Viaggio ACQUI TERME E LE VALLI DELLA BORMIDA E DELL'ERRO
L’Acquese è la punta meridionale della provincia di Alessandria, via obbligata per il Savonese, area ricca di storia, di rapporti culturali e commerciali con la Liguria, di attrazione turistica, di servizi termali.
Lasciando Alessandria, in direzione di Acqui, è d'obbligo la tappa a Sezzadio; qui, da vedere la parrocchiale di Santo Stefano e la , celebre abbazia di Santa Giustina, fondata da Liutprando nel 722, ampliata agli inizi dell'XI sec. con un monastero e rinnovata circa due secoli dopo dai Benedettini: comprende tre navate, tre absidi, affreschi restaurati.
Più avanti s'incontra Cassine, antico borgo medievale, con le chiese di San Giacomo e di San Francesco e alcuni importanti edifici dei secco XV; XVI e XV1II. Ogni anno, a settembre, vengono allestite rievocazioni storiche medievali, manifestazioni culturali e musicali. Tutta la zona, a destra e a sinistra del fiume Bormida, è contraddistinta da vigneti, boschi, ville, aziende agricole. Dopo un passaggio a Strevi, con antiche mura, affreschi nella parrocchiale, antiche ville, vino moscato, si giunge ad Acqui Terme (20167 abitanti). La città è fra i centri a più consolidata vocazione turistica della provincia. Gli stabilimenti termali (con acque salso-bromo-iodiche sulfuree a 75 gradi) sono occasioni di terapie, di villeggiatura, di soggiorni plurisettimanali. La città, che venne fondata dai Romani, fu centro di scambi e stazione termale rinomata. Molte le tracce archeologiche oggi rinvenute: il teatro, alcune fondamenta e necropoli, piscine e terme, 1'acquedotto ad ampi archi, oggi simbolo della città, con la Bollente, sorgente ad acqua, nel pieno centro di Acqui. Da visitare il borgo antico, ricco di palazzi medievali, il Museo archeologico di Palazzo Paleologi, la chiesa dell'Addolorata, il Duomo di San Guido, alcuni palazzi del 1600 e del 1700. Ottima la struttura alberghiera; in rilancio gli stabilimenti termali; buona la gastronomia, con funghi, salumi, vini pregiati e dolciumi tipici. Vi ha sede un'enoteca regionale. Lasciando Acqui si tocca Terzo, con torre medievale, e si approda a Bistagno. Qui, si osserva il castello del XIII sec. e la gipsoteca dello scultore Giulio Monteverdi. Risalendo ancora si arriva a Ponti, centro turistico premontano, celebre per il polentone di Carnevale. Nel raggio di 20 km si alternano boschi, prati, sentieri, villaggi caratteristici. Da segnalare Denice, con torre medievale, Montechiaro d'Acqui, località a crescente richiamo turistico (prodotti locali, erbe officinali, formaggi, carni). Ancora verso la Liguria, costeggiando il fiume Bormida, si giunge a Spigno Monferrato, antico borgo medievale, con originale ponte, abbazia di San Quintino, resti del castello. Lasciando la Val Bormida, toccando Pareto, con il bellissimo castello degli Spinola, Roboaro e Malvicino, con la originale trecentesca torre campanaria, si giunge a Cartosio, con torre del XV sec. e i resti del castello. Nei pressi, suggestive escursioni e visita al santuario della Pieve. Scendendo verso Alessandria, si passa a Castelletto d'Erro, con torre in pietra arenaria dell'XI sec., per poi arrivare a Melazzo, piccolo centro ricco di storia e d'arte, dominato dal castello merlato. Più sotto, da visitare la chiesetta romanica di San Secondo di Arzello. A pochi chilometri, su un altro versante collinare, la strada per Ponzone. Località a 600 m, è punto di osservazione per tutto l'arco appenninico ligure e il sistema dell'Alto Monferrato. Dai Longobardi agli Alerami, ai Gonzaga, ai Savoia: molta storia e arte. Da visitare la chiesa parrocchiale del XVI sec., in stile romanico-rinascimentale, con opere pittoriche di pregio e sculture, il Museo sacro dell'oratorio della Compagnia del Santo Suffragio e, a pochi chilometri, il santuario di Nostra Signora della Pieve (sorto nell'XI sec.). L’attuale struttura risale alla fine del 1600. Ponzone è rinomato centro di villeggiatura, di turismo gastronomico e naturalistico.