La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

Viaggio in Valle Curone
Tortona: una laboriosa città, dal pittoresco centro storico caratterizzato dal doppio porticato, che opera sotto lo sguardo vigile della Madonna della Guardia voluta dal Beato Don Luigi Orione, che di queste terre era natio. Da duemila anni, quando cioé Roma iniziava ad essere "Caput Mundi" consolidando la propria presenza su questi territori, è il ponte ideale che congiunge il Piemonte alla Lombardia. Per secoli al centro di dispute guerresche che ne hanno mutato l'aspetto nelle varie epoche. Di qui passava la Via Emilia, di qui, in epoca passava la "via del sale" percorsa da mercanti che da Genova scendevano alla pianura verso la Lombardia. I comuni del tortonese hanno ancora una funzione fondamentale di raccordo tra la pianura e le colline pedemontane; dalla pittoresca Castelnuovo (con la bella piazza ed il medievale palazzo del Comune), a Torregarofoli (sede del comando napoleonico nella battaglia di Marengo, di cui è visitabile il museo a Spinetta), a Rivalta (maestosa l'abbazia del XII secolo che conserva ancora la struttura originaria a fortilizio). Ed ancora oggi queste sono terre di scambio e di commercio, dove l'uomo ha saputo sfruttare il paesaggio collinare, rendendolo dovizioso di prodotti che rappresentano una voce importante dello sviluppo collinare e pedemontano. Tra queste colline, sulle rive del Grue e del Curone, nel paese di Volpedo è nato il pittore Giuseppe Pellizza la cui massima opera "Il Quarto Stato" lo ha reso celebre in tutto il mondo. Oggi quello che era lo studio del Pellizza è visitabile ed è stato riadattato a Museo. Poco distante a San Sebastiano Curone, dallo splendido e raffinato centro storico, è nato Felice Giani massimo pittore italiano del Neoclassicismo.
E di antica storia, frutto della contaminazione di vari popoli e culture è la cucina che sa mirabilmente fondere con sapori tipicamente liguri, i lunghi i pregiati tartufi (San Sebastiano, Fiera del Tartufo, 3' domenica di novembre), la cacciagione ed i pregiati vini dei Colli Tortonesi.

Dove passare
Da Tortona si segue la provinciale che, passando per Viguzzolo e Monleale, risale la val Curone. La parte bassa della valle è caratterizzata da numerosi frutteti (celebri le pesche di Volpedo) e vigneti (Cortese, Barbera, Dolcetto).
Abbandonando la provinciale si raggiunge facilmente la Val Grue (da vedere Garbagna antico e pittoresco borgo rinomato per la produzione di ciliegie) e di qui la zona collinare che arriva fino a Castellania e a Gavazzana (splendida la chiesa romanica). Seguendo la strada maestra che costeggia il Curone e passata Brignano (da vedere il castello), si arriva a San Sebastiano, piccolo comune caratterizzato dal caratteristico centro storico medievale ancora sostanzialmente intatto. La zona, oltre che per i funghi e per i celeberrimi tartufi bianchi del Piemonte, è nota per la produzione di salumi di qualità e per i numerosi mobilieri artigiani. Passando oltre si arriva a Gremiasco e di qui a Fabbrica Curone (caratteristica la millenaria Pieve) le cui numerosissime frazioni salgono fino alle più elevate vette appenniniche; una di esse, Caldirola, è durante la stagione invernale un'attrezzata e frequentata stazione sciistica. Da Fabbrica si può raggiungere sulla sinistra Varzi, o attraverso la provinciale, o passando da Cella attraverso le colline. Giunti a Varzi si segue la strada che porta al passo del Penice e a Brallo, per poi scendere in Liguria. Poco oltre Fabbrica si può prendere a destra in direzione Giarolo, seguendo la panoramica strada che costeggia il monte omonimo, fino ad arrivare, attraverso Pallavicino, in Val Borbera.

 

TORTONA I COLLLI E LE VALLI APPENNINICHE
Una città attiva e dinamica, circondata da colli votati· alla produzione vitivinicola, passaggio per accedere alle Valli Curone, Grue,· Ossona, Borbera, Tortona (26724), di origine preromana (nota con il nome di Derthona), offre oggi al turista significative testimonianze della propria storia. Nel Museo Civico sono raccolti documenti e opere di epoca romana, medievale e moderna. Da visitare la chiesa di Santa Maria Canale dell'XI sec., la Cattedrale del Cinquecento, la Torre del castello, la via Emilia e il centro storico, il gotico Palazzo Guidobono.
Oggi è una città d'industria, di commercio, di comunicazioni. Può contare sul Parço Scientifico Tecnologico e sull'Interporto di Rivalta Scrivia.
A pochi chilometri, verso la pianura, incontriamo Castelnuovo Scrivia (5750 abitanti), centro agricolo e ortofrutticolo di qualità. Fondato dai liguri, divenne poi rilevante polo romano di traffici e comunicazioni. Da visitare le chiese dei Santi Pietro e Paolo, il castello, il Palazzo Centurione. Verso le valli preappenniniche, dopo aver superato Viguzzolo (pieve romanica di Santa Maria) e Castellar Guidobono (pieve di Sant'Antonio), si giunge aVolpedo (paese natale del pittore divisionista Giuseppe Pellizza, autore del Quarto Stato). Qui si ammira la casa laboratorio di Pellizza, la pieve romanica di San Pietro, il Palazzo municipale, il Palazzo Malaspina e alcune vie medievali;
Toccato Momperone, si sale a Brignano Frascata, dominato dal castello del 1300, poi si prosegue fino a San Sebastiano Curone, centro turistico fra boschi di castagni e prati, di folclore e gastronomia. Luogo di escursioni e di maneggi,a novembre ospita la Mostra Mercato del Tartufo. Più avanti si incontrano Gremiasco (da osservare il castello) e Fabbrica Curone ·(la chiesa di Santa Maria Assunta, i resti del castello dei Malaspina) , per poi giungere Caldirola, l'unica stazione sciistica della provincia di Alessandria, con percorsi su per i monti Giarolo, Gropà, Chiappo, ma anche meta di turismo estivo e di escursionismo. Lasciando la Val Curone, toccando Giarolo, Montacuto e Dernice (tutte località caratterizzate da un positivo contesto ambientale e naturalistico), si giunge a Garbagna, centro di turismo enogastronomico, dove si possono vedere i ruderi di un castello del Trecento e visitare l'oratorio di San Rocco e la parrocchiale. Attraverso Avolasca, Cerreto Grue e Sarezzano (da vedere la parrocchiale) si ritorna a Tortona. Nel tratto tortonese della Valle Scrivia, si incontrano Carbonara Scrivia, con torrione del Trecento, e Villalvernia, con l'antica parrocchiale e Palazzo Passalacqua. Più all'interno, Sant'Agata Fossili (con castello del XVI sec.), sede per ricerche e studi di materiale ed esemplari fossili. Tappa d'obbligo a Rivalta Scrivia, per ammirare l'abbazia di Santa Maria (del 1153), con campanile a forma di torre e pianta quadrilatera, tre navate, numerosi affreschi e interessante chiostro. Venne eretta per volontà popolare, non per decreto feudale.