La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

Giostre
Cosa intendo con questo termine: semplicemente quei luoghi dove ci si può divertire con la propria mountain bike, in termine tecnico i percorsi si chiamano: freeride. Cosa ne dice wikipedia:"Il freeride, letteralmente "guidare liberi", è la pratica ludica e soft degli sport di natura. Riguarda principalmente gli sport di movimento, dei quali sottolinea il contatto con la natura, gli spazi ampi e liberi, il divertimento, in alcuni casi l'importanza del gruppo, rendendo secondario l'aspetto agonistico e competitivo. Nella mountain bike, il freeride si aggiunge ad una serie di discipline definite "gravity" tra le quali troviamo il downhill e il dirt jumping, praticabili per la maggior parte con mezzi full suspended, cioè con forcella ammortizzata e ammortizzatore posteriore."
Non addentrandoci nel tecnicismo, unicamente precisiamo che, tranne che in qualche esempio, rivolgendosi alle piste attrezzate dove si pratica la disciplina "downhill", qui non c'è niente di estremo, non c'è niente di competitivo, quindi tutto viene fatto per piacere.
Da qualche tempo alcuni bikers di queste zone, impegnando le proprie giornate, armati di vanghe, zappe, si danno appuntamento per sistemare, migliorare, creare nuovi sentieri, dove poter inserire delle piccole difficoltà, magari un salto, se non delle curve strette dove esprimere o migliorare  le nostre capacità. Si tratta di non volersi accontentare del sentiero che scende, ma di modificarlo sfruttando tutto ciò che il territorio ci propone. Difficilmente troveremo segnavia particolari, ma vengono usati alberi caduti per segnare la nostra via. Difficoltà che possono essere naturali quali rocce, radici salti e drop, gli stessi si possono creare con delle passerelle che possono aver funzione di piccolo ponticello, o per creare un salto.
Come abbiamo già detto, la bicicletta è la parte fondamentale, al pari direi con le proprie capacità tecniche, a contorno ci sono delle piccole ma fondamentali precauzioni da adottare quali casco integrale, pettorina, gomitiere e ginocchiere. Dove non c'è un impianto di risalita, si usa il metodo più antico pedalare. Quindi, ribadendo il concetto che non c'è niente di estremo, si raccomanda sempre di avere il proprio mezzo sempre in ordine, di usare le protezioni consigliate, tutte mi raccomando, compreso il casco integrale, poi, ma questo vale anche per tutto il resto, di essere presenti, usando il cervello, insomma essere in sintonia con la natura. Abbiamo solo un unico limite, non correre rischi e non esagerare, ma tenere sempre sotto controllo le proprie capacità e come risponde il nostro fisico.
Andremo a descrivere le zone ed i punti dove potremo trovare questi luoghi, sentieri che sono indicati nelle mappe che riguardano le zone D ed E. Per alcune di queste, che riguardano l'Oltrepò Pavese, troverete qui la mappa di dettaglio.  Ricordo che la salita per questi percorsi, non considerando le piste di Caldirola e di Pian del Paggio che hanno un impianto di risalita, purtroppo sono da pedalare, dico purtroppo perchè in  molti casi bisogna anche portare la bici al fianco.
Questi sentieri richiedono una manutenzione accurata e costante, sarebbe pesante lasciare ai soli bikers più volenterosi l'onere della manutenzione; basterebbe ogni volta che si usano questi sentieri, con piccoli lavori, levare i rami che ci ostacolano ma, se "date un occhio" costante al sito di www.oltresentrieri.com, alla pagina dedicata ad "adotta un sentiero", con piccoli raduni si può tenere questi sentieri sempre aperti e puliti. Una particolare nota va ai ragazzi di Enjoy the trail che stanno facendo conoscere le nostre zone. Per tutte le altre informazioni http://www.enjoythetrail.it/

I Bike Parks d'Italia

 

Sulla mappa digitale tutte le tracce dei percorsi

Happy Days
L'ultimo nato; lo andemo ad inaugurare nel 2018. 7,5 km di puro freeride. Il percorso varia sempre percorrendo sentieri, mulattiere che dal Monte Boblelio scendono fino a Fabbrica Curone. La salita per raggiungere il luogo di partenza è di altrettanta estensione, ci servirà per scaldarci, condividere emozioni ed aumentare la conoscenza. Il primo tratto del percorso si svolge lungo il sentiero che un tempo era "La Via del Mare" . Oggi corre leggermente più spostata. A presto date e video
 
Madonna del Monte e Nazzano
Lasciando l'auto a Rivanazzano, bisogna risalire a Nazzano, tramite la asfaltata, oppure si oltrepassa la rotonda, bivio per Salice Terme, per prendere un sentiero a sinistra che risale ripido fino al paesino. Da qui si possono prendere i sentieri che risalgono alla Madonna del Monte, per poi scendere sulla strada asfaltata che, sempre da Nazzano portano a Buscofà. Per mezzo di alcune varianti si scende sulla provinciale nei pressi di Salice Terme e ricominciare.  Un paio di varianti partono da Gomo, paesino raggiungibile da Godiasco, arrivati alla frazione, si prende a sinistra la sterrata, si tiene la sinistra al bivio, il sentierino tecnico raggiunge il paesino di Buscofà, dove si può ripartire per i sentierini, già descritti, che scendono. Una bella gara? probabilmente si .... stiamo raccolti.....
Per altre informazioni vedere il percorso 1 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".

 

Il Monte San Vito
Raggiungibile dalla sterrata che proviene da Sarizzola si arriva ai piedi del Monte San Vito, il vecchio carretto è il nostro punto di partenza, sia a destra che a sinistra possiamo trovare sentieri che si intrecciano con gli affioramenti rocciosi. I due percorsi di questa guida che sono interessati sono il 65 e il 66. Sulla mappa allegata vengono indicate, con delle frecce, le direzioni da seguire. Qui per la prima edizione del 2016, si è svolta la prima gara, un successo per Garbagna e per la Associazione Enjoy Thre Trail....

Le discese di Guardamonte e San Ponzo
Partendo da Guardamonte e dal Mone Vallassa, o da Cà del Monte, per altrettante discese, a volte con piccoli salti artificiali, si intersecano alla Grotta di San Ponzo, per poi scendere fino al paese. Per risalire si prende la sterrata che da San Ponzo risale alle Grotte, poi a piedi e in bici si risale ai due luoghi di partenza. Sulla mappa allegata vengono indicate, con delle frecce, le direzioni da seguire. Il percorso 88 potrebbe, facendo una deviazione, essere interessante per usufruire di queste due discese, mente lo sono i percorsi 16-17 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".
Leggermente spostati sono le due discese che partono nei pressi di Musigliano, detta "Valhalla", la prima scende a Frascata (vedi percorso 88) e la seconda scende a Cascina Riarasso nei pressi di Gremiasco. Nel 2016 la bella gara proposta da Enjoy the Trail, un successo che si ripeterà.

Down Giarolo
La discesa, anche se alterna molti brevi tratti di risalita, è na lunghissima via che dal Giarolo porta a San Sebastiano Curone, nonbisogna fare altro che risalire con la seggiovia di Caldirola e seguire il sentiero 151. (vedi percorsi 77 e 88)

 
Down Ebro
La discesa parte dal Monte Ebro per arrivare a Piuzzo, siamo sul percorso delle fontane descritto al (vedi percorso 85)
 

Down Boglelio
La discesa parte dal Monte Boglelio e giù in picchiata, prima a Cella di Varzi; se vogliamo allungare, si risale a Fabbrica Curone e ci possiamo agganciare alle discese delle Pagnotte (vedi percorso 91)

 

Dall'Eremo di Sant'Alberto
Due possibilità: la discesa di Vignola, sentiero che segue poi un pezzo attrezzzato con funi in acciaio (fare attenzione), la seconda scende lungo la Costa della Mula con le varianti per Bagnaria e Sagliano. Per altre informazioni vedere il percorso 2 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".

 
Gobbe del Cammello
Il percorso ha tre discese divertenti: dal Monte Mogliazza a San Sebastiano Curone, da Musigliano a Frascata e da Vigana. Interamente descritto con il percorso 76
 

Castello di Oramala
Il percorso è interamente descritto nel percorso 8 della guida dell'Oltrepò Pavese, una bella discesa che dal Castello di Oramala scende a Varzi

 
Palazzina
Brevi sentieri ma altrettanto piacevoli che ruotano attorno al Monte Zerbett, no non siamo in Valle d'Aosta, siamo tra Cascina Cappelletti e Palazzina, di fronte all'abitato di Sarezzano.
 
Rocca Susella
Brevi ma intese discese dal Monte Cavacchia e dal Monte Magrera, siamo sulla discesa che proviene dal monte Tersoe a al colletto che collega Retorbido a Rocca Susella, da qui parte il sentiero, a sinistra, che ci porterà sopra l'abitato di Chiusani
Per altre informazioni vedere il percorso 2 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".
I fossi di Monteforte e Bosmenso
La partenza è da Varzi, due risalite per due discese molto conosciute in queste zone; abitualmente usate dai motociclisti, sono diventate campo di battaglia anche per le mountain-bike. Completamente descritte nel percorso 41 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".
Il Monte Calenzone
Altre discese dal Monte Calenzone; lo si può raggiungere da Romagnese, risaliti a Casa Rocchi prendiamo la sterrata, raggiunti i pratoni si può scendere da qui, oppure risalire fino al Monte e scendere, quello di destra arriva alla "Rivassa" crocevia di molti sentieri, da qui si prende il sentierino discensivo che porta sulla strada nei pressi di Crociclia o, a destra, si arriva a cascina Stefanone.
L'altro sentiero tiene, dal Monte Calenzone, la sinistra, scendendo a Torretta o a Casa Fiori.
Per altre informazioni vedere il percorso 41 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".
La Costa d'Alpe
I sentieri sono quelli della Riserva Naturale, nomi come l faina, i ponti, il bricchetto ci permettono di fare queste bellissme discese che dalla Costa di Monte d'Alpe portano alla provinciale del Monte Penice.
Per altre informazioni vedere il percorso 33 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".
Restiamo sul sentiero di crinale della Costa che collega il Monte Alpe a Pietragavina, i sentieri che scendono lunga la provinciale 461, fanno tutti parte della Riserva Naturale, tutti interessanti; i due più tecnici sono quelli del Bricchetto e dei Ponti, ampiamente descritti nei vedere il percorso 34 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".
Dal Monte Lesima
Dalla cima del Monte, si scende, prima al Passo La Colla e poi a Bocco tramite due vie, il sentiero 109 che scende a Bocco, o il 101 che prosegue in costa fino alla Cima Colletta e poi scendere a Bocco.
Per altre informazioni vedere il percorso 51 della guida "Oltre I Sentieri-Oltrepò Pavese".
Le pagnotte
Il percorso che però si adatta maggiormente ai nostre bramosità da "freeride" è il percorso 89 "Le Pagnotte", completamente dedicato allo scopo. Ci sono poi alcuni punti che possono essere usati, sempre allo scopo, come varianti divertenti.
La discesa del castello di Garbagna
La discesa è descritta nel percorso 72; la frana che ha colpito la parte finale, ne ha dato però un tocco più tecnico alla variante che è stata costruita. Si può prendere anche la discesa descritta nel percorso 70, sentiero tecnico che scende alla Madonna del Lago.
Bike Park di Caldirola
Alcuni  dei percorsi solcano i sentieri del crinale che unisce il Monte Giarolo al Monte Ebro; se alcuni sentieri scendono su sentieri che sono percorribili già da tempo, altri invece scendono lungo le piste del Bike Park, lasciando le più difficili, le altre sono tutte adatte per i bikers che si vogliono cimentare.  Per tutte le altre informazioni http://www.seggioviacaldirola.it/. Vedi i percorsi dell Alta Val Curone
Bike Park di Pian del Poggio
Ultimo ma non ultimo sicuramente sono le discese del Bike Park della Seggiovia di Pian del Poggio; usufruendo della seggiovia si può divertirsi, ognuno con le proprie capacità, sulle nuove piste da discesa .Per tutte le altre informazioni http://www.seggioviapiandelpoggio.it/

Bike Park di Santo Stefano d'Aveto. Il bike Park offre alcuni itinerari per downhill e freeride. Per tutte le altre informazioni https://www.facebook.com/bikeparksanste/