Eccoci qua... di nuovo pronti per un'altra avventura; spinti dall'ottimo risultato ottenuto dalla pubblicazione della prima guida sull'Oltrepò Pavese, abbiamo recuperato i dati che avevamo a mano a mano archiviato nel tempo. Siamo nelle Valli Curone, Grue e Ossona: è qui che ha avuto inizio l'esperienza con la MTB e con quello che allora non si chiamava ancora il "Già Fatto Team". Ricordo un giovane biker che, allora, prendeva la Legnano, una city bike, e spesso si portava su quella "ciclabile" della Marchesina (la strada interna che unisce Voghera a Rivanazzano Terme) e si faceva pochi chilometri ad uso "personale", un piccolo allenamento. Aveva, già allora, acquistato alcune mappe topografiche, le mappe del F.I.E. che riguardano le Quattro Province. Il percorso più importante è la Via del Mare che da Tortona porta a Portofino. La conoscenza con il gruppo in questione mi ha spinto ad acquistare una MTB, anonima, telaio in acciaio Columbus, acquistata da "Bidone" negozietto in Salice Terme, e ho iniziato con il primo giro, la premessa era che, loro (tra i quali alcuni che ora fanno parte del Club Alpino Italiano sezione di Tortona) erano già abili con la MTB ma soprattutto venivano da anni di moto, quindi con tecnica e conoscenza di sentieri, soprattutto di queste zone, le zone in questione. I ricordi sono davanti a me molto nitidi; gennaio faceva freddo ed io senza esperienza mi sono vestito di tutto punto con vestiti diciamo un tantino "non adatto". Il percorso i questione fa parte di questa guida, la partenza è Bastita, Ristorante il Ciliegio, pochi metri e mi appare questa salita diciamo, insormontabile, prima battuta è stata "voi siete matti", poi mi sono rincuorato vedendo che la maggior parte scendeva per percorrerla a piedi; il sentiero prosegue con tanti su e giù, allenamento non c'era quindi, un poco a piedi e un poco in bici, considerando anche che per la tecnica con MTB e i discesa era nulla, però si andava. Non parliamo della malta, era si gennaio ma non faceva così freddo da gelare il terreno, quindi arrivati a Sorli, bicicletta nella fontana e si pulisce tutto, al bando le più normali precauzioni per mantenere gli ingranaggi "sani". Non parliamo poi del vestiario, erano un tantino inadatti, ero accaldato, sudavo, se poi la aggiungiamo alla malta, alla bicicletta sporchissima, così come i miei vesti e le mie scarpe; il viaggio di ritorno a casa è stato con lo sguardo fisso al lunotto della macchina e pensavo: se questa è la MTB io vado a fare nuoto. Invece no, la domenica successiva mi sono presentato di tutto punto con il mio nuovo vestitino e mi sono tuffato nei sentieri tra salite, discese e malta, ma soprattutto respirando aria fresca di boschi che ti entra nei polmoni e ti rigenera. E' stata la scelta giusta ....
I sentieri di questa guida, non sono altro che i ricordi più antichi che oggi affiorano e mi portano a respirare ancora l'aria di questi monti.
Ho cercato, in questa guida e quella dedicata alla Alta Val Curone, per la stesura dei capitoli, di coinvolgere più esperti possibili ed i miei desideri sono stati esauditi. Ho sempre pensato che queste guide siano una enorme possibilità di unire le forze per migliorare il turismo in queste zone; quindi, molti capitoli, sono stati scritti da alcuni degli esperti degli argomenti trattati e, come vedrete, non con banali racconti, ma con delle vere chicche, brevi racconti con particolari inediti. Per potergli dare più spazio alle nostre realtà, l'ordine è condividere; un grazie a tutti Voi.
Un esempio della Guida
La cartoguida può anche essere richiesta via email a oltresentieri@gmail.com