La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

LE VIE DEL SALE e LE GRANDI DIRETTRICI CHE ATTRAVERSANO LE QUATTRO PROVINCE :

Cenni, storia, Notizie Utili alla Interpretazione degli itinerari

IMPORTANTE : E' in corso un progetto importante di recupero delle Antiche Vie del Sale. Vie che troverete di seguito elencate. Il progetto prevede una guida dettagliata con mappe di riferimento, aggiornamento sul sito web e accompagnate da video clip. Per gli itinerari già noti es. Via Francigena/Via degli Abati, il progetto prevede solo la parte web con le descrizioni-tracce e video clip.

 

Per gli itinerari già in edizione finale prevediamo anche la opzione di un trasporto bagagli e/o biciclette. Basta contattarci per avere un preventivo. Vedi qui

 

Sulla mappa digitale trovate i tracciati interi e le varianti, tracciati provvisori che verranno aggiornati alla presentazione delle carto.guide.

Valli e Passi delle Quattro Province

Prefazione

 

Anelli Vie antiche / commerciali Vie Romane Vie Religiose Vie oggi
Alta Via della Valle Staffora La Via della Bocchetta La Via Postumia La Via degli Abati Alta Via dei Monti Liguri
Anello della Valle Borbera e Spinti Via di Genova in Val Trebbia o Caminus Januae - La Via di Dante Via Aemilia Scauri, La Via Julia Augusta La Via degli Abati, Pellegrini ed Eremiti in Oltrepò Pavese La via del mare
Anello delle Quattro Province Via di Genova in Valle d'Aveto Via delle Gallie La Via di San Colombano La via del sale
Anello delle Valli Curone, Grue, Ossona Via dell'Olio o Via di Genova in Val Nure   La Via Francigena / Romea Sentiero Europeo E7
  Le Vie Patraniche - La Via dei Malaspina   La Via di Sigerico variante Valle Staffora Sentiero Europeo E1
  Via del Gifalco   Cammino di Sant'Agostino La via Longa 1
  La Via dei Feudi Imperiali, La Via della Salata   La Via Micaelica La via Longa 2 - da Bobbio a Velleia
  Vie dell'Oltregiogo - La Via Canellona - La Via di Santa Limbania - La Via del Sassello   Le Via Romee di Val Trebbia - Chiavari Grande Escursione Appenninica
  Le Vie di Marcarolo  

Alta Via dei Parchi

  La Via di Annibale     Via degli Dei
  La Via dei Longobardi - La Via del Barbarossa     Sentiero Italia
  Via di Val Taro - Ceno     Via Vandelli
  Altre Vie del Sale      

Le Grandi Vie : Note alla interpretazione degli itinerari

Ho chiamato così i sentieri che attraversano le zone delle Quattro Province, una serie di vie sentieristiche e non,  che interessano o corrono parallele ai crinali collinari e montani delle Quattro Province.  Nell’asse centrale che risulta essere la Valle Staffora, passando da Varzi fino alle vette dei Monti Lesima e Chiappo  si uniscino quasi tutte le direttrici principali che sono la Via del Mare, La via del Sale, già definite e segnalate.

Le grandi vie pedonali che interessano e corrono parallele ai crinali collinari e montani dell’ Oltrepò Pavese e delle Quattro Province. 
Un tempo il camminare era una necessita’, lo dimostra il fatto che  nella preistoria gli uomini si spostavano alla ricerca di condizioni migliori o di animali da cacciare  poi in cerca di terra da conquistare, oggi invece i sentieri vengono usati dagli uomini solo per puro piacere.
La storia di queste grandi direttrici  ci porta alla percorrenza delle mulattiere sui crinali, questo per vari motivi tra i quali la sicurezza rispetto ai fondovalle, infestato di briganti attirati dai bottini facili, la funzionalita’, visto che le mulattiere che corrono sui crinali sono piu’ esposte al sole e meno soggette ad allagamenti rispetto a quelle di fondovalle, ed infine il crinale permette di vedere e valutare meglio il percorso, d’altro canto erano sicuramente piu’ impegnative. Cosi’ si incremento’ la rete delle mulattiere che collegava anche i vari paesi, con l’aumento della necessita’ di conoscere e scambiare le proprie esperienze con i villaggi vicini. Non dobbiamo però fare confusione, la maggior parte delle vie storiche coincidono essenzialmente con la rete stradale odierna, che si è resa necessaria man mano che la necessità ed il progresso richiedeva una maggior viabilità con nuovi mezzi e maggior facilità di spostamenti.
Le grandi vie pedonali avevano essenzialmente due funzioni: commerciali e religiose. Il commercio, in queste zone, si faceva con i commercianti che provenivano dalla Liguria, e dalle navi che approdavano ai porti Liguri, parlare di vie commerciali e distinguere quale sentiero fosse il piu’ importante non e’ facile, tutti i sentieri o mulattiere  erano usati per il commercio, avevano tutti in comune un nome: il sale, e molte di queste vie venivano chiamate Vie Del Sale.
Il sale che, in quel periodo, aveva una importanza determinante per la conservazione dei cibi, per la dieta, e quindi con un valore di scambio importantissimo per i tempi, e nutriva il commercio con altri prodotti come l’olio, le lane, le pelli ed il vino. Tutto questo ha incrementato a dismisura le Vie del Sale, fatte per raggiungere i vari luoghi della Liguria, costruite per meglio adattare i nuovi mezzi di trasporto (dal mulo ai carri), ma costruite anche per oltrepassare i dazi doganali che, man mano, venivano creati dai Signori locali con il crescere del passaggio dei commercianti. Lo stesso discorso lo dobbiamo fare anche per le vie religiose verso le grandi abbazie e i luoghi di culto e qui, nelle quattro province,  il fulcro dei pellegrinaggi era Bobbio e l’Abbazia costruita da San Colombano.
Spostandoci di poco, raggiungiamo la via Francigena che da Canterbury portava, e porta tuttora, a Roma, questo apre nuovi scenari ed arrivare alle grandi vie di comunicazione in Europa. Parliamo di grandi vie soprattutto religiose ed allora qui entrano nomi altisonanti quali Santiago di Compostela, Gerusalemme dove, su questi sentieri, i pellegrini compivano centinaia di chilometri a piedi per ragioni soprattutto penitenziali. Troviamo anche altri sentieri altrettanto lunghi, impegnativi, che collegavano da nord a sud e da est ad ovest, tutta l’Europa; parlo dei sentieri Europei, numerati oggi dall’ 1 all’ 11 (la tabella ne indica i nomi). I nostro paese e’ interessato dal passaggio sentieri E1-E5 ed E7, mentre i soli E1 ed E7 nelle Quattro Province.
Passano gli anni ed i sentieri vengono usati sempre meno, rimangono i collegamenti tra i paesi usati dagli agricoltori, e sono in arrivo nuove tecnologie che usufruiscono delle strade di fondovalle, ora diventate piu’ brevi ed efficienti per il collegamento con le varie città, strade dapprima in ghiaia poi asfaltate,  che fanno perdere la voglia di percorrere le vecchie mulattiere. Arriviamo ai giorni nostri ed alla riscoperta di questi sentieri per il solo scopo escursionistico, così si riparla di sentieri di collegamento sui crinali e di nomi più o meno con fondamento storico. Sentieri come “il Sentiero Italia” “la Grande Traversata Appeninica” “la Via Alpina” “il Sentiero del Giubuleo” “l’Alta Via dei Monti Liguri”, riempiono le riveste dedicate all’escursionismo. arrivando poi alle nostre Quattro Province, con la Via del Mare, La via del Sale e delle altre vie.
Parlare di queste vie, alla fine di tutte le considerazioni, parleremmo, piu’ o meno’, degli stessi sentieri,  in fondo in questi secoli sono cambiate le popolazioni, gli usi, i costumi delle persone, ma i crinali e le Valli dove scorrono fiumi e torrenti, sono cambiati poco. Sebbene non sia stato facile riprendere  nella loro totalità (molto spesso si incrociano con strade statali, provinciali) si è cercato di ricostruirne i percorsi originali, recuperando il più possibile e fedelmente i crinali, che nelle Quattro Province portano al mare.  In Oltrepò Pavese e nelle Quattro Province, sulle vette dei Monti Lesima e Chiappo, si uniscono quasi tutte le direttrici principali: la Via del Mare, La via del Sale, Il sentiero Europeo E7 (o Via Longa 1) già definite e segnalate , il sentiero del Giubileo  e, ultima nata, la Via dei Malaspina, tentativo fondato dalle numerose ricerche storiche, di portare una variante della Via Francigena lungo la Valle Staffora verso Bobbio e l’Abbazia di San Colombano, unendola alla Via degli Abati ed alla stessa Via Francigena. 
Poi ci sono altre vie già funzionali come il sentiero Europeo E1 e il Cammino dell’Alleanza  che scorrono lungo la val Curone e Scrivia, con i vari sentieri di unione (o bretelle di collegamento) lungo i vari crinali, a collegamento con le altre vie principali.
Parleremo di progetti come quello che riguarda il ripristino della ex ferrovia Voghera-Varzi, della Via del Mare in Oltrepò Collinare, ed un sentiero degli Abati in Oltrepò Pavese (che si unisce a Bobbio con la Via degli Abati ed alla Via Francigena). Parleremo infine di percorsi storici non segnalati, che rimangono solo negli ambienti e nei  racconti di storie di passaggi di condottieri come Annibale, che transito’ nella Val Trebbia e nella val Boreca spingendosi sulle cime del Monte Lesima e dei terrirori del basso Oltrepo’ Pavese.
I percorsi, in questa guida, seguono fedelmente le vie tracciate sulle mappe e nel loro senso di direzione, essendo vie tracciate esclusivamente per gli amanti dell’escursionismo, anche se, in molti ci provano a scrivere della loro fattibilità con la mtb, ma purtroppo non è così, ed allora  ho indicato la variante per percorrere tutto, o quasi, il tracciato in sella alla bicicletta. 
Le descrizioni ci portano dall’inizio del nostro percorso ad un punto di snodo che è Capanne di Cosola.  I tracciati dei sentieri si possono visualizzare sulle mappe di google, mentre, fin dove e’ possibile, ci sara’ il supporto delle descrizioni e saranno dati i riferimenti dove poter trovare ciò che ci serve.

Percorsi storici, commerciali e religiosi: quasi tutte queste vie partono da località di pianura, collinari e, attraverso l'appennino ligure, si portano al mare. Poi ci sono molte mulattiere che collegano i paesi del fondo valle ai crinali e ai passi di valico. Mulattiere che hanno avuto una importanza decisiva per la vita di questi luoghi. Stiamo parlando di molte generazioni di uomini che si sono succedute in molti decenni, le mulattiere invece rimanevano li e, con grande piacere, ce le ritroviano ancora oggi. Percorrere sentieri e mulattiere delle Quattro Province porta sempre una certa emozione. I passi corrono piano e la sabbia, la terra, i sassi sono gli stessi di un tempo, calpestati dai mulattieri, da muli e da cavalli. Mulattieri che indossavano gambali che coprivano scarponi pesanti, un grosso cappello di feltro, un mantello che li aiutava nei momenti più freddi con il vento che tagliava la pelle. I muli erano la parte fondamentale del viaggio. Dovevano portare pesanti fardelli lungo mulattiere e sentieri instabili, una grande fatica e per questo ricevevano, dai mulattieri, grande considerazione, amore. Senza il mulo i mulattieri avrebbero condotto una vita più difficile, anche se i continui viaggi non erano cose da poco, erano autentiche avventure. Raggiungere però le località portuali del territorio ligure, era una soddisfazione; si scambiavano le merci e si affrontava il viaggio di ritorno. Se c'era il sole andava tutto bene, con la pioggia, la neve e io freddo tutto si complicava. Se si arrivava a casa con tutto il carico si doveva festeggiare. I religiosi invece avevano un unico scopo, raggiungere le località sante. Bobbio per le Quattro Province era ed è ancora il luogo di arrivo o transito. Roma invece il luogo di arrivo. La tecnica era quella di raggiungere i luoghi percorrendo la via più corta, tenendo sempre a mente quali fossero i punti di sosta per riprendere fiato ed energia e, per chi aveva il cavallo, i luoghi più adatti per tenerlo a riparo.

Un aiuto decisivo, per il mio lavoro, è arrivato dall'introvabile libro "Le antiche mulattiere" di Guido Ferretti, e per questo devo ringraziare Marco Gallione del preziosissimo sito web www.altavaltrebbia.net che si è prodigato per farmene avere una copia.

 

Alcune Note e chiavi di lettura alla interpretazione : Naturalmente il percorso originale è senza dubbio alcuno quello per gli amanti del Trekking o Hikers, ma mi sono permesso di inserire le varianti per MTB Nella mappa digitale, troverete i segnavia originali.

-Segnavia: ho usato tutti i segnavia originali che si trovano anche marcati sui sentieri: qui la lista completa dei sentieri segnalati

-Ove è stata indicata una fontana (o qualsiasi altro punto di riferimento indicato)   è perché fisicamente c’era una fontana, quindi ci perdonerete se al vostro passaggio non la troverete più e soprattutto non saremo responsabili in nessun modo se la troverete con la scritta “non potabile”, è assolutamente chiaro che non ne siamo gli autori. Rinnovo lo spirito di queste pagine quali da essere un solo suggerimento, quindi vi invito sempre a documentarvi sia sui percorsi che sul vostro sostentamento nei libri e nei siti delle aziende autonome locali o sulle guide del posto.

Molte Notizie o altro riferimento possa essere utile, lo potete trovare nella parte del sito dedicata ai “Percorsi nelle Quattro Province” o “Traversate e Tour nelle Quattro Province”. Le mappe di riferimento : Di solito sono di grande utilità le mappe che vengono prodotte  le APT locali (su base cartografica di aziende di primo livello) Carte Tecniche Regionali (vedi tabella di riferimento “convergenza comuni/mappe CTR in Oltrepò” IGM sia al 25000 che al 50000 (vedi tabella di riferimento “mappe IGM al 50000 per le Quattro Province”. Carta Escursionistica 4 Province, Riquadro 1 - Oltre I sentieri - l'Oltrepò Pavese, allegata alla guida omonima
Carta Escursionistica 4 Province, Riquadro 2-Oltre I sentieri - Bassa e Media Val Curone, Valli Grue e Ossona, allegata alla guida omonima
Carta Escursionistica 4 Province, Riquadro 3-Oltre I sentieri - Alta Val Curone, allegata alla guida omonima
Le mappe e le guide sopraindicate sono reperibili sul sito www.oltresentieri.com

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