La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

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Descrizione
Siamo a Pavia (70 metri), abbiamo percorso Via 25 Aprile e siamo all'imbocco del Ponte Coperto. Da qui si scende verso Borgo Ticino e prendiamo la Via Milazzo che corre tra le case del borgo e il Fiume Ticino. Fermiamoci un attimo ad ammirare lo il quadro che si compone al Monumento alla Lavandaia, con il Ponte Coperto che riempie la nostra fotografia, sullo sfondo la Cupola del Duomo; il pezzo mancante è la torre che purtroppo è crollata qualche anno fà. Via Milazzo va percorsa tutta nel frattempo ammiriamo il Fiume Ticino e il Borgo, accorgendoci che siamo anche sul sentiero E1. La strada passa ad asfaltata e, subito dopo, diventa una carrozzabile sterrata, il paesaggio cambia, siamo sempre tra la riva del Ticino e il bosco. Passiamo il ponte sul Canale Gravellone e, subito dopo, ci immettiamo su di una nuova sterrata svoltando a destra. Percorso un bel tratto arriviamo al bivio, imbocchiamo un'altra sterrata  svoltando a sinistra siamo sull'argine. In questo punto troviamo i cartello della rete escursionistica di Travacò Siccomario che, in questo primo tratto, andremo ad incrociare più volte. Lasciando subito a sinistra la sterrata che porta ad una cascina e si prosegue sull'argine. Bivio a destra da non prendere (palina indicativa) e si prosegue sulla via dritta, oltrepassando una costruzione. Alla seconda costruzione teniamo sempre la via dritta. Ad un crocevia di strade (strada dei Boschi - cartello E1) teniamo la via dritta sempre su sterrata. Bivio successivo si prende a destra (cartello E1). Al crocevia successivo Si prosegue ancora dritto sull'argine (cancelletto). Prossima svolta a sinistra innestandoci sulla asfaltata (Strada del Novello, raggiungiamo così il Santuario del Novello. Una breve visita e si riparte proseguendo diritto. Si prosegue ancora dritto al bivio per Cascina Novello e strada Navazzone, così faremo per Via Valbona.  Raggiunto un crocevia (cartello E1) si prosegue diritto sulla sterrata lasciando a destra la Via Po che prosegue per Mezzano Siccomario. Lasciamo Via Colombarone e si prosegue diritto sull'argine. Oltrepassata un'altra costruzione, teniamo la sinistra (Strada dei Campi), così faremo al vicino bivio (cartelli segnaletici, località Canal Morto). Proseguiamo dritto al crocevia, così faremo al successivo, la campagna si apre e merita una sosta per una foto.  Lasciamo alcune strade che si discostano dal nostro argine, arrivati ad un gruppo di case (le prime case di Mezzana Corti), la sterrata diventa asfaltata, si prosegue diritto. Crocevia stradale (a destra Via Fermi) e si prosegue ancora diritto (Via Agnesi), ci apprestiamo ad attraversare il Ponte sul Fiume Po. Abbiamo un paio di alternative. La prima via (sicuramente quella a piedi) prende la sterrata che troviamo poco più avanti, poco prima (cartello di precedenza) dello stop sulla SS35, svoltiamo a sinistra. Arrivati sotto la massicciata della statale, si risale sul sentiero che la recupera. Teniamo la sinistra e ci innestiamo nel ponte restando nello stretto passaggio tra il guard rail e il parapetto del ponte. Lo percorriamo tutto e prendiamo un sentierino che scende a sinistra recuperando la sterrata che troviamo sotto il ponte dove svoltiamo a sinistra.  La seconda alternativa, prosegue fino alla SS35 dei Giovi, si entra a sinistra e si percorre tutto il ponte, si scende di un poco e troviamo un cancello a sinistra. Facendo attenzione ad attraversare, entriamo sulla sterrata (Abbiamo anche visto il cancello chiuso e bloccato da un grosso masso, possiamo fare la prima alternativa). Facciano la sterrata andando a sinistra al bivio oltrepassando una cascina, al successivo bivio andiamo a sinistra, una breve risalita e nei pressi del ponte, recuperando il percorso principale andando a destra. Il percorso principale dunque arriva in questo punto e si prosegue lungo la sterrata che, restando sull'argine, costeggia il Fiume Po. Al bivio (Cascina Crocedue) teniamo la destra oltrepassando la sbarra, restiamo sull'argine ed oltrepassiamo al Chiavica Croce. Arriviamo ad un crocicchio (a sinistra per Cascina Santa Caterina) si prosegue diritto oltrepassando entrambe le sbarre, restiamo sempre sull'argine. Percorso un bel tratto che taglia la campagna, incontriamo un crocevia simile al precedente, cambia solo la Cascina di riferimento che si chiama San Simone. Oltrepassiamo una chiavica (depuratore sulla sinistra) e si prosegue sempre sull'argine. Il successivo crocevia porta, a sinistra, all'abitato di Bastida Pancarana, noi proseguiamo diritto e sempre sull'argine. Teniamo la via dritta, lasciando un sentiero a sinistra, oltrepassato una sbarra, entriamo sulla asfaltata dove andiamo a destra lasciandoci a sinistra Bastida Pancarana e si prosegue verso Pancarana. La strada asfaltata è il proseguimento dell'argine, quando la strada scende, si prende a destra la sterrata proseguendo lungo l'argine. Lasciamo un sentiero che scende a destra, restiamo poi sull'argine al successivo crocevia. Oltrepassiamo la successiva chiavica, la sbarra ed adiamo dritto al crocevia. Aggirando l'abitato di Pancarana stessa conformazione dei precedenti crocevia, dove oltrepassiamo le due sbarre, sempre restando sull'argine. Altro crocevia e successivo passaggio oltre la sbarra. Uguale al successivo stavolta in corrispondenza di un gruppo di case. Oltrepassiamo la chiavica restando a destra. Lasciamo poi una sterrata che scende a destra e oltrepassata l'ennesima sbarra, lasciamo l'argine ed entriamo sulla provinciale andando a destra, siamo in località Buschi. Ora lasciamo argini, sbarre e chiaviche e faremo questo ultimo tratto verso Voghera. Aggiriamo l'abitato di  Cervesina prendendo a sinistra Via Don Orione, poi a destra Via Garibaldi, prendiamo Via Papa Giovanni XXIII e, in fondo alla via, prediamo a sinistra Via Umberto I, che diventa Strada Cervesina di destra. Lasciamo le strade che si discostano (Via Mussina e Bosco) dalla nostra via dritta che lascia le Cascine Castagnara, Colombara e Priora, arriviamo ad Oriolo. Allo stop sulla strada che porta a Pizzale teniamo la destra e passiamo il ponte sul Torrente Staffora. Andiamo a sinistra entrando in paese, Via Lombardia. In centro paese prendiamo a sinistra la strada che porta alla piazza della Chiesa, temiamo poi la strada che tiene la destra (Via Bandoria), strada che attraversa le case, che svoltando sinistra, diventa poi sterrata. Siamo sempre in Via Bandoria. Alla curva troviamo una panchina, una croce e una piccola statua. Lasciamo una sterrata a sinistra, componiamo un paio di curve (area industriale) e si prosegue sulla sterrata, siamo in Strada Bossola. La strada oltrepassa il cavalcavia sulla autostrada Torino-Piacenza, su asfalto. Lasciamo Via Granella e si prosegue dritto per Strada Bossola, passiamo il sottopasso e si sbuca all'incrocio con Via Giovanni Pascoli, andiamo a sinistra, subito dopo a destra in Via Lamarmora passando il sottopasso della ferrovia, raggiungiamo la rotonda di Piazzale Quarleri. Siamo a Voghera (94 metri), a sinistra vediamo la segnaletica della pista ciclabile.