La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

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23a tappa, dalla Colla di Praglia al Passo della Bocchetta

Luoghi

Colla di Praglia, Giogo del Perdono, Giogo di Parvanico, Passo Prato Leone, Prato Perseghino, Passo Mezzano, Prà Làin, Colla del Leco, Passo della Bocchetta

Sviluppo (indicativo) Km

12,8

Sterrato km

11,5

Tempo di percorrenza  (indicativo)

4h 15'

Altitudine partenza/arrivo m.s.l.m.

Colla di Praglia 880
Passo della Bocchetta 772

Altezza massima m.s.l.m.

1066 circa - Passo Mezzano

Dislivello salita/discesa metri

328 / 438

Segnavia

AV - Alta Via Monti Liguri - E1

Difficoltà

T/E

Accesso Stradale

La Colla di Praglia si trova sulla SP4 che collega Campomorone alle Capanne di Marcarolo

 

Descrizione

Dalla Colla di Praglia (880 metri) (1), svoltando a destra, seguiamo la SP in direzione di San Martino di Paravanico, giungiamo ad una casa di nuova costruzione posta in uno spiazzo. Siamo al Giogo del Perdono (o Proü René) (824 metri) (2) (Km. 1,3); solitamente in questo luogo troveremo auto parcheggiate appunto perchè da qui riparte il sentiero della AV, il Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente e il sentiero attrezzato per i disabili. Seguiamo quindi la sterrata di destra che oltrepassa una sbarra ed una casa posta in un luogo incantevole. Se siamo fortunati ci accoglierà un meraviglioso cane ed un asino in cerca di carezze. Proseguendo la via arriva ad un prato dove noi lasciamo la pista principale per prendere il sentiero a destra. Sentiero che scende per poi risalire passando ai piedi della Cascina Prato del Gatto. Si giunge ad una sterrata, la prendiamo andando a sinistra ma subito andiamo a destra risalendo il sentiero. Giungiamo così ad un bivio posto tra la neviera 4 e 5, andiamo a sinistra. Giungiamo così ad un successivo bivio (820 metri) (3) (Km. 2,4); dove, a sinistra, si può visitare il Termine della Tavola di Val Polcevera.Andiamo a destra e si scende ad una sella erbosa incrociando una larga sterrata. Nei pressi si trova una neviera. Il luogo è il Giogo di Paravanico (824 metri) (4) (Km. 2,8) luogo di passaggio dei mulattieri che percorrevano la Via di Marcarolo o Cabanera. Prendiamo la sterrata a sinistra, risalendo. Oltrepassando la Neviera 7 la sterrata scende fino al Passo Prato Leone (779 metri) (5) (Km. 3,9), dove lasciamo la larga sterrata che scende a sinistra fino ai Laghi del Gorzente. Entriamo nello spiazzo e prendiamo il sentiero di sinistra. Iniziamo la salita che comincia ad essere impegnativa. Oltrepassata la Fontana di Segaggin (850 metri) lasciamo la scalinata di sassi che ci porta all'Osservatorio CAI e restiamo a destra Raggiungiamo la cresta dove incrociamo il sentiero che, a sinistra, porta all'Oservatorio, nei pressi di un cancello in legno. Possiamo anche prendere il sentiero e raggiungere l'Osservatorio; terremo poi la destra sul Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente e recupereremo, poco avanti ad un cancello in legno, la nostra Alta Via. Noi andiamo a destra (912 metri) (6) (Km. 4,6). Il sentiero prosegue con poca pendenza sul crinale che ormai ci regala il meraviglioso paesaggio che andremo a percorrere. Lasciamo il "Sentiero Naturalistico dei Laghi del Gorzente" che prosegue a sinistra e restiamo sul nostro sentiero che corre ai piedi del Bric di Guana. Ai nostri piedi i Laghi del Gorzente. Giungiamo, in discesa, ad un colletto erboso (942 metri) (7) (Km. 5,5). Si risale fino al Prato Perseghin (o Pérsegu) (967 metri) (8) (Km. 6,4). Ci apprestiamo a risalire sul sentiero che corre sotto le pendici del Monte Taccone alla palina del Passo di Mezzano (1066 metri) (9) (Km. 7,2). Lasciamo il sentiero di sinistra che prosegue al Monte delle Figne e alla Cascina Carrosiana e teniamo la AV che prosegue a destra. Costeggiamo le pendici nord del Monte Taccone fino ad un colletto a quota 1075 metri, sempre ai piedi del Monte Taccone, rientriamo a sinistra sul versante interno. Sotto di noi il pendio è ripido e il sentiero è stretto. A tratti il sentiero è sassoso, non facile per rimanere in sella. Sentiero che si mette un poco più pedalabile. Aggirando il pendio sopra noi, il sentiero ci offre un passaggio tra le rocce, giungiamo così al Prà Lain (916 metri) (10) (Km. 9) (palina). Seppure stretto in zona prativa si pedala fino a che il sentiero ci propone una salita brusca (923 metri). In breve si giunge alla Colla del Leco (956 metri) (11) (Km. 9,74). Il Monte Leco si distingue per le imponenti antenne. Dalla colla si deve risalire su sentiero che scorre senza difficoltà. Un tornantino stretto ci indica il sentiero che ritorna sassoso ma scorrevole. I muretti a secco ci accompagnano. Giungiamo al Cian da Veia, ai piedi della antenna e del Monte Leco (900 metri) (12) (Km. 11,1). Incrociamo qui anche la sterrata lastricata che prendiamo. La larga via scorre veloce. Si passa la palina delle Pendici Sud-Est Monte Leco (860 metri) e giunge ad un bivio con una larga sterrata a sinistra, che naturalmente non prendiamo. In breve si giunge al Passo della Bocchetta (772 metri) (13) (Km. 12,8).