I SENTIERI DELLA LIBERTA' IN OLTREPO PAVESE
PREMESSA E AUTORIZZAZIONE
L'OLTREPO' PAVESE NELL'ULTIMO CONFLITTO
I SENTIERI (a presto anche sulle mappe di google)
ITINERARI "A TEMA".(a presto anche sulle mappe di google)
IN CAMMINO (a presto anche sulle mappe di google)
LE SIGLE
CRONOLOGIA DEGLI AVVENIMENTI PARTIGIANI IN OLTREPO' PAVESE
I SENTIERI DELLA LIBERTA' IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA
BIBLIOGRAFIA
LINK UTILI
I SENTIERI
1. IL SENTIERO DI CRESTA DELL'ALTO APPENNINO.
DA CROCEFIESCHI AL PASSO DEL PENICE (visualizza la mappa del percorso)
È UN LUNGO PERCORSO CHE PUÒ ESSERE SCOMPOSTO IN TRATTE PIÙ BREVI INSIEME DA UN' AMPIA SERIE DI POSSIBILI VARIANTI. Siamo al centro della VI ZONA OPERATIVA, lungo l'itinerario che tocca le principali cime dell' APPENNINO LIGURE ALL'INCROCIO DELLE "QUATTRO REGIONI".
L'itinerario collega CROCEFIESCHI (dove, dopo il ripiegamento delle formazioni partigiane dell'Oltrepò successivo al rastrellamento dell'autunno inverno 1944, si installano i tedeschi), A VOBBIA (sede, in novembre, della guarnigione tedesca), a VOBBIA (sede, in novembre, della guarnigione tedesca), al MONTE ANTOLA (autentico crocevia della VI Zona), A CASA DEL ROMANO, CAPANNE DI CARREGA (sede delle missioni americane e inglese), CAPANNE DI COSOLA E CAPANNETTE DI PEI (sede della difesa estrema dei garibaldini per fermare i 'mongoli'), PASSO DEL GIOVÀ (deposito di munizioni dei partigiani, fatto saltare dai tedeschi); MONTE CHIAPPO (sede del primo nucleo delle formazioni garibaldine in Oltrepò), VESIMO DI ZERBA (oggetto di un bombardamento aereo che colpisce la folla durante una festa nell'agosto 1944), MONTE LESIMA, PASSO DEL BRALLO (sede della costituzione, nel maggio del ' 44, della banda di 'Primula Rossa', PASSO DEL PENICE (battaglia di Casa Ciocca e di Casa Fiori, del 26-27 agosto 1944).
2. VARZI - MONTE LESIMA (visualizza la mappa del percorso)
È la zona dell' ALTA VALLE STAFFORA investita dal rastrellamento tedesco dell' agosto' 44 e, più tardi, da quello dell' autunno. Zona partigiana per eccellenza, è caratterizzata per tutti i venti mesi da una nutrita serie di episodi e di vicende più o meno complessi. Il percorso potrebbe seguire il versante destro (orientale) dello Staffora fino al LESIMA, per poi scendere dalla parte più alta sul lato della sinistra idrografica.
L'itinerario collega VARZI (sede fascista e tedesca, conquistata dai partigiani nel settembre' 44 al termine di un' epica battaglia) a SAN PIETRO CASASCO (luogo dell'uccisione di don Pietro Chigini, nell'agosto , 44, e della strage della famiglia Lavezzari, nel febbraio' 45), a CASTANO e al BRALLO, al LESIMA e al GIOVÀ, per poi ridiscendere a CASALE STAFFORA (dove, durante il rastrellamento, Riccardo minaccia i contadini che si rifiutano di portar via i feriti), PIANOSTANO (sede dei magazzini dell'intendenza partigiana), a NEGRUZZO (dove i mongoli vengono temporaneamente fermati dai garibaldini), a CENCERATE, BAROSTRO (campo di raccolta dei prigionieri fascisti e luoghi delle tragiche fucilazioni dell'ottobre '44), S. MARGHERITA STAFFORA (ultima difesa dei garibaldini nel corso del rastrellamento), COSTA MONTEMARTINO (è la zona della battaglia dell'Aronchio del luglio '44) e, infine, a VARZI.
3. VARZI - PIETRAGAVINA - ZAVATTARELLO (visualizza la mappa del percorso)
È il cuore della 'ZONA LIBERA' PARTIGIANA della tarda estate/inizio autunno del '44. Sede del comando garibaldino e testa di ponte per le puntate sulla bassa fascia collinare e la via Emilia.
Il percorso tocca, partendo da VARZI, ROSARA (incendiata dai nazifascisti il 13 agosto 1944), PIETRAGAVINA (punto strategico, sede dei castello perso e poi riconquistato dai partigiani l'Il agosto del' 44 e sede dei comando partigiano), ROSSONE (incendiato dalla Sicherheits nel luglio del '44), MONTE CALENZONE (sede di uno dei primi nuclei di sbandati e renitenti), CROCIGLIA, ZAVATTARELLO (centro partigiano investito con particolare violenza dal rastrellamento autunnale, con l'incendio del Castello).
4. ZAVATTARELLO - ROMAGNESE - MONTE D'ALPE - PENICE - VARZI (visualizza la mappa del percorso)
Si tratta della zona controllata dalle formazioni di GIUSTIZIA E LIBERTÀ dopo gli accordi sulle zone d'influenza dell'estate '44.
Da ZAVATTARELLO A ROMAGNESE (sede del comando GL, luogo del disarmo del colonnello De Scalzi e delle incursioni del 'Greco'. CASA ROCCHI, DORSALE DEL MONTE D'ALPE, MONTE PENICE (battaglia dell'agosto '44), VARZI. L'11 agosto, infatti, la conferenza di ROMAGNESE aveva provveduto a definire un assetto, lungo la linea di spartiacque PENICE-ROMAGNESE, che non subirà modifiche sostanziali fino alla Liberazione. Una variante di non minore interesse potrebbe essere "l'anello del Monte Alpe", da Romagnese a Romagnese, attraverso Casa Matti e Casa Rocchi.
5. PONTE NIZZA - - TORRE DEGLI ALBERI _ PASSO DEL CARMINE - S. MARIA DELLA VERSA (visualizza la mappa del percorso)
È l'area più settentrionale della zona partigiana, quella più antropizzata, dove lo scontro con le varie FORMAZIONI NAZI-FASCISTE, e la loro rappresaglia, è più costante. È la zona controllata dai GARIBALDINI DELLA "GRAMSCI" al comando di LUCHINO DAL VERME, dai "GIELLINI" DELLA "TUNDRA" e, sul lato più orientale, dai MATTEOTTINI della "BARNI" di CESARE POZZI.
Da PONTE NIZZA si sale a VAL DI NIZZA, a SANT' ALBANO e a VALVERDE, per poi continuare verso CALGHERA, CA' D'AGOSTO, TORRE DEGLI ALBERI (con una digressione a COSTA CAVALIERI, sede dalla battaglia di COSTAPELATA del marzo' 45), passo del CARMINE, RUINO, POMETO, CANEVINO, VOLPARA, SANTA MARIA DELLA VERSA.