è la Festa di San Damiano che svolge sotto il grande ombrello del castello di Montesegale. Il castello non è aperto ma ci offrirà la occasione di vedere una delle bellezze d'Oltrepò Pavese. Le esibizioni a carattere medievale sono evidenziate dagli arcieri, ricordando che Montesegale possiede un campo ormai famoso per poter sviluppare questo sport, si mischiano con la esposizione di prodotti tipici e dei prodotti De.Co. del quale l'Oltrepo Pavese ne è ricco e, più in particolare, Il Pansegale, tipico di Montesegale, pane di segale, arricchito di frutta secca come noci, mandorle, nocciole e fichi secchi.
Giornate Europee del Patrimonio
L’Italia aderisce, insieme ad altri 49 Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio che ha come scopo primario quello di avvicinare la gente alle manifestazioni culturali che mettano in luce il saper fare, le tradizioni locali, l’architettura e gli oggetti d’arte, ma anche la presentazione di beni culturali inediti e l’apertura straordinaria di edifici storici. Per questa occasione vengono aperti gratuitamente al pubblico tutti i luoghi d’arte statali, che comprendono il patrimonio archeologico, artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, cinematografico, teatrale e musicale. L'Oltrepo Pavese, oltre a Montesegale e Voghera già descritte precedentemente apre le porte ai Castelli di Oramala, Zavattarello e, da poco e solo nel giardino, anche al Castello di Nazzano, che però avrà nella Villa San Pietro, posta di fronte al castello, il suo punto più importante di visita con il suo stupendo giardino che si affaccia alla Valle Staffora. Questi luoghi organizzeranno sia visite guidate, che manifestazioni e spettacoli a carattere medievale e di grande cultura che riguardano nello specifico alla vita d'altri tempi di questi luoghi.
Pizzale, Porana, Villa Meroni, Festa di San Crispino, Bande & Borghi
Quello di Porana è l'evento che rientra tra gli appuntamenti del Festival Borghi & Valli. In una sola giornata si concentra l'occasione di vedere ed ascoltare riempiendo la giornata di allegria. Porana e più in particolare Villa Meroni è iscritta nel circuito dei Borghi più belli d'Italia, confernando il fatto che questa villa racchiude bellezza e storia. Visitabile solo dall'esterno ed solo in questa occasione si potrà ammirare sia la villa che l'immenso parco ricco di alberi di assoluta grandezza e bellezza . Si prosegue con la visita alla piccola ma stupenda chiesetta, sempre facente parte della struttura per poi partecipare e seguire gli eventi che vengono proposti, la messa e la sfilata della banda, l'assaggio dei prodotti tipici, un giro in carrozza, e lo spettacolo musicale della banda, diversa ogni anno, che propone sia musiche tipiche delle bande che musiche anche più moderne. Questo è un evento da non perdere.
Menconico Sagra del Tartufo Nero
Nell'Oltrepo il tartufo regna sovrano grazie ad un habitat favorevole e talmente vario da permettere la crescita di tutte le tipologie esistenti, tartufi bianchi e tartufi neri, tutti i gusti sono soddisfatti. In cucina poi va grattugiato con la sua pellicola, dopo averlo lavato delicatamente in acqua tiepida e spazzolato con setole delicate e asciugato con cura. Menconico offre la opportunità di vedere questo prezioso e costoso prodotto della terra d'Oltrepo, negli stand che i tartufai aprono per l'occasione.
Menconico, Monte Penice, Festa sul Monte Penice
Quest'anno, durante una delle mie tante gite con la mia fidata mtb, ho voluto trovare la occasione di una gita in bicicletta lungo i sentieri che collegano Menconico al monte Penice, trovandomi poi a godere di questa meravigliosa festa. Tanti vanno solo per visitare questo luogo, la vetta del Monte Penice ed il suo Santuario, raggiungibile con le auto, tanti per il solo panorama, per sedersi sui prati, mangiare una fetta di salame e bere un buon bicchiere di bonarda, sotto il sole di Settembre, a conclusione della stagione estiva. La festa ha antiche origini, i pellegrini ci andavano a visitare il santuario a ringraziare la Madonna del raccolto ottenuto, tanto da renderla una festa ed un appuntamento fisso. Tra un bicchiere di vino e l'altro, con il solo scopo di "carburare la voce" si sentono cantare molti cori che qua e là, sparsi per i prati, si costituiscono e allietano la nostra giornata di pieno relax.
Varzi, Autunno Gastronomico
Le antiche vie di Varzi si animano di musica dal vivo e delle bancarelle di produttori e artigiani locali che propongono formaggi dal sapore deciso da abbinare ai raffinati mieli, il celebre insaccato e la classica torta di mandorle. L'autunno è stagione più ricca di fascino per la valle Staffora, è tempo di uve, mele, tartufi, funghi, miele, castagne e momenti conviviali dove questo, in un contesto di feste, di allegria sono buone occasioni gastronomiche da gustare nei tipici locali varzesi. Una rassegna enogastronomia che per i ristoratori della zona è spesso occasione gradita per offrire i migliori piatti della cucina locale in menù degustazione completi - dagli antipasti al caffé - a prezzi particolarmente convenienti.
Ottobre
Ottobre è il mese che conclude le grandi feste iniziate prima dell'estate e convoglia il "sistema" feste e sagre ai mercatini e alle mostre natalizie. Padroni indiscussi di questo mese sono la frutta ed i prodotti del sottobosco, castagne funghi e tartufi ma anche frutta in genere, perlopiù mele, sono in tutte le bancarelle di tutte le feste d'Autunno. La castagna poi viene sempre offerta sia da cuocere che già cotte in grandi bracieri, magari con un buon bicchiere di vin brulé, profumi che riempiono l'aria dei nostri paesi, di questo che un tempo era il pane del contadino. Ma ottobre è anche il mese dove riunirsi a tavola per gustarsi i sapori che l'autunno ci regala, poi una bella tavola, ben apparecchiata, ed una buona compagnia allegra non può che giovare alla salute. Per noi "Bikers" ancora meglio, un bel giro tra i colori intesi dei boschi ed un finale tra i sapori dell'autunno. Montescano propone la "Castgagnata prima tappa", Rocca Susella, in località Chisuani, propone ben due domeniche intermante dedicate alla "Sagra della castagna", con feste ed avvenimenti culturali a contorno. Brallo di Pregola e precisamente a Bralello e a Ponti, due paesini che possiedono boschi di castagno centenari, alcuni di essi sono imponenti e particolari, viene festeggiata la castagna ed il pane casereccio. Stradella propone la sua "castagnata" tra le vie della cittadina. Pietragavina propone la sua sagra dedicata alla castagna con brevi escursioni lungo i sentieri del bellissimo bosco che porta verso la Val di Nizza e al Castello di Oramala. Ponte Nizza dedica la sua festa autunnale con esposizioni ai prodotti tipici. Il fungo invece viene proposto a Cignognola durante la "Sagra del pais", cotto su di una fumante polenta e salamino. Voghera invece tramite il "Gruppo Micologico di Voghera" propone una esposizione completa di tutti i nostri funghi, sia commestibili che velenosi, un modo per insegnarci a distinguerli. Casteggio invece propone alcuni avvenimenti, uno dedicato alla fiera del tartufo e dei prodotti tipici dell'autunno, con esposizione di formaggi, salumi, marmellate e prodotti della nostra tipica gastronomia. Casteggio propone anche una festa dedicata al cioccolato, ricca di avvenimenti culturali, mostre di cioccolato proposte in tutte le sue forme più varie, ricordando che non lontano dall'Oltrepò Pavese, in particolare a Novi Ligure, si fabbrica un cioccolato d'eccellenza, proposto anche da una nota festa "Dolci Terre di Novi" nella sede dove si trova anche il Museo dei Campionissimi. Infine sempre Casteggio promuove la birra artigianale, "Birr Art" quattro giorni di assaggi delle birre prodotte nei nostri luoghi e non solo, arricchite delle tradizioni culinarie che hanno arricchito il nostro territorio con esposizione delle De.Co. della Provincia di Pavia. A Bagnaria, famosa per il suo mercato ortofrutticolo e per la sua 'Sagra della ciliegia', la seconda domenica di Ottobre si tiene la 'Giornata della mela'. Per tutta la giornata, al mercato, vendita promozionale di mele ed esposizione di prodotti tipici, momenti musicali. Valverde propone la sua Sagra d'Autunno, con polenta e prodotti locali, gare di dolci e giochi. La festa della Comunità Montana è una festa errante che propone le sue feste ed esposizione di prodotti tipici ogni anno in paesi diversi.
Pavia, Autunno Pavese
Degustazione per assaporare il meglio della cucina pavese, bancarelle per conoscere ed acquistare le eccellenze enogastronomiche, dai salumi di Varzi ai formaggi, dalla zucca di Dorno alla cipolla rossa di Breme. E su tutti i vini dell’Oltrepò Pavese: dai rossi vivaci come il Bonarda ai corposi come il Pinot nero e il Buttafuoco storico, dai bianchi con il Riesling in testa, alle sempre più ricercate e premiate bollicine e all’ultimo nato il Cruasé. Al Palazzo Esposizioni di Pavia in ottobre va in scena “Autunno Pavese Doc”, la mostra mercato dei prodotti e dei produttori agroalimentari della provincia di Pavia.
Varzi e dintorni, autunno gastronomico
L'autunno è stagione ricca di fascino, di colori che dal verde passano al giallo, ai rosso, al marrone e la valle Staffora, terra aspra e severa, non si tira indietro, anzi spesso regala il meglio di se, testimone anche di antiche tradizioni contadine e di un glorioso passato. Varzi raccoglie tutta questa esplosione di colori e profumi nella rassegna enogastronomia, uva, mele, tartufi, funghi, miele, castagne, la zucca, si mescolano alla selvaggina, la trippa, il maiale, i bolliti... tutti prodotti e ingredienti che animano le tavole di questa stagione, prodotti ed ingredienti che si adattano a questa stagione fredda che anticipa l'inverno, tanti momenti da passare alla luce e al tepore del camino. Le vie della vecchia Varzi si animano di musica dal vivo e delle bancarelle di produttori e artigiani locali che propongono le delizie d'Oltrepò Pavese. Varzi poi e le sue frazioni propongono, tramite tutti i ristoranti, dei menu a base dei prodotti tipici della zona, con il salame e gli affettati in primo piano, seguiti con primi piatti della tradizione con gli agnolotti alla varzese, e secondi piatti a base di cacciagione o piatti a base di funghi e tartufi.
Festa dal Capé da Prèvi - A tutta zucca
Una escursione in bicicletta per la prima domenica di ottobre al Parco Palustre di Lungavilla per la prima settimana di ottobre è occasione speciale perchè ricorre la rassegna gastronomica dedicata alla zucca varietà “berrettina”. La coltura della zucca nel lungavillese vanta una tradizione antica, e la festa dedicata a questo prodotto rappresenta l’evento storicamente più antico per la comunità locale. Occasione anche per assaggiare dai semi tostati, ai ravioli, ai gnocchi, passando per il tradizionale “Nusät” della tradizione lungavillese, per finire con le torte e le marmellate. Il mercato a Km zero promuove le tipicità del territorio, gli orti familiari, una giornata per comperare e risparmiare.
Val di Nizza, Poggio Ferrato, Festa d’Autunno
La giusta chiusura autunnale delle feste in Oltrepò Pavese per lasciare spazio a quelle natalizie. Poggio Ferrato si raggiunge percorrendo la Val di Nizza provenienti da Ponte Nizza in Valle Staffora, un luogo a guardia della Valle e vicino al Castello di Oramala. Per l’occasione si chiudono completamente le strette vie per poter godere pienamente di questa festa e di tutto il paese. Dopo avere percorso, con la mia mountain bike, alcuni bellissimi sentieri in costa e sui crinali adiacenti al paese, vestito in tuta da mtb, mi sono ritrovato finalmente in questo luogo, che ho apprezzato in tutta la sua completezza. La giornata degli eventi è davvero lunga e piena di motivi di interesse, che non lasciano spazio ad annoiarsi. Si percorre la via di accesso tra bancarelle per la vendita di prodotti tipici dell’Oltrepò Pavese, quest’anno poi erano in esposizione alcune stupende auto d’epoca, poi si prosegue tra altre bancarelle di prodotti più di nicchia come le lumache ed il miele, mostre fotografiche e si arriva piano-piano sulla parte alta del paese che poi concentra tutte le attività più importanti della festa. I profumi ora sono più intensi provenienti da alcuni immensi paioli che cuociono la polenta, e da un immenso braciere che cuoce una quantità industriale di castagne. Si arriva finalmente nella parte alta del paese, dove le piccole stradine sono trasformate in cucine da campo per la cottura della polenta e delle castagne, nei cortili ci si può sedere ed assaggiare tutti i prodotti tipici come miele, castagne, formaggio, pane, vino, dolci… e naturalmente polenta e zola o salamino. Tutti questi profumi si mescolano con musica tipica delle Quattro Province, suonata con strumenti molto tradizionali e assolutamente da ascoltare e goderne ogni nota in assoluto silenzio, per me è stata una emozione poterla sentire e apprezzare la gente che balla spontaneamente lungo le strade ed i cortili. La musica non è finita ed il coro Comolpa intona famose canzoni tradizionali, attirando sia i più anziani che i giovani. I bambini di sicuro non si rilasseranno, anzi vengono coinvolti in giochi diretti da accattivanti personaggi, mentre i più adulti verranno coinvolti con giochi come la gara di taglio a coppie con il “resgön” e il gioco della “pügnata”. Non si va a casa ne con le mani, ne con la pancia vuota, ma soprattutto con lo spirito, sicuri di aver trascorso una giornata di calore.
Novembre
A novembre invece tengono ancora banco i prodotti come castagne e tartufi, e le feste dedicate al vino novello ma anche San Martino, che naturalmente è festeggiato nella seconda domenica di settembre. Molte aziende portano il loro vino novello nelle loro cantine disposte in gran spolvero per l'assaggio al vino novello, naturalmente accompagnato da prodotti locali e da salumi a volontà, ma è anche il modo per far conoscere l'eccellenza del sistema aziende vinicole di queste terre. San Martino è festeggiato a Rivanazzano, a Montalto Pavese, a Canneto Pavese e a Godiasco, naturalmente con la esposizione ed assaggi di prodotti tipici e vini, oltre ad un sacchetto di buone castagne. A Casteggio si svolge la importante fiera del tartufo, delle castagne e dei prodotti agricoli, una occasione unica per vedere e gustare anche altri prodotti come formaggi e salumi, completamente immersi in una nuvola di profumi. Anche se Bobbio non è in Oltrepò Pavese ci permettiamo di portare in evidenza la festa in stile medievale dedicata a San Colombano. "Emergenze", la rassegna organizzata dalla Camera di Commercio, volta alla promozione e valorizzare le eccellenze enogastronomiche dei produttori della provincia di Pavia, ma anche per mettere a confronto i migliori chef emergenti, uno contro l'altro in una gara che punta sicuramente verso l'alto. Non mancano i vini della nostra produzione. Un bagno di eccellenza per un appuntamento da non mancare.
Rivanazzano, Aspettando San Martino....con il cioccolato
Rivanazzano sarà la prima cittadina della Provincia di Pavia a fregiarsi del titolo di Città del Cioccolato. Un evento celebrato nell'anno 2012. Rivanazzano dedicherà al “cibo degli dei” un vero e proprio tributo nell’ambito della Festa di San Martino.
Godiasco, Antica Fiera di San Martino
A San Martino (11 Novembre) si dice che “ogni mosto diventa vino”… eccoci a Godiasco, le cantine si aprono al pubblico per offrire la degustazione delle loro produzioni accompagnata da pane e salame, naturalmente quello DOC di Varzi. La Fiera di San Martino è di storia medioevale che vide questa contrada zona di passaggio e centro dei traffici verso il mare per il commercio del sale e di altre spezie, pellame e tessuti, non a caso la signoria Malaspina aveva, in Godiasco, un marchesato molto importante. I lavoratori stagionali e mezzadri concludevano le loro prestazioni in occasione di San Martino. Ai giorni nostri la Fiera conserva delle antiche tradizioni quelle legate alla vitivinicoltura; del lavoro legate ai lavori manuali tradizionali e del mondo contadino. Per la fiera del 2001 il Palazzo Pedemonti-Malaspina si apre e nel suo cortile viene ricostruita un’antica osteria animata da canti tradizionali, viene allestita una mostra i giocattoli di una volta: bambole, pupazzi, soldatini e altri balocchi antichi, che scatenano la curiosità dei più piccoli e nostalgia dei più grandi. Tra canti, bancarelle di prodotti tipici, qualche artigiano che ci mostra il lavoro di un tempo, un panino con il formaggio o con il salame, la domenica che saluta l’ultimo caldo prima dell’inverno, passa in allegria.
Bobbio, Fantastico Medioevo, Festa Medioevale di San Colombano
Un'intera giornata da vivere all'interno di un vero villaggio medioevale, fra parate, tornei cavallereschi e cortei storici. Il santo monaco irlandese ed abate San Colombano, fondò nel 614 la celebre e potente Abbazia di Bobbio, famosa in tutta Europa per il suo Scriptorium, inoltre scrisse la regola monastica che si diffuse ed evangelizzo tutta Europa e in Italia i monaci di Bobbio fondarono numerosi monasteri e chiese in tutto in centro-nord italiano alcune dipendevano dal monastero bobbiese altri da altre abbazie dell´ordine celtico-irlandese, poi passate ai benedettini, non a caso molte chiese intitolate a San Colombano portano tracce storiche di questi monaci noti per la loro cultura e scienza. Mi sono recato a Bobbio per la festa del 2011 il 20 Novembre constatando che la città di Bobbio assunse i contorni di un vero e proprio borgo medioevale. Il meraviglioso centro storico è stato riportato all´antico aspetto, animato fin dalle prime ore del mattino per creare l´atmosfera tipica. La manifestazione è stata arricchita dalla presenza di più gruppi storici che hanno coinvolto i visitatori a duelli con le spade e altri giochi di natura medioevale, per i più piccini è stato allestito un vero e proprio combattimento in stile medioevale. Teatro della festa è stata principalmente la Piazza Santa Fara, ai piedi della Abbazia che, per le sue dimensioni ha potuto contenere non solo l’intero accampamento ma anche gli spettacoli e le varie manifestazioni, corredate dalle solite bancarelle per la vendita di prodotti tipici ed di prodotti artigianali, ma gli spettacoli sono stati itineranti un po´ per tutta la città. La festa è durata tutto il giorno ma, nei giorni appresso la festa, sono state organizzate molte altre manifestazioni di tipo culturale come: recital, funzioni religiose, concerti e visite guidate all’interno della Abbazia. Non dimentichiamo che tutta Bobbio è da visitare perché luoghi come il celebre Ponte Gobbo (o del Diavolo), la Cattedrale di Santa Maria Assunta, l´antico quartiere medioevale, il Castello dei Malaspina sono di assoluto valore storico ed artistico.
Dicembre
Dicembre è il mese che ci introduce al Natale e di conseguenza ai mercatini. Pietra de Giorgi, in collaborazione con Cigognola, organizza il mercatino nel Catinone Medievale, mentre molti altri paesini espongono prodotti tipici ed altri regalini natalizi nelle piazze. Apre la stagione invernale al Monte Penice che spazia dallo sci allo snowboard al pattinaggio ed infine alle escursioni con le ciaspole. Queste ultime, che stanno prendendo sempre più piede in queste zone, sono organizzate anche da alcune associazioni cultuali, come sport salutare che ci permette di percorrere sentieri e godere dei nostri sentieri e di fotografare i nostri luoghi che con la neve diventano particolarmente belli. Un esempio sono le ciaspolate sul Monte Alpe, sul crinale della Via del Sale o prendere la seggiovia a Caldirola o a Pian del Poggio e percorre i sentieri di cresta. Dicembre è anche festeggiare la fine e l'inizio di un nuovo anno e quale occasione migliore per ritrovarsi in un uno dei tanti agriturismi o alberghi per festeggiare. Il primo giorno dell'anno si può festeggiare con un brindisi sul Monte Ebro così come propone il CAI di Tortona da molti anni, se poi tiene il terreno e non troviamo tanta neve, possiamo percorre tutti questi crinali con la nostra fidata MTB.
Zavattarello, mercatino di natale presepe vivente e
Zavattarello è paese ricco di attività e per Natale propone il mercatino. Bancarelle con prodotti tipici e dell'artigianato, ma non mancano oggettistica e hobbistica natalizia, lo sfondo di questo quadro è il Castello da Verme che per la occasione aprirà i battenti con visite guidate. Non mancherà Babbo Natale, i giocolieri e altri spettacoli tutti dedicati ai bambini. Tradizione vuole che venga servita la polenta condita con cinghiale e formaggi, le frittelle e la cioccolata calda. Siamo alla vigilia di Natale e il paese allestirà presepe tra le vie dell’antico borgon. Vi partecipano con grande spirito d’iniziativa gli abitanti del paese, sia come figuranti che come organizzatori. Alcune case private del borgo per questa iniziativa sono messe a disposizione dai proprietari per poter allestire le scene di vita quotidiana di un tempo, con la rappresentazione dei mestieri, dal fabbro al ciabattino, dal falegname al panettiere ecc…… Valido aiuto per l’allestimento delle scene viene del museo “Magazzino dei ricordi” che mette a disposizione tutti i macchinari e gli utensili necessari per le varie attività inscenate all’interno del borgo.