La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

Chi è Giovanni Portinari
Sapevo che l'escursionismo era dentro di me, da bambino andavo alla "vigna" (così la chiamavamo), un campo coltivato appena fuori Varzi, e mi piaceva avventurarmi sui sentieri dei dintorni. Queste giornate scandivano le mie ferie estive terminato l'anno scolastico. Solo dopo molti anni ho scoperto per caso la MTB.

Gli inizi
Siamo nelle Valli Curone, Grue e Ossona: è qui che ha avuto inizio l'esperienza con la MTB e con quello che allora non si chiamava(ancora desso) il "Già Fatto Team". Ricordo un giovane biker che, allora, prendeva la Legnano, una city bike, e spesso si portava su quella "ciclabile" della Marchesina (la strada interna che unisce Voghera a Rivanazzano Terme) e si faceva pochi chilometri ad uso "personale", un piccolo allenamento. Aveva, già allora, acquistato alcune mappe topografiche, le mappe del F.I.E. che riguardano le Quattro Province. Il percorso più importante è la Via del Mare che da Tortona porta a Portofino. La conoscenza con il gruppo in questione mi ha spinto ad acquistare una MTB, anonima, telaio in acciaio Columbus, acquistata da "Bidone" negozietto in Salice Terme, e ho iniziato con il primo giro, la premessa era che, loro (tra i quali alcuni che ora fanno parte del Club Alpino Italiano sezione di Tortona) erano già abili con la MTB ma soprattutto venivano da anni di moto, quindi con tecnica e conoscenza di sentieri, soprattutto di queste zone, le zone in questione. I ricordi sono davanti a me molto nitidi; gennaio faceva freddo ed io senza esperienza mi sono vestito di tutto punto con vestiti diciamo un tantino "non adatto". Il percorso i questione fa parte di questa guida, la partenza è Bastita, Ristorante il Ciliegio, pochi metri e mi appare questa salita diciamo, insormontabile, prima battuta è stata "voi siete matti", poi mi sono rincuorato vedendo che la maggior parte scendeva per percorrerla a piedi; il sentiero prosegue con tanti su e giù, allenamento non c'era quindi, un poco a piedi e un poco in bici, considerando anche che per la tecnica con MTB e i discesa era nulla, però si andava. Non parliamo della malta, era si gennaio ma non faceva così freddo da gelare il terreno, quindi arrivati a Sorli, bicicletta nella fontana e si pulisce tutto, al bando le più normali precauzioni per mantenere gli ingranaggi "sani". Non parliamo poi del vestiario, erano un tantino inadatti, ero accaldato, sudavo, se poi la aggiungiamo alla malta, alla bicicletta sporchissima, così come i miei vesti e le mie scarpe; il viaggio di ritorno a casa è stato con lo sguardo fisso al lunotto della macchina e pensavo: se questa è la MTB io vado a fare nuoto. Invece no, la domenica successiva mi sono presentato di tutto punto con il mio nuovo vestitino e mi sono tuffato nei sentieri tra salite, discese e malta, ma soprattutto respirando aria fresca di boschi che ti entra nei polmoni e ti rigenera. E' stata la scelta giusta ....

Le guide, le mappe e il sito web e le tante immagini
Fin dai primi tempi con il gruppo, ad ogni giro domenicale o di lunga percorrenza, annotavo appunti di ogni genere. Percorrere le strade di montagna e di collina, raggiungere un paesino abitato o abbandonato, superare un monte, una cresta, un colle, era una esperienza del quale sentivo il forte desiderio di metterla su carta, descrivendo il percorso ma annotando gli appunti di viaggio. Tutto questo materiale diventava una pila sempre più alta. L'acquisto del GPS è stata la molla e la scintilla all' innato desiderio di conoscere sempre più sentieri. Mi interessavano le Quattro Province. Le immagini sono parte fondamentale per questo progetto: bisogna far innamorare le persone al territorio e renderli partecipi al progetto. Quel territorio tra la Pianura Padana e il mare di Genova tra le province di Alessandria, Pavia, Piacenza e Genova. Vedevo nascere molte guide, mai nessuna che trattava di mountain bike, e allora mi ci sono infilato a piedi unti. L'esperienza era tanta e non finirò mai di ringraziare il Già Fatto Team. Volevo però cominciare con il mio amato Oltrepò Pavese. Così ho fatto. Per adesso sono 6 le guide territoriali: Oltrepò Pavese a piedi e con la mountain bike, le Valli Curone, Grue e Ossona, le Valli Borbera, Sisola e Spinti, il Parco delle Capanne di Marcarolo e le Valli Stura e Scrivia; la Valle Boreca; 2 guide a lunga gittata: la Vi del Mare (e del Sale), la Via Postumia; 3 le mappe, 1 Guida Turistica sull'Oltrepò Pavese. Sto lavorando ad altri progetti soprattutto dedicati alle antiche Vie del Sale nelle Quattro Province. Progettare su mappa un percorso, riportarlo sul mio fidato GPS e poi percorrere i sentieri, è ciò che volevo fare da sempre. Senza un sito web però si fà poco. Oltresentieri è la mia altra opera. Un sito dove trovare tutto il mondo escursionistico.