I PERCORSI TRK NEL PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO
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I paesi del Parco delle Capanne di Marcarolo e le Valli Stura e Scrivia
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Il Parco è un’area montana dominata dalla vetta del Monte Tobbio, raggiungibile, da tutti i versanti, tramite sentieri ripidi che culminano alla vista della chiesetta posta sulla cima. Dal Parco, in età medioevale, transitava la “Via Cabanera” una alternativa di passaggio per commercianti del sale, pellegrini e guerrieri, un segno di questo passaggio rimane nel monastero della Benedicta, tra l’altro nota per essere stata teatro di un eccidio di partigiani.
I comuni del Parco sono Bosio, Casaleggio Boiro, Lerma, Mornese, Tagliolo Monferrato, e Voltaggio, tutti in Provincia di Alessandria, tutti legati tra loro dalla comune storia che ha coinvolto le Quattro Province, ma che hanno subito influenze genovesi.
All’interno del Parco si trovano molti Laghi artificiali creati per rifornire d’acqua gli acquedotti del genovese, i Laghi della Lavagnina e il gruppo di Laghi che compongono i Laghi del Gorzente. Nei pressi dei Laghi della Lavagnina si trovano tracce di lavori minerari, che indicano la presenza di giacimenti auriferi; non fantasticate….. sono ormai esauriti. La scoperta delle prime pagliuzze d’oro risale all’epoca romana nelle acque del Gorzente, ed ancora oggi sono campo di battaglia per inesauribili cercatori d’oro.
Molti sono i torrenti che alimentano i Laghi artificiali, il Piota, il Gorzente, il Lemme lo Stura, il Lavagnina. La storia medioevale di queste zone ricalca di molto quelle già descritte per le valli Curone e Staffora, ma vale la pena ricordare le già citate Vie del Sale usate anche dai pellegrini che deviavano dalla via Postumia dove, i Signori della valle Scrivia, imponevano pesanti pedaggi, che costringevano i carovanieri a creare nuove vie di passaggio per il genovese.
Se abbiamo la fortuna di fare un giro attraverso i numerosi sentieri di collegamento, possiamo notare che le vette del Monte Tobbio, del Monte delle Figne, del Monte Leco e del Monte Pracaban, che compongono l’assetto montuoso del Parco, sono spoglie di vegetazione, questo si spiega con il fatto che il legname è stato tagliato ed anche sfruttato per la costruzione delle flotte genovesi, se poi ci mettiamo il fatto che il vento da queste parti è sempre molto sostenuto, capiamo perché la nuova crescita di vegetazione è molto difficoltosa. Torniamo per un attimo al nome del parco “le Capanne di Marcarolo”, non ci vuole molto a capire le origini del nome. In tutto il Parco si possono notare case isolate e piccoli borghi di origine contadina, dalla antica caratteristica forma a capanna. Se guardiamo poi la cartina del Parco (recuperabile dai punti di informazione del Parco) si possono notare una serie di nomi di queste costruzioni, chiamate “cascine”, oggi in piena rivalutazione e recupero da parte di tanti privati che qui trovano grandi spazi verdi immersi nel verde della vegetazione. Le tante cascine sono collegate tra loro da larghe carrarecce che permettono ai tanti bikers di raggiungere i punti più importanti del parco, al limite dei sentieri che raggiungono le già citate vette montuose del Parco.
Ma ciò che appassiona gli amanti della bicicletta da montagna sono i tanti sentieri che partono appunto dalle vette più alte per raggiungere i paesi posti lungo le valli sottostanti. La rete dei sentieri del parco si presta moltissimo ad escursioni invernali, valide alternative alle zone collinari delle Valli Curone, Staffora, con sentieri martoriati dalle continue piogge, tanto da risultare impraticabili. Infatti il Parco si presta molto ad esaudire i nostri desideri di percorrere sentieri ove la “malta” non la faccia da padrone, , con i nostril mezzi che, seppur tecnologici al massimo, si bloccano dopo pochi metri. Sterrate che anche dopo poche ore assorbono piogge anche torrenziali, dalle più svariate conformazioni insomma un vero paradiso della MTB. L’ambiente è quello dell’Appennino Ligure anche se in alcuni punti, ad esempio le zone intorno al Monte Tobbio hanno un sapore che ho riscontrato solo nelle valli piemontesi, in un ambiente selvaggio, anche se le altitudini non sono proibitive. I percorsi non sono solo nel parco ma partono, verso il parco, anche dalle due valli che lo circondano: la Valle Stura e la Valle Scrivia. Limite a sud è la Alta Via dei Monti Liguri che da accesso ai sentieri, al di là dei gioghi e verso la costa ligure, non inclusi in questa parte di territorio.
Il Parco delle Capanne di Marcarolo e le Valli Scrivia e Stura
Il Parco è un’area montana dominata dalla vetta del Monte Tobbio, raggiungibile, da tutti i versanti, tramite sentieri ripidi che culminano alla vista della chiesetta posta sulla cima. Dal Parco, in età medioevale, transitava la “Via Cabanera” una alternativa di passaggio per commercianti del sale, pellegrini e guerrieri, un segno di questo passaggio rimane nel monastero della Benedicta, tra l’altro nota per essere stata teatro di un eccidio di partigiani. I comuni del Parco sono Bosio, Casaleggio Boiro, Lerma, Mornese, Tagliolo Monferrato, e Voltaggio, tutti in Provincia di Alessandria, tutti legati tra loro dalla comune storia che ha coinvolto le Quattro Province, ma che hanno subito influenze genovesi. All’interno del Parco si trovano molti Laghi artificiali creati per rifornire d’acqua gli acquedotti del genovese, i Laghi della Lavagnina e il gruppo di Laghi che compongono i Laghi del Gorzente. Nei pressi dei Laghi della Lavagnina si trovano tracce di lavori minerari, che indicano la presenza di giacimenti auriferi; non fantasticate….. sono ormai esauriti. La scoperta delle prime pagliuzze d’oro risale all’epoca romana nelle acque del Gorzente, ed ancora oggi sono campo di battaglia per inesauribili cercatori d’oro. Molti sono i torrenti che alimentano i Laghi artificiali, il Piota, il Gorzente, il Lemme lo Stura, il Lavagnina. La storia medioevale di queste zone ricalca di molto quelle già descritte per le valli Curone e Staffora, ma vale la pena ricordare le già citate Vie del Sale usate anche dai pellegrini che deviavano dalla via Postumia dove, i Signori della valle Scrivia, imponevano pesanti pedaggi, che costringevano i carovanieri a creare nuove vie di passaggio per il genovese. Se abbiamo la fortuna di fare un giro attraverso i numerosi sentieri di collegamento, possiamo notare che le vette del Monte Tobbio, del Monte delle Figne, del Monte Leco e del Monte Pracaban, che compongono l’assetto montuoso del Parco, sono spoglie di vegetazione, questo si spiega con il fatto che il legname è stato tagliato ed anche sfruttato per la costruzione delle flotte genovesi, se poi ci mettiamo il fatto che il vento da queste parti è sempre molto sostenuto, capiamo perché la nuova crescita di vegetazione è molto difficoltosa. Torniamo per un attimo al nome del parco “le Capanne di Marcarolo”, non ci vuole molto a capire le origini del nome. In tutto il Parco si possono notare case isolate e piccoli borghi di origine contadina, dalla antica caratteristica forma a capanna. Se guardiamo poi la cartina del Parco (recuperabile dai punti di informazione del Parco) si possono notare una serie di nomi di queste costruzioni, chiamate “cascine”, oggi in piena rivalutazione e recupero da parte di tanti privati che qui trovano grandi spazi verdi immersi nel verde della vegetazione. Le tante cascine sono collegate tra loro da larghe carrarecce che permettono ai tanti bikers di raggiungere i punti più importanti del parco, al limite dei sentieri che raggiungono le già citate vette montuose del Parco. Ma ciò che appassiona gli amanti della bicicletta da montagna sono i tanti sentieri che partono appunto dalle vette più alte per raggiungere i paesi posti lungo le valli sottostanti. La rete dei sentieri del parco si presta moltissimo ad escursioni invernali, valide alternative alle zone collinari delle Valli Curone, Staffora, con sentieri martoriati dalle continue piogge, tanto da risultare impraticabili. Infatti il Parco si presta molto ad esaudire i nostri desideri di percorrere sentieri ove la “malta” non la faccia da padrone, , con i nostril mezzi che, seppur tecnologici al massimo, si bloccano dopo pochi metri. Sterrate che anche dopo poche ore assorbono piogge anche torrenziali, dalle più svariate conformazioni insomma un vero paradiso della MTB. L’ambiente è quello dell’Appennino Ligure anche se in alcuni punti, ad esempio le zone intorno al Monte Tobbio hanno un sapore che ho riscontrato solo nelle valli piemontesi, in un ambiente selvaggio, anche se le altitudini non sono proibitive. Molti degli itinerari trovano, come punto di partenza naturale, la Cascina Cirimilla e Voltaggio.
TRK |
Luoghi |
TRK km |
MTB |
Sterrato |
Tempi TRK h/min |
Tempi MTB h/min |
dislivello TRK
|
dislivello MTB |
Clip |
||
1 |
L'anello degli Alpini |
TRK |
Bosio, Monumento agli Alpini, Madonna del Brisco, Bosio |
13,7 |
8,2 |
4h |
700 |
||||
2 |
L'Anello di Mornese |
TRK |
Mornese, Mazzarelli, Pian della Castagna, Laghi della Lavagnina, Mornese |
21 |
17 |
6h |
900 |
||||
3 |
L'anello dell'Innominato |
TRK |
Casaleggio Boiro, Castello di Casaleggio Boiro, Cascina Cirimilla, Mond'Ovile, Laghi Lavagnina,Casaleggio Boiro |
23,5 |
19 |
7h |
1050 |
||||
4 |
L'anello delle Cascine del Piota |
TRK |
Cascina Cirimilla, Cascina Manuale Superiore, Cascina Mondovile Inferiore, Cascina Maggie, Cascina Cornagetta, Cascine I Foi, Cascina Cirimilla |
17 |
15 |
5h |
950 |
||||
5 |
L'anello della Colma -1 anello corto |
TRK |
Anello corto: Magnoni di Tagliolo, Pendici Monte Colma, Magnoni di Tagliolo |
8,4 |
8,4 |
2h 30' |
460 |
||||
5 |
L'anello della Colma -1 anello ungo |
TRK |
Anello lungoo: Magnoni di Tagliolo, Pendici Monte Colma, bivio sterrata per Monte Pracaban, Magnoni di Tagliolo |
11,6 |
11,6 |
3h 30' |
600 |
||||
5 |
Da Magnoni di Tagliolo al Monte Pracaban |
TRK |
Magnoni di Tagliolo, Cascina Fontanassi, Monte Pracaban |
20,4 |
20,4 |
6h |
750 |
||||
5 |
TRK |
Anello lungo: Magnoni di Tagliolo, Pendici Monte Colma, bivio sterrata per Monte Pracaban, Monte Pracaban |
10,2 |
10,2 |
3h |
750 |
|||||
6-1 |
Valico degli Eremiti - Monte Tobbio e ritorno |
TRK |
Valico degli Eremiti, quota metri 740, Passo della Dagliola, Monte Tobbio e ritorno |
8,2 |
8,2 |
3h |
433 |
||||
6-2 |
Anello dei Laghi della Lavagnina |
TRK |
Valico degli Eremiti, Laghi della Lavagnina, Valico degli Eremiti |
15,7 |
13,6 |
4h 45' |
550 |
||||
6-3 |
dal Ponte Nespolo al Monte Tobbio e ritorno |
TRK |
Ponte Nespolo (Baita Gorzente), Cascina Nespolo, Ruderi Cascina Tobbio, Passo della Dagliola, Monte Tobbio e ritorno |
10,4 |
10,4 |
3h 30' |
592 |
||||
6-4 |
Anello Ponte Nespolo - Lago Bruno |
TRK |
Ponte Nespolo (Baita Gorzente), Cascina Nespolo, Ruderi Cascina Tobbio, Passo della Dagliola, Cascina Carrosina, Cascina Preaduga, Lago Bruno, Ponte Nespolo |
16,1 |
15,7 |
5h 30' |
700 |
||||
6-5 |
Anello dei Laghi del Gorzente |
TRK |
Giogo del Perdono, Giogo di Paravanico, Passo Prato Leone, Osservatorio CAI, Bric di Nasciu o di Lago Lungo, Sacrario dei Martiri di Passo Mezzano, Casa del Guardiano, Lago Bruno, Rio Badessa, Lago Lungo, Rio Lischeo, Neviera 5, Pietra del Grano, Giogo del Perdono |
13,4 |
13,3 |
5h |
700 |
||||
6-6 |
Anello delle Neviere |
TRK |
Bivo AV, Giogo di Paravanico, Termine Tavola di Val Polcevera, Bivio AV |
3,2 |
3,2 |
1h 15' |
150 |
||||
6-7 |
Dalle Capanne di Marcarolo al Monte Pracaban |
TRK |
Capanne di Marcarolo, Monte Pracaban |
8,6 |
7,4 |
2h 30' |
190 |
||||
6-8 |
L'anello della Pace |
TRK |
I Foi, Mulino Nuovo, Mulino Vecchio, Cascina Benedicta, Cascina Pizzo, I Foi |
5 |
4,5 |
1h 45' |
158 |
||||
6-9 |
Anello di Costa Lavezzara |
TRK |
I Foi, Cascina Alberghi, Lago Badana, Cascine Menta II e I, Cascina Porassa, Cascina Merla, I Foi |
11,6 |
11,3 |
3h 30' |
280 |
||||
6-9 |
Anello di Costa Lavezzara Var |
TRK |
I Foi, Cascina Alberghi, Lago Badana, Cascine Menta II e I, Cascina Porassa, Cascina Merla, I Foi |
||||||||
6-10 |
Anello delle Saliere |
TRK |
Cappella dell'Assunta, Locanda Saliera, Colle o Crocetta di Monte Moro, Lago Badana, Cascina Menta II e I, Cascina Porassa, Cascina Salera, Locanda Saliera, Cappella dell'Assunta |
9,2 |
8,6 |
2h 30' |
154 |
||||
7 |
Voltaggio - Monte delle Figne e ritorno |
TRK |
Voltaggio, Passo della Dagliola, Cascina Carrosina, Monte delle Figne e ritorno |
20,2 |
20,2 |
7h |
1050 |
||||
10 |
L'Anello di Arquata Scrivia |
TRK |
Arquata Scrivia, Masseria Cappelletta, Sottovalle, Carrosio, Bivio Santuario di Montaldero, Arquata Scrivia |
25,3 |
18,9 |
7h 30' |
1300 |
||||
12-1 |
L'anello di Ronco Scrivia |
TRK |
Ronco Scrivia, Cipollina, Cascina Carpi, Ronco Scrivia |
10,1 |
5,3 |
3h |
670 |
||||
12-1 |
L'anello di Ronco Scrivia |
Ronco Scrivia, Cipollina, Cascina Carpi, Ronco Scrivia |
10,1 |
5,3 |
670 |
||||||
12-2 |
Anello di Borgo Fornari |
TRK |
Borgo Fornari - Vallecalda - Case Banchetta - Monte Alpe di Porale - Cappella di Tanadorso - Cipollina - Borgo Fornari. |
17,2 |
12,2 |
5h |
600 |
||||
13 |
Anello di Busalla |
TRK |
Busalla, Chiappari, La Sereta, Fraconalto, Busalla |
21,4 |
15,5 |
6h 30' |
1150 |
||||
14 |
L'anello di Rossiglione |
TRK |
Rossiglione, bivio Monte Colma, Monte Pracaban, Sella Franchizia, Rossiglione |
18,8 |
16,4 |
5h 30' |
1100 |
||||
15 |
L'anello di Campo Ligure |
TRK |
Campo Ligure, Sella Franchizia, Passo Prato del Lupo, Monte Pracaban, Capanne di Marcarolo, Prato Rondanino, Passo della Scisa. Campo Ligure |
23 |
19,8 |
6h |
850 |
||||
16 |
L'anello di Masone |
TRK |
Masone, Prato Rondanino, Sella Ovest Bric del Terma, San Pietro, Masone |
24,6 |
12,4 |
7h |
750 |
||||
17-1 |
Alta Via Monti Liguri tappa 22 |
TRK |
Passo del Turchino, Giovo Piatto, Colle Gandolfi, Colla del Proratado, Colla del Canile, Colla di Praglia |
11,2 |
10,3 |
3h 15' |
452/100 |
||||
17-2 |
Alta Via Monti Liguri tappa 23 |
TRK |
Colla di Praglia, Giogo del Perdono, Giogo di Parvanico, Passo Prato Leone, Prato Perseghino, Passo Mezzano, Prà Làin, Colla del Leco, Passo della Bocchetta |
12,8 |
11,5 |
4h 15' |
328/438 |
||||
17-3 |
Alta Via Monti Liguri tappa 24 |
TRK |
Passo della Bocchetta, pendici Bric Montaldo, Passo dei Giovi |
6,4 |
5,9 |
4h |
78/328 |