20a tappa, dal Pra Riondo al Passo del Faiallo
Luoghi |
Pra Riondo (Rifugio Prato Rotondo), Crocevia Prato Ferretto, Colle Sud Bric Resonau, Piano Bric del Damè, Passo Notua, Rifugio Ciam del Pozzo, Passo Pian di Lerca, Passo Crocetta, Passo Vaccaria, Casa Tassara (Palazzina), Cian de Toe, Passo del Faiallo |
Sviluppo (indicativo) Km |
9,8 |
Sterrato km |
9,7 |
Tempo di percorrenza (indicativo) |
3h |
Altitudine partenza/arrivo m.s.l.m. |
Pra Riondo 1110 |
Altezza massima m.s.l.m. |
1167 - Piano del Bric Damè |
Dislivello salita/discesa metri |
255 / 315 |
Segnavia |
AV - Alta Via Monti Liguri - E7 |
Difficoltà |
T/E |
Descrizione
Dal Rifugio Prato Rotondo (1050 metri) (Km. 0,5) (1), località chiamata Pra Riondo, iniziamo la tappa 20 percorrendo la strada sterrata che inizia con una breve discesa. Oltrepassiamo un primo punto panoramico ed arriviamo al secondo punto panoramico (1080 metri) (Km. 0,9) (2) dove troviamo un pannello informativo. La sterrata passa in un punto particolare tra la Cima Frattin dove vediamo alcuni grossi massi che si sono staccati dalla cima e tra una roccia che anch'essa sembra abbia fatto la stessa fine. Arriviamo con poca fatica al Riparo Casa della Miniera (1080 metri) (Km. 1,8) (3), nei cui pressi troviamo una edicola votiva, la fontana Terrin e, sotto il riparo, la cappelletta degli alpini. Ancora un lungo tratto sulla sterrata per poi diventare una mulattiera. Incontriamo un secondo pannello informativo (1075 metri) (Km. 1,3) (4). Siamo al Campo di Pietre chiamato anche "Blockfield" e, come dice il pannello possiamo notare, in fronte a noi, a quello che è stato uno sgretolamento dei vicini rilievi, generando questo "fiume" di pietre. Il fenomeno che ha provocato ciò è il "crioclastismo", congelamento e scongelamento dell'acqua nelle fratture. Stiamo parlando degli ultimi 100.000 anni. Ancora pochi passi ed arriviamo al Crocevia Prato Ferretto (1075 metri) (Km. 1,4) (5), qui si trova il bivio per Pianpaludo segnato da una croce gialla. Ancora un breve tratto e si arriva al Colle sud del Bric Resonau (o Resunnou) (1091 metri) (Km. 1,8) (6), punto importante perché cambia la fisionomia del percorso, diventa sentiero ed iniziamo la risalita verso il punto più alto del percorso. Siamo ai piedi del Bric Resonau dove si scorge una croce. Dopo un primo tratto ancora in piano fino al bivio per Bric Resonau (1098 metri) (Km. 2) (7), dove iniziamo la risalita. Si entra nella pineta, il sentiero si scompone con altre tracce. Sbuchiamo al Piano del Bric Damè (1167 metri) (Km. 2,6) (8), in zona aperta, prativa, il sentiero prosegue in piano fino a rientrare nel bosco che ora diventa una faggeta. Si prosegue in discesa, sassoso, si esce di nuovo dal bosco in una zona prativa, è il Passo Notua (1067 metri) (Km. 3,6) (9), non segnalato. Anche se non perfettamente visibile, da sinistra arriva il sentiero che proviene anch'esso da Vara. Pochi passi, si rientra nel bosco, si risale brevemente e si sbuca di nuovo ad una zona prativa che resta sulla nostra sinistra ed i pini marittimi sulla nostra destra. Ancora pochi passi e si arriva al Riparo Cima del Pozzo (1083 metri) (Km. 3,7) (10), nei suoi pressi un piccola madonnina e il sentiero a destra per la fontana Spinsu. Si prosegue in salita per oltrepassare la Cima del Pozzo (1100), cima prativa, che ci porta alla discesa. Non siamo più sul crinale ma sul versante interno. La discesa ci porta a dei massi trasformati nei tipici "omini" che segnano il sentiero. Si arriva al Passo Piani di Lerca (1034 metri) (Km. 4,9) (11). Da qui partono i sentieri per Vara Inferiore, Arenzano e per un sottostante Rifugio Padre Rino. La via riprende la salita tra il prato e il bosco di pini. Terminata la salita incontriamo il primo bivio per il Rifugio Argentea (1066 metri) (Km. 5,3) (12) che, con 5 minuti di cammino possiamo raggiungere, vale la pena per una sosta. Il rifugio Argentea si trova sulla sommità della cima Pian di Lerca (1088 metri) Con una piccola passeggiata si raggiunge la cresta al Monte Argentea (1083 m), di cui prende il nome, sulla cui vetta si trovano una piccola statua in marmo bianco della Madonna e un pilastrino di pietre, eretto nel 1983, con nicchia e statuina del Bambino Gesù. Dalla cima la vista può spaziare su un panorama eccezionale: sotto Arenzano e Cogoleto. Punto di arrivo di molti sentieri. Sia che scendiamo dal rifugio sia che proseguiamo sulla Alta Via si arriva al vicino crocevia di sentieri, Passo della Crocetta (1070 metri) (Km. 5,6) (13), si prosegue sul sentiero lasciando la sterrata larga. Il sentiero prosegue in piano poi risale brevemente fino ad oltrepassare la Rocca del Groppazzo (1120 metri), riconoscibile perché si passa tra grosse pietre. Il sentiero ora è più liscio e corre ai piedi della Rocca Vaccaria, sulla nostra sinistra, e panoramica sulla riviera Ligure. Raggiungiamo il bivio che porta alla Cima Vaccaria (1136 metri) (Km. 7,1) (14). Un breve tratto e ed arriviamo al Passo Vaccaria (1122 metri) (Km. 7,4) (15). Ora rientreremo nel versante interno oltrepassando le cime del Monte Reixa, in fronte a noi, e la Cima del Faiallo. Si scende per un breve tratto poi si prosegue in zona prativa fino a rientrare nel bosco ma, poco prima, incontriamo un sentiero e due paline, (1046 metri) (Km. 8) (16) la più interessante è quella posta poco lontano sul sentiero che risale, ci indica la via diretta per il Cia de Toe via che però incroceremo più avanti. Seguiamo la via che entra nel bosco e scende alle Case Tessara (Palazzina) (1005 metri) (Km. 8,3) (17). Due case tipiche genovesi con vicino una fontana; da qui partono alcuni sentieri, uno di questi porta alle sorgenti dell'Orba. Il sentiero cambia e diventa una sterrata. La sterrata ci porta all'Agriturismo Nuvola Bianca (1040 metri) (Km. 8,9) (18). Siamo al fianco della strada asfaltata, ma noi dobbiamo fare ancora un breve tratto per finire il percorso. Restiamo quindi sul fianco della struttura ed arriviamo in breve al Cian de Toe (1040 metri) (Km. 9,1) (19). Cian de Toe: Piano delle tavole, perchè un tempo qui si radunavano i tronchi che poi venivano trascinati nelle località di costa. Non a caso, sul sentiero che porta ad Arenzano, si possono trovare pietra con incavi a forma di tronco, segno dei trascinamenti. La zona è caratterizzata da un prato dove troviamo molte indicazioni segnalate con delle paline. In effetti però il Cian de Toe è posto un poco più in alto (verso la nostra sinistra), nei pressi del quale si trova il Passo del Faiallo, ai piedi della Cima del Faiallo. Si prosegue a sinistra sul sentiero che, dopo una breve risalita scende al Passo del Faiallo (1050 metri) (Km. 9,8). Passo del Faiallo Il colle è posto a quota 1050 m s.l.m. lungo la Strada provinciale SP 73 che collega il passo del Turchino con San Pietro d'Olba, attraversando l'alta valle del torrente Orba. Fino all'epoca moderna il colle era chiamato Giovo di Masone, oggi questo è indicato sulle mappe, al bivio per Cappelletta di Masone. La reale altitudine del valico però, se si considera il vecchio sentiero che risale da Arenzano e Crevari attraverso il passo della Gava, è di 1061 m s.l.m. ed è quella riportata in alcune carte IGM. Si può arrivarci dal Cian de Toe.