La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

Torna indietro

6a tappa, dalle Capanne di Cosola alle Capanne di Carrega

Note Riepilogative:

Luoghi

Capanne di Cosola, Monte Cavalmurone, pendici del monte Legnà, Passo del Legnà, Poggio Rondino, Monte Carmo, Capanne di Carrega

Sviluppo (indicativo) Km

9,1

Tempo di percorrenza (indicativo) TRK/MTB

3h 15'/ 2h 30' (variante)

Sterrato km

9,1

Altitudine partenza/arrivo m.s.l.m.

1493 / 1371

Altezza massima m.s.l.m.

1670 Monte Cavalmurone

Dislivello salita/discesa metri

480 / 605

Segnavia

VM (Via del mare) - 101 - 200

Nota al percorso
Da qui ci accompagnano i segnavia della Via del Mare. La traccia MTB usa la variante, ci saranno comunque tratti a spingere. Per gli escursionisti si può usare la traccia per le MTB, più facile ma sicuramente meno panoramica e spettacolare. Dal Poggio Rondino si possono aggirare o risalire le gobbe in fronte a noi.
Descrizione
Di fianco all'Albergo Capanne di Cosola (1493 metri) (vedi anche variante MTB), troviamo la bacheca informativa e i segnavia CAI: indicano il percorso che presenta la numerazione 101, 200 e della Via del Mare. Siamo praticamente nel cortile dell'albergo, aggirato il quale si risale nella faggeta, arrivando in una zona prativa al fianco della Cascina Punta, dalle caratteristiche persiane colorate in rosso, a lato della strada asfaltata diretta ad Artana e Bogli. Si percorre di nuovo il bosco componendo alcune strette curve, trovando le recinzioni che costeggiamo, il sentiero esce allo scoperto proprio sul crinale: a sinistra si ammira la Val Boreca, fino al lontano monte Alfeo; a destra i pascoli scendono verso la Val Borbera; di fronte si allineano le gobbe prative sulle quali salirà tra breve il sentiero. Superato un cancelletto, si percorre un tratto parecchio ripido a fianco di un boschetto di faggi, da cui si ammira verso destra il borgo di Montaldo di Cosola. Sempre in salita sullo spartiacque erboso, si guadagna la vetta del monte Cavalmurone (1670 metri): in verità siamo appena sotto di pochi metri. Continuando sul sentiero segnato, si scende sul versante opposto del monte, perdendo pochi di metri di quota, per proseguire sulla ripida salita che porta alla selletta che indica le pendici del monte Legnà (1648 metri), dove è piantata la palina del CAI che segnala i percorsi 200 e 101. Da qui, con una breve deviazione verso destra (sentiero 230), si raggiunge la croce sommitale del Monte Legnà (1670 metri). Si prosegue invece in discesa perdendo circa 50 metri di dislivello fino alla metà della discesa che porta verso la sella dove troviamo il sentiero a sinistra che porta sulla strada per Bogli (variante MTB); scendendo così al passo si incontra il sentiero per la MTB che proviene da quota 1370 e prosegue al nostro fianco di destra lungo la traccia più larga, che resta leggermente all'esterno del bosco: porterà a scavalcare il Poggio Rondino; traccia sicuramente meno faticosa, ma meno panoramica, variante usata dagli amanti della mountain bike. Fatti pochi passi, seguendo il filo del crinale, troviamo il sentiero con in nostri segnavia 101 e 200 che rientra nel bosco. Lasciando la vicina traccia del percorso per le MTB che prosegue a destra, restiamo con il segnavia che porta al Passo del Legnà (1456 metri).  Il percorso ora lascia il crinale per seguire la comoda mulatiera che prosegue a destra in paino. Raggiungiamo il bivio con sterrata che arriva da destra proveniente da Carrega Ligure. Qui troviamo una palina con indicato "Poggio Rondino - quota 1543", la quota è sicuramente esatta, resta il fatto che il Poggio Rondino, sulle mappe, è indicato a quota 1627 metri, praticamente sulla costa che è visibile sopra noi. Proseguendo sul nostra sentiero arriveremo alla sella di quota 1564 metri e, poco più avanti a quella di quota 1555 metri. Da qui si ritorna verso il versante della Val Borbera. Inizia un tratto in leggera salita lungo il Pian della Barca (dove troviamo la congiunzione con il sentiero che oltrepassa il Poggio Rondino) che porta ad un bivio all'imbocco della salita al Monte Carmo. Ora Via del Mare e sentiero 200 corrono paralleli. Il sentiero di sinistra conduce al Monte Alfeo (101), quello di destra aggira il monte Carmo (variante MTB) per portarsi sulla sponda opposta del cappello del monte, mentre quello dritto a noi, il 200, porterà, dopo una salita impegnativa, sulla vetta del Monte Carmo (1640 metri) (la salita la possiamo evitare se percorriamo il tratto di variante per le MTB). Scesi dalla cima del monte lungo la zona prativa, arriviamo alla congiunzione con la variante MTB, alla sella a sud del monte. Da qui si entra nel Parco Regionale del Monte Antola. Lasciando il sentiero che prosegue sulla nostra sinistra e a ritroso per congiungersi con il sentiero che abbiamo lasciato alla sella nord del monte (101), sempre in discesa si oltrepassa un cancelletto e si entra nel bosco, più avanti, a sinistra, alla sella erbosa (abbeveratoio), si oltrepassa il bivio a sinistra del sentiero che porta al Monte Alfeo (sentiero 119) e due triangoli gialli: si congiunge con quello proveniente dal sentiero posto alla sella situata all'inizio della salita al Monte Carmo. In discesa arriviamo alla larga mulattiera che porta alle Capanne di Carrega (1371 meri). Con un piccolo sforzo ulteriore si oltrepassa la partenza del sentiero che porterà al Rifugio Antola; si arriva così alle Case del Romano, luogo di possibile pernottamento.

Capanne di Carrega
Ora è un agriturismo, ma anticamente era una osteria-locanda di Capanne: il punto di incontro e di ristoro delle tradotte di muli che trasportavano sale, grano e vino tra Piemonte e Liguria. Fin dai primi mesi della resistenza, questo fu il luogo naturale di insediamento dei primi nuclei di partigiani e poi delle formazioni strutturate. Proprio qui si tenne la riunione storica del 23 settembre 1944 che operò la riorganizzazione delle operazioni partigiane.

Osservatorio Regionale del parco dell'Antola
Posto sopra le Case del Romano, è gestito dalla Associazione Urania di Genova; i numerosi eventi rendono questo luogo di importanza fondamentale.  Si possono attingere informazioni dal sito web:
http://www.osservatoriodifascia.it/
 
Parco Regionale del Monte Antola
Presente sul territorio, per un continuo scambio con la popolazione locale e gli amanti delle sue valli, con servizi vari di pubblico interesse. Altre informazioni si possono trovare sul sito web http://www.parcoantola.it/

Variante MTB
Dalle Capanne di Cosola si segue la strada asfaltata per Artana-Bogli, poi a destra per Bogli: percorso circa 1 km a destra, scorgiamo un sentiero (prima variante), un poco con la MTB, poi a piedi, lo si risale fin sotto le pendici del Monte Legnà.
Se invece si prosegue sulla strada asfaltata fino ad un tornante secco a sinistra, da quota 1370 metri parte un sentiero anch'esso non pedalabile che porta sulla selletta del Passo del Legnà. Esiste un sentiero poco evidente che, circa a metà strada, unisce le due vie.
Tocchiamo quindi la via TRK, ma pochi metri dopo la lasciamo per una sterrata a destra che resterà al fianco della traccia originale, sempre sotto il crinale, senza scendere, lasciando le sterrate che si distaccano, risalendo ripidi e a piedi fino ad uscire dalla boscaglia. Siamo alle pendici del Poggio Rondino (sella a quota 1564 metri), restiamo a destra sempre sotto il crinale fino ad una selletta, restando paralleli al sentiero principale, fino a quando non si uniscono (1555 metri); le due vie proseguono assieme fin sotto al Monte Carmo. Non ci conviene perseguire la cima del monte: anche se non lunga, sarebbe una sfacchinata. Restiamo sulla destra e aggiriamo il monte pedalando fino alla sella sud del Monte Carmo dove si scende con le indicazioni del percorso originale.